aggiornamenti politico-istituzionali

29/04/08

Commento 4 fatti politico-istituzionali d'attualità.

1.
Trovo che Fini sarà un ottimo Presidente della Camera, sebbene non corrisponda alla mia parte politica e non condivida alcune sue scelte strategiche recenti (a mio avviso ha portato AN al suicido con un'alleanza nel PdL più che improvvisata), tuttavia è una persona che stimo, con senso del ruolo che va ad assumere e giusto (ed opposto) successore di Bertinotti e di Casini. Questo non significa che sia un "finiano" (come non ero né casiniano né bertinottiano), ma che provo grande rispetto per una persona che va ad assumere un ruolo così importante.

2.
Resto invece molto più intristito e disapprovo radicalmente la scelta di Schifani Presidente del Seatoi, persona per cui non nutro stima e che trovo non abbia senso delle istituzioni. Il PdL poteva scegliere esponenti ben più adatti come Pisanu o Formigoni, e invece ripropone una persona di basso livello politico, un dirigente di partito con poca sensibilità per le istituzioni. Scelta assolutamente legittima, ma che disapprovo come ho disapprovato radicalmente il pessimo operato del Presidente Pera.

3.
Ho ormai perso il conto del numero di volte che Roberto Formigoni si è fatto eleggere a Roma rivendicando un ruolo nazionale e che, per sempre la stessa ragione, viene rispedito "in Regione". Per chi non fosse pratico, dovete sapere che Formigoni, persona di grande senso delle istituzioni ed estremamente competente, è il capo politico di CL, movimento politico(FI) -economico (CdO) -religioso (CL) che costituisce la maggioranza in Lombardia.
Dal Pirellone, Formigoni ha fatto sì che CL occupasse tutti i posti chiave della Lombardia: tutta l'amministrazione regionale, buona parte degli assessorati e dell'amministrazione del Comune di Milano (in particolare l'assessorato all'urbanistica, e soprattutto tutti sanno che la Moratti è solo d'immagine, a Milano comanda l'alleanza basata sulla maggioranