about irresponsability of Italians politicians

31/01/08

In 2005-06 Berlusconi and his coalition understood that his government was politically a failure and he was going to lost elections.

Berlusconi's coalition didn't like to lost the power, so they made an electoral law to penalize Prodi's coalition.

In 2006. Prodi won the election, but by the Berlusconi's electoral law his government was very very weak and everybody was sure that they couldn't keep the power (democratically elected) for a long time.

In 2008 Berlusconi is sure to win and take back the power, so it isn't important the instability or the democracy, they'd planned everything to have back the power.

That's Italy, the irresponsability of the people who doesn't understand that Berlusconi will keep the power, but Italy'll lost. Poor BelPaese...

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settimana primavolta

30/01/08

a. /fiocco grigio/
Finalmente è arrivato il motorino, il primo vero, mio, uno da guidare e con cui girare per Milano. Ritirato vicino a dove sarà presto il mio ufficio, sono tornato passando per quei luoghi di quand'eri ragazzino ed il motorino era uno status symbol: il mio liceo con la sua palestra un po' distante dove i fighi andavano in motorino, gli altri in pullman... passare per il liceo del papà, pensare a quando lui invece aveva quell'età ... e poi andare dritti e trovarsi sotto la casa di "Lei", il primo grande amore del liceo, quella storia che è la prima uscita, le prime emozioni, il primo bacio... e dopo anni e anni passarci in motorino.
Tornare liceale, cantare i Tre Allegri Ragazzi Morti (vedi sotto), simbolo di tutte le adolescenze e della mediocrità che senti in quell'età. Certo, Carlop mi farà pesare che sono goffo, romperà un po' dicendo "vorrei proprio vederti...", però è la prima volta e tutto sommato vado...

La prima sensazione è di essere in mezzo alla strada, senza manco quella scatoletta che è la macchina. E poi le frecce che sono ancora da rendere automatiche, e poi regolarsi con la sensibilità dell'accelleratore, e poi prendere le distanze e poi e poi. Però un po' di progressi li sto facendo, anche se resto prudente.

b. /di quella volta che ho fatto il fattorino/
Questa storia è bellissima: un mio amico mi chiama dall'altra parte del mondo per chiedermi se gli posso fare un favore: devo portare dei fiori alla sua ragazza rimasta qui a Milano. Detto, fatto. Certo, lui è un caro amico che però non vedo da ormai un annetto, lei non so bene chi sia, le sue istruzioni sono una mail di 3 pagine, però è una storia bellissima. Spero che Lei lo capisca, non si fanno queste cose per ragazze qualsiasi...

c. /partitodemocratico, la primavolta di un no/
Questa volta ho scelto "no", non ho votato per le primarie del PD. Non ho votato in personale polemica con questa dirigenza che sta abusando dello strumento: poca informazione, accettavano le candidature fino all'ultimo per cui scoprivi al seggio chi potevi votare. Poco coinvolgimento e, personalmente, credo sia giusto che il PD abbia un brutto risultato così una certa dirigenza, soprattutto milanese, magari si sveglia. Magari...

d. /dirigibileapedali, non arrabbiatevi/
Quello che sto per dire potrebbe far arrabbiare qualcuno, ma per la prima volta ho (abbiamo) affrontato il pubblico come improvvisattori. Esperienza bellissima perché l'applauso è la cosa più bella per chi sale su un palco, però ho scelto di non dirlo in giro se non a posteriori (ora) perché i posti erano pochissimi e, soprattutto, perché in fondo non sono ancora pronto per improvvisare davanti al pubblico. L'improvvisazione teatrale è una delle cose più belle che io stia facendo, però per affrontare il pubblico ci vogliono ancora un po' di passi... non vogliatemene (vogliatecene), ma è ancora troppo presto... grazie!

e. /... non ha prezzo!/
Avete in mente la pubblicità della mastercard quella "non ha prezzo!". Ecco, rileggete il punto 1 e sappiate che il mio capo, il boss, quello da cui dipende il mio lavoro, la mia carriera eccetera... beh... l'ho dovuto accompagnare in motorino fino alla metrò ché stava perdendo il treno... Un favore non lo nego certo, ma fa un certo effetto. Ovviamente è successo tutto nel momento in cui tutti i colleghi erano "casualmente" fuori nel parcheggio, la cosa fa ridere... se mi avessero detto che sarebbe successo un anno fa non ci avrei creduto. Ovviamente era un percorso breve (un vialetto, una piazza, una rotonda), tutt'e due col casco su un motorino omologato per due, che però faticava con 2 adulti sù... Il tutto mi ha fatto ridere, tant'è... che ridere andare in motorino col proprio capo...
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Signorina Primavolta - I 3 Allegri Ragazzi Morti


Signorina primavolta
dopo la primavolta
la primavolta non è più
signorina primavolta
s'è andata come è andata
la prossima decidi tu
come dare fuoco
al tuo ragazzo
alla tua stanza
o al tuo palazzo
o a tutta la città
o al mondo intero
che anche se non sembra vero
è tutto dentro la tua pancia
signorina primavolta
se ti chiamano così
una ragione ci sarà

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una cosa che non mi piace

Questo articolo non mi piace. Sia chiaro, non mi piace non per quello che dice (scelte personali) ma perché non sono cose che uno dovrebbe andare a dire al Corriere e, di più, via Solferino dovrebbe rifiutarsi di pubblicare questo genere di notizie.
I costumi sessuali di chicchessia non mi sembra siano temi degni di finire su un giornale perché, guardate, l'etica dell'informazione passa da queste cose.

PS
scanso equivoci, ribadisco che non m'interessa il merito dell'articolo.

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e se...

29/01/08

E se Napolitano sciogliesse solo il Senato?
E' un'idea forse bislacca, ma in quest'Italia è praticamente tutto possibile. In fondo alla Camera la maggioranza c'è e tiene, è al Senato che non c'è più. Sarebbe un provvedimento che forzerebbe i partiti ad un nuovo clima politico visto che si dovrebbe andare, probabilmente, verso una coalizione allargata, ma permetterebbe di cambiare radicalmente il clima politico-istituzionale. Sia chiaro, la mia è più che altro una provocazione, però...

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buonismo

27/01/08

Leggete questo articolo, merita.

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visto che

25/01/08

Visto che ora tutti dicono la loro, ne aggiungo una anch'io: MARIO MONTI PREMIER!
Sarebbe una saggia persona per guidare un governo di transizione con UDC-PD-PRC, anche se non sono sicuro che un governo di transizione sia la cosa migliore, ma ormai è tale la confusione...

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Un quadro dalle tinte ossimoriche

Ho in testa questa canzone ché è giocata sulle ambiguità e che può essere letta in diverse maniere, in diversi contesti e pensando a diverse persone, attraverso un processo di incroci e fertilizzazioni che mi diverte molto, pur in un'amarezza generale che aiuta a rendere ancora "più" molteplice il tutto .

Cuorum (Perturbazione)

Tempo d’elezioni nella vita a due
Aumenti le promesse e lei le sue
Mi sposerai?
Figli ne vuoi?
Ma quanti ne vuoi?

Sento il riso in faccia degli amici miei
Parenti al karaoke con “My Way”
Mi sentirei male
Chi me lo fa fare?

I diciott’anni son passati e sono anch’io tra i candidati
A giudicare da un sondaggio a maggio ti dirò di sì

Potrebbe andare bene anche così

Riempirò due piazze
Ma, rispondi tu,
Non puoi portare in camera la tua TV

Giocherò d’astuzia, con diplomazia
finita la campagna sarai mia
Mi sposerai?
Figli ne vuoi?

I diciott’anni son passati e sono anch’io tra i candidati
A giudicare da un sondaggio a maggio ti dirò di sì

Potrebbe andare bene anche così

Non mi rimane scampo, prima o poi si scende in campo
A giudicare da un sondaggio a maggio mi dirai di sì

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2 semplici cose

Della giornata di ieri, due semplici cose meritano di essere riprese perché antitetiche, incomprensibili e assai deprimenti per chi pensa ad un qualunque futuro di quest'Italia.

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a. Il discorso con cui Anna Finocchiaro ha dichiarato la fiducia del PD a Prodi. Un discorso che, a mio avviso, riassume molto bene la situazione del governo, degno di una senatrice che, a mio avviso, avrebbe tutti i titoli per diventare la prima donna Presidente della Repubblica. [Per leggere il suo discorso clicca qui]. Un discorso alto che ben spiega il (non-)senso di questa crisi e l'amarezza di chi ha creduto in questo Governo.

b. L'assurdo voto del Parlamento siciliano che conferma la fiducia a Totò Cuffaro. Un uomo condannato per "favoreggiamento di esponenti mafiosi" che festeggia perché è caduta l'accusa di "concussione con associazioni mafiose" ... e la sua maggioranza lo sostiene! Ma la prima condanna resta e, al di là degli aspetti penali, c'è una gravissima responsabilità politica assolutamente intollerabile per chi regge un'Istituzione come la Regione Sicilia. E' un atto deprimente, di rilevanza nazionale, che spiega lo schifo intollerabile e la totale mancanza di sensibilità etica di quella gente e, ribadisco, è un problema nazionale che riguarda tutti coloro che, direttamente o indirettamente lo sostengono votando i partiti che lo sostengono.

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Passi che cada Prodi (ahimé, sapevamo che sarebbe successo, ci si chiedeva quando e come), ma vederlo cadere mentre ci teniamo questo Cuffaro significa che l'Italia ipoteca il suo futuro, al ribasso.
Queste due semplici cose fanno passare la voglia di impegnarsi per un'Italia migliore.

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sarebbe troppo facile...

24/01/08

Sarebbe troppo facile parlare oggi di politica, di Prodi e del suo governo, dello spettacolo che stiamo vedendo e di quello che ci aspetta. Per questo metto il testo di una canzone che è semplicemente quella che il "random" mi propone in questo momento, centra o forse no con quello che sta accadendo, col voto che sta esprimendo il Senato della (nostra?) Repubblica.


Il Materiale E L'immaginario (Perturbazione)

Preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire

preferisco di gran lunga
la pazienza all'odio
che trabocca dalle marce
del motore nel mattino
come andare sempre in quarta
come non fare la fila
quale strada è meglio scegliere
per non stare fermi in coda

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?

preferisco di gran lunga
la bellezza inconsapevole
di una coppia di ragazze
che conversano lontano
alle facce toste indomite
che le spogliano con gli occhi
agli antipodi del sole
della seduzione

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire
dove mettere le mani
come stringere le mani
quale genere di faccia
indosserò domani?

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

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istituzioni e crisi

23/01/08

Per chi crede nelle istituzioni è charo che quello che sta facendo Prodi è giusto: le crisi di Governo non si fanno a mezzo di comunicati stampa, ma di voti di fiducia in Parlamento con relative motivazioni delle proprie scelte di voto.

Dichiarare la crisi senza essere passati per il Parlamento sarebbe un insulto alla sovranità della nostra istituzione di riferimento, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Le crisi di governo, come in genere tutta la politica, deve riferirsi alle istituzioni come punto più alto, non alle puntate di Porta a Porta...

Poi, come andrà veramente a finire, mi è difficile immaginarlo, però trovo tanti osservatori intelligenti in giro e mi chiedo perché, tanto acume non sia utilizzato per la costruzione, più che per l'osservazione della politica.

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per un Mastella che se ne va, vediamo quali speranze coltivare per l'Italia

21/01/08

La Maggioranza di Centro-Sinistra in Parlamento non c'è più, non perdo tempo a fare troppi ragionamenti.

Spero solo che si voti: subito, con questa legge e nel più breve tempo possibile, sperando che ne esca una nuova maggioranza fatta da persone che abbiano la responsabilità di mettere l'interesse del (Bel?)Paese davanti agli affari privati.

Spero che il PD vada avanti senza cercare più alleanze con gente come l'Udeur, ma solo con gente come PRC e SD, meglio se uniti, ma non Boselli o Di Pietro... il buon Antonio si porta dietro gente di cui è difficile avere stimata, come il "caro" De Gregorio, Boselli è una macchietta impresentabile.

Spero che la mia fiducia nell'Italia non sia mal riposta.


Spero...

PS
Certo è che la politica italiana sa sempre come essere frizzante e piena di cose da dire, mi piacerebbe conoscerne lo sceneggiatore, anche se probabilmente assomiglia di più ad uno spettacolo di improvvisazione teatrale.

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la buona notizia della settimana

Questa intervista merita di essere letta. Persone come queste testimoniano di una Chiesa che mi piace, sensibile al cambiare dei tempi e che accetta le sfide prendendole di petto, senza sottrarsi al confronto e con approccio sempre costruttivo, mai ideologico, senza voler imporre soluzioni, ma ragionando apertamente sui problemi pur avendo chiara la traiettoria da seguire.

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Qualcuno è Cattolico per opportunità politica, non per Fede

20/01/08

Dopo il mio precedente post, segnalo questo articolo di Scalfari che mi sembra saggio. Ne estraggo una domanda per me molto molto importante.

"Che cos'ha di cattolico il comportamento di Clemente Mastella e di Totò Cuffaro?" e, aggiungo, anche la Moratti dovrebbe farsi un serio esame di coscienza visto che sta negando il diritto universale riconosciuto da tutte le nazioni dell'Onu all'educazione dei bambini.

Ma d'altronde qualcuno si dichiara cattolico per opportunità politica, per vendere un'immagine... e credo sia giusto farglielo pesare.

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riflettendo su

Amo, degli aforismi, la capacità di esprimere grande saggezza in pochissime parole. Una sintesi che è, spesso, raramente dogmatica ma più spesso interrogativa della realtà o, talvolta, poeticamente affascinata delle cose del mondo. Venti ne ho raccolti fin'ora, ma non intendo fermarmi.

01) "Il cuore ha ragioni che la ragione ignora" (B. Pascal)

02) "Non possiamo direzionare il vento, ma possiamo spiegare le vele" (non ricordo chi)

03) «Abbiamo bisogno di stare con i piedi ben piantati in terra, e insieme di tornare a sognare, anche quel che sembra impossibile, irraggiungibile. Quel che sembra utopia. Il perché ce lo ha spiegato un grande scrittore sudamericano, attento alle cose della vita e del mondo. “Lei sta all’orizzonte”, ha scritto Eduardo Galeano. “Mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l’orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l’Utopia? A questo serve: a camminare”». (W. Veltroni, Che cosa è politica?)

04) Impara dagli errori degli altri, non puoi vivere così a lungo per farli tutti da te. (E. Roosvelt)

05) Anche Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini. (F. Nietzsche)

06) Mettendo in pubblico e confessando le mie imperfezioni, qualcuno imparerà a temerle (Michel Eyquem de Montaigne)


07) E' viaggiando che si trova la saggezza (Proverbio Bantù)

08) Una lunga disputa significa che entrambe le parti hanno torto (Voltaire)

09) Guai a chi non sa portare la sua maschera (Pirandello)

10) L'infanzia guarda davanti a sé, la vecchiaia indietro (Montaigne)

11) Non è da uomo saggio dire: "Vivrò". Vivere domani è già troppo tardi: vivi oggi. (Marziale)

12) Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi? (V. Van Gogh)

13) Che una bella donna conceda o neghi i suoi favori, le piace sempre che le vengano chiesti (Ovidio).

14) Il sole, con tutti i pianeti che gli girano attorno e che dipendono da lui, ha sempre il tempo di far maturare un grappolo d'uva come se non avesse altro da fare nell'universo (Galileo Galilei)

15) Coloro che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche renderanno inevitabili le rivoluzioni violente. (JF Kennedy)

16) Poche amicizie sopravviverebbero se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benché parli sinceramente e senza passioni (B. Pascal)

17) La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda (M. Kundera)

18) Il comando più difficile è comandare a sé stessi (Seneca)

19) La matematica è la sola scienza esatta in cui non si sa mai di cosa si sta parlando né se quello che si dice è vero (B. Russell)

20) Colui al quale confidate il vostro segreto, diventa padrone della vostra libertà (F. de la Rochefoucauld)

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sapiente democrathìa, o forse no

19/01/08

Premetto che credo che riflettere sulla vicenda Ratzinger-Sapienza (una storia di cui tutti saprete già) sia un fatto rilevante, importante, simbolico e denso di significati.
Credo sia una questione su cui valga la pena riflettere, ho letto molto e sono stato tirato in mezzo su varie discussioni, ma non ne farò una rassegna completa (segnalo
giusto questo post).
Il mio giudizio è una storia che, nel complesso, è negativa, ma che va letta nei diversi punti di vista coinvolti.

Io penso che i primi ad aver fatto brutta figura siano stati i contestatori della Sapienza, studenti e docenti che siano. Se è legittimo manifestare dissenso verso qualunque posizione ci sono modi e modi. Indire una "frocessione" e, soprattutto, versare Vinsanto contro la Cappella universitaria per sbattezzarla sono atti che non rientrano nelle modalità di dissenso democratico (cercare di sbattezzare una Cappella è un atto gravemente blasfemo che dimostra grave intolleranza degna di una dittatura fascista). Io credo che la loro vittoria sia in realtà un clamoroso autogol perché , loro e le posizioni che pensano di difendere, hanno fatto brutta figura.

Un personaggio che, a mio avviso, è il vero colpevole, poco considerato della vicenda, è il Rettore della Sapienza. L'idea di affidare la lectio magistralis di inaugurazione dell'anno accademico ad un esterno costituisce un grave vulnus alla tradizione accademica di cui la Sapienza pure è una grande testimone con 7 secoli di storia: gli esterni possono fare interventi importanti, ma non la lectio magistralis che dovrebbe essere la lectio che ispirerà l'anno educativo dei docenti e su cui gli esterni sono invitati a dare i loro contributi. L'autonomia dell'Università si esprime sul fatto che è lei che decide lo spirito educativo e poi si apre ai contributi esterni. Questa è una tradizione accademica secolare che non andava infranta. In generale, credo che il Rettore abbia avuto poca capacità di mediazione.

Ratzinger credo che sarebbe dovuto andare e farsi contestare perché, chi è sicuro della Fede, dovrebbe affrontare anche la peggiore delle contestazioni. Tuttavia, non posso certo biasimare la sua scelta considerato il fatto che, così facendo, gli sconfitti veri sono i contestatori dimostratisi intollerantied ideologicamente chiusi. Contro il Papa ormai si leva un muro ideologico aprioristico (insopportabile): Ratzinger è una persona di altissimo livello culturale per cui è giusto invitarlo in Università (ma non per una lectio magistralis d'inaugurazione di un anno accademico), oltreché una carica che - a proposito della pena di morte - è sicuramente qualificata per parlare.

La Sapienza ha, come Università, fatto una pessima figura. Come mi ricordava Yoller, a New York Ahmadinejad ha potuto parlare ed il leader iraniano credo non sia manco lontanamente comparabile ai livelli di cultura, morale, etica e quant'altro del Pontefice...

Infine, il contesto politico tutt'attorno credo sia un'altro degli elementi fallimentari: credo sia chiaro che questa vicenda sia stata odiosamente strumentalizzata da certe parti per affermare certe posizioni d'immagine (non di sostanza). Sicuramente il centro-destra (vedete in particolare i volantini di CL che hanno fatto il giro d'Italia) se n'è avvalso per accusare Prodi e minarne l'alleanza con la Sinistra che invece è ideologicamente anti-clericale (un attacco contemporaneo e complementare con quello di cui parlo qui). E poi, a mio avviso, al centro-sinistra la questione però faceva anche comodo per un regolamento di conti interno, ma questa è più che altro una mia interpretazione.

Nel complesso, il mio non può che essere un giudizio negativo sull'accaduto. Credo che la discussione attorno ai temi della Fede cristiana si stia ideologizzando in un pro e contro che rende sempre più difficile il dialogo. Servirebbe un nuovo clima costruttivo, su entrambi i lati.

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"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli"
(Matteo, 5-12).

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a me inizia ad apparire evidente

18/01/08

Le vicende di Ratzinger alla Sapienza e di Mastella&moglie credo sia un chiaro disegno per far implodere l'alleanza (già debole) che sostiene Prodi attraverso una delegittimazione, rispettivamente, all'estrema Sinistra (perché "chi contesta il Papa non è degno di governare l'Italia") ed al Centro ("il Centro-Sinistra non è meno corrotto del Centro-Destra").

Un attacco su due fronti con l'obiettivo di far tornare l'immobilismo clientelare della coalazione d'affari liquindandosi del Premier Mortadella. Non si spiegherebbe altrimenti questa "curiosa" concomitanza di tempistiche...

"Soprattutto oggi, in questa Italia, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, anche se si vede un Fascio in erba".

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a proposito di Mastella

17/01/08

La vicenda che riguarda il Clementone nazionale è seria e merita attenzione, anche se siamo in una fase troppo prematura per capire cosa veramente significhi questa storia. Segnalo una condivisibile e problematica analisi tratta da Repubblica e, sospendendo il giudizio, segnalo un lato che io ho apprezzato molto: Mastella si è dimesso da Ministro della Giustizia subito, con grande senso di responsabilità e delle istituzioni. Altri Ministri di altri Governi sarebbero rimasti attaccati alla poltrona proseguendo lo scontro, al contrario Mastella ha dimostrato il giusto senso dello Stato rinunciando al suo ruolo, scomodo in un contesto come questo. Altri non l'avrebbero fatto.
Detto questo, non entro nel merito della vicenda in attesa di capire meglio il tutto, sottolineo solo come non condivida il manicheismo "Politici vs Magistrati", la situazione è ben più complessa e fomentare questa contrapposizione non credo che aiuti la nostra Repubblica.

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riflettendo sull'erba, ma anche sugli anniversari

Mi piacerebbe avere una mezz'oretta in queste giornate e stare sull'erba davanti alla Val Trebbia a riflettere su questa storia del Papa respinto dalla Sapienza di Roma. Molti stimoli per una questione su cui vale la pena riflettere, con attenzione e rifiutando banalizzazioni - ahinoi - abbondanti nel nostro intoro. E' un problema politico-culturalmente complesso e quindi merita riflessione.

Intanto, rifletto che nel 2008 cade il 60esimo anniversario della nostra Costituzione, il 40esimo anniversario del "mitico" 1968 ed il 10imo anniversario della morte di Danilo Dolci, personalità eccellente che avrebbe meritato il Nobel per la pace.

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Non c'entra granché - o forse sì - ma cito questa frase di non-importa-chi, detta chissà dove ed in quale contesto: "Soprattutto oggi in questa Italia non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, anche se si vede un Fascio in erba".

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perché il ricordo di Voltaire non sia a tempi alternati

15/01/08

Non posso che essere contro chi contesta il Pontefice prima ancora che parli. Chi non condivide le sue idee dovrebbe riconoscere il diritto democratico, sancito già dal Voltaire, per cui "anche se non condivido cosa dici, lotterò fino alla morte perché tu abbia il diritto di dirlo". E' un diritto sacrosanto che quegli studenti e quei docenti della Sapienza dimenticano. Questo non significa che io condivida alcune posizioni in materia di Etica scientifica di Ratzinger, ma che è assolutamente legittimo l'averlo invitato all'inaugurazione dell'anno accademico.

Stamattina, andando in Università sono stato colto dal volantinaggio di CL Università che - giustamente, a mio avviso - difendeva il Pontefice dalla contestazione dei Collettivi della Sapienza (NB purtroppo ho il volantino solo in cartaceo e non l'ho trovato online).
Avrei profondamente condiviso il loro appello se non avessi avuto nella mente la contestazione, altrettanto secca ed oltranzista, che loro stessi avevano riservato al (allora neo-) Ministro Mussi in Statale a Milano al grido di "anche tu eri un embrione" e, peggio per incoerenza, "mancano soldi per le borse di studio" (NB la contestazione sulle borse di studio era risibile visto che, allora, era in carica da 2-3 mesi ed i soldi mancanti erano colpa della coppia Moratti-Formigoni, sulle vicende degli embrioni la contestazione era a valle del discusso provvedimento europeo sulla ricerca sulle staminali).

La tesi che voglio sostenere è che non si può riconoscere il diritto di parola solo a chi la pensa come noi, come pure amava affermare il buon Alfieri tanto per restare tra pensatori del XVIII secolo ("amo discutere solo con chi mi dà ragione") . La vera laicità è quella che fa parlare Mussi e Ratzinger, ma anche Giuliano Ferrara e Wladimir Luxuria, Mastella e Bondi, è anti-democratico invocare una laicità che faccia tacere il Pontefice o che difenda solo il suo diritto di parola negandolo a Mussi.

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messaggi da leggere

13/01/08

Una notizia di oggi mi ha fa tornare in mente un mio vecchio post. Bisogna innanzitutto premettere che la Chiesa ha tempi lunghi e, soprattutto, più di ogni altro contesto bisogna leggere le cose tra le righe facendo una certa attenzione a non farsi abbagliare dalle cose e dai tempi brevi, quelli tipici del giornalismo per intenderci. I tempi vanno letti tra le righe, dai piccoli segnali rivoluzionari e quello di questa domenica è uno di questi.

Il Papa che celebra un battesimo con le spalle alla comunità è un atto pre-conciliare. La giustificazione è che la Cappella Sistina, capolavoro indiscusso dell'arte religiosa, ha l'altare che dà le spalle e, ovviamente, la Cappella Sistina non è che possa essere stravolta nella sua incredibile concezione architettonica. Di solito, per le celebrazioni ufficiali si aggiungeva un altare per rispettare la regola del Concilio Vaticano II per cui il Celebrante deve guardare l'assemblea, ma quest'anno no. E, si badi bene, non è una scelta meramente logistica (che sarebbe pur condivisibile) perché tale decisione è stata presa in una celebrazione che andava in diretta TV. Si è cioè voluto che questa cosa fosse una notizia ("il Papa celebra la Messa dando le spalle all'assemblea, come prima del Concilio") e che fa il paio con la notizia che commentavo nel vecchio post.
Mi pare chiaro che sia un messaggio alle frange ultra-conservatrici anti-Concilio Vaticano II (come appunto i Lefebvriani), oltretutto nel momento in cui i Gesuiti, probabilmente la frangia più progressista nella media delle sfere vaticane, sono riuniti per il loro Conclave ed in cui il Papa ha fatto arrivare un chiaro messaggio che dice "vedo anche da parte di alcuni un crescente allontanamento dalla Gerarchia" e poi un richiamo al senso di servizio "sotto il Romano Pontefice". Atto evidente sapendo che ai piani alti i Gesuiti sono sempre meno a favore di altri ambienti ecclesiastici.

Tutti questi sono piccoli segnali attraverso cui si lanciano messaggi a favore delle frange più conservatrici della Chiesa a discapito di quelle più progressiste.
Perché il tema mi sta a cuore? Perché credo che dovrebbe esserci maggiore attenzione da parte della Chiesa a cercare di intercettare i molti "in ricerca", soprattutto i giovani, che trovano, consapevolmente o no, il modo di comunicare della Chiesa inadeguato rispetto alla potenza del messaggio evangelico e non perdersi ad accontentare le frange ultra-conservatrici.

So che il mio discorso si lancia su un tema scivoloso e facilmente fraintendibile, delicato e strumentalizzabile, ma ho fiducia nell'intelligenza di chi leggerà.

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ritorni

12/01/08

Pensare di avere una delle più care persone in Brasile per 6 mesi, lei fragile in un cantiere di Sao Paulo, onore al merito di chi si è lanciata ed è andata a fare un'esperienza grandiosa. Mi chiedo quanti lo farebbero, nonostante il mondo sia ormai globalizzato: una cosa è viaggiare per turismo, una cosa è andare a lavorare in un cantiere brasiliano. E quando torna, tanto più s'avvicina il rientro tanto più se ne sente la mancanza e ti chiedi come sarà il rientro. L'ho detto e lo ripeto: ogni viaggio assume il suo vero senso quando si rientra in quel luogo che chiamiamo casa. E questo lo dirò in giro, ché se qualcuno fraintende potrebbero nascerne osservazioni interessanti.

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Agli italiani che vanno Oltremanica

11/01/08

Oltremanica ho imparato che la pioggia non è poi questo gran problema e che si può uscire e stare fuori anche se piove. L'ho imparato perché mi dimenticavo sempre l'ombrello, ma non è che gli altri l'avessero con loro. Un cappello, sì quello può convenire averlo dietro, ma anche se ci si bagna in fondo non è così grave. L'unica pioggia per cui vale la pena farsi qualche problema è quell'acquazzone per il quale, anche con l'ombrello, comunque non usciresti, a meno che non ci sia un medico da chiamare e allora chi ti ferma più, ma quella è un'altra storia.
La pioggia non è poi questo gran problema.

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incroci di blog

10/01/08

Questo breve post merita di essere citato. Grandi i Baustelle, la loro canzone "un romantico a Milano" è il miglior ritratto di questa città degli ultimi anni, probabilmente perché è una canzone che non vuole essere un ritratto. Soprattutto il modo dandy-scazzato-superficiale-autocompiacentesi disegna bene l'anima residuale che si respira qui sotto la Madonnina.

Un Romantico a Milano - Baustelle

Mamma
che ne dici di un romantico a Milano?
fra i Manzoni preferisco quello vero:Piero
Leggi
c'è un maniaco sul 'Corriere della Sera'
la sua mano per la zingara di Brera
è nera
Fuggi
cosa fuggi non c'è modo di scappare
ho la febbre ma ti porto fuori a bere
non è niente stai tranquilla è solo il cuore
porta ticinese piove ma c'è il sole
quando il dandy muore fuore nasce un fiore
le ragazze fan la file per vedere
la sua tomba con su scritte le parole
"io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti
è bello è brutto io non lo so
io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti
è bello è brutto è solo questo"
Scusi
che ne pensa di un romantico alla Scala?
quando canta le canzoni della mala scola
quasi centomila Montenegro e Bloody Mary
mocassini gialli e sentimenti chiaro-scuri
Cara
scriverà sulle tovaglie dei Navigli
quanta gioia, quanti giorni, quanti sbagli
quanto freddo nei polmoni
che dolore
non è niente non è niente
lascia stare
se la Madonnina muore nasce un fiore
lui non vuole che la sua ragazza legga
quelle frasi incise quelle frasi amare
la sua tomba con su scritte le parole
"io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti
è bello è brutto io non lo so
io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti
è bello è brutto è un giglio marcio
io vi amo
vi amo ma vi sputo però
vi amo tutti
è bello è brutto è solo questo"
L'erba ti fa male se la fumi senza stile!

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Fermo in coda da Baranzate a Bollate...

09/01/08

Fermo in coda da Baranzate a Bollate, farsi tutta la tangenziale ma passando da Corsico, San Donato e Sesto San Giovanni. Farsela tutta a passo d'uomo, nella propria scatoletta metallica che sputa fuori polveri sottili.

Ecco, credo che quest'immagine rappresenti bene il mio stato alla fine della prima mattinata di lezioni di dottorato di cui parlai precedentemente (NdA Baranzate e Bollate sono due Comuni in Provincia di Milano, a voi di verificare sulla carta dove sono). Il primo impatto dice 21 persone (un numero che ritorna!), le uniche due donne le abbiamo preso dall'estero. Si vede già che siamo sul lato di ingegneria... E poi la prima lezione di econometria dove, sia chiaro, niente da dire sul docente, solo che io sono di socio-politici studi e l'econometria non è proprio il mio forte (io, che ho studiato Urbanistica e Scienze Politiche alle prese con Economia e Statistica...). Disorientante, esperienza disorientante, sradicante e... degna di ore e ore in tangenziale. Oltretutto, la lezione era in inglese. Mi sono rifatto nel pomeriggio quando il mio prof mi ha assegnato i primi lavori degni di interesse e scientificamente stimolanti per cui, uscito dalla tangenziale, son potuto andare.

/cerco un motorino e musica nuova da ascoltare, se qualcuno ha suggerimenti/

Per il resto, torno col pensiero spesso a Follonica, ai miei compagni d'avventura (un blog ed un sito), le emozioni su cui tornerò a parlare, dopo il poco già scritto.

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domani...

08/01/08

Domani, il primo giorno di scuola, un passaggio che inizia a farsi concreto. Avrò, di nuovo, lo zainetto sulle spalle, o almeno mi piace pensarla così.

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"Signorina, c'è un caffè nel mio capello"

06/01/08

Io mi sono fermamente convinto che il Teatro, nelle sue varie forme, andrebbe reso obbligatorio nelle Scuole, di ogni genere e grado. Ovviamente, con forme e modi adeguati, ma il Teatro dovrebbe essere reso obbligatorio nelle scuole - ecco, l'ho detto e l'ho ripetuto.

Follonica, 4 giorni - intensi - di improvvisazione teatrale con oltre 5h al giorno. "I Ferri del Mestiere" era il mio stage ed era un concentrato di tecniche di improvvisazione teatrale. La prima e fondamentale regola - l'unica che divulgherò - è che bisogna accettare e sviluppare tutti gli stimoli che ti arrivano dagli altri: se uno entra che è un cowboy, tu diventi il barista che gli offre da bere, l'altra fa la ballerina ed il quarto si mette a fare la bottiglia di wiskhey. In improvvisazione si va avanti e s'improvvisa, anche quando ho esordito sul tema "al bar" lamentandomi con la cameriera dicendo "Signorina, c'è un caffè nel mio capello" ... panico ... da lì è partito un dialogo surreale perché ormai era partita così e così doveva andare e non si poteva tornare indietro. Mai dire "No"...
E poi viene tutto il resto, si tratta solo di avere regole comuni e buttarsi, sentirsi che quella è la cosa giusta ed avere fiducia negli altri.

Quattro giorni così, fantastici con seri professionisti perché, anche nella comicità, c'è grande professionalità. Ma la cosa più curiosa è la "fauna" che gira in questo ambito, un mondo fatto di cialtroni (in senso buono, s'intende) che trovano nell'improvvisazione una via di divertimento, alta e che, se ti fermi a parlar loro, scopri che la comicità ed il delirio organizzato è tutt'altro che superficiale: scopri un mondo che è quello dei 30-35enni di oggi (ero nettamente fuori età, talvolta un po' pesa...). Scopri persone che pensavi fossero cazzoni-da-battutine-sfigate, che invece sono ottimi cuochi capaci di riflettere di teatro e sceneggiature mentre sono ai fornelli, latin lover che fanno della poesia e della seduzione un'arte tutt'altro che effimera o superficiale o, peggio, narcisistica. E poi i personaggi che improvvisi e ti si appiccicano addosso (è due giorni che parlo come un russo!), le gag spontanee ricercate ripetute, i giochi, i tormentoni che inevitabilmente si creano.
Sia chiaro, non è un mondo senza difetti o senza lati negativi, semplicemente un mondo dove vale la pena capitare di trovarvicisi (su youtube trovate molti video, cercate "improvvisazione teatrale").

Infine, a cornice, ero in veranda con davanti il Golfo di Follonica, guardavo le luci, l'Elba da terra. Era tutto come doveva essere, un luogo di vacanza incredibilmente artificiale, tutto progettato perché ci si ritrovasse in veranda con davanti il golfo ed il rumore del mare: "Così vanno le cose, così devono andare". Ho avuto un certo timore reverenziale, il Golfo lì ed il Mare che si facevano vedere come dovevano essere visti, come se non fosse consentita fruizione alternativa. Eppure, il Mare soggiogato a quinta di cartolina mette una tristezza profonda. Ma non svelerò queste cose in giro, ché la gente potrebbe fraintendermi.

Da domani si ricomincia in ufficio, da Dottorando.

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2008

01/01/08

Non so bene come o cosa si debba scrivere per iniziare bene il nuovo anno. L'anno scorso iniziai l'anno con questo post, ma era tutta un'altra storia.

Da oggi sono ufficialmente un Dottorando e quindi via così, nel frattempo dirò che me ne vado a Follonica per un allegro stage d'improvvisazione teatrale, quindi ci risentiremo al rientro.

:-)

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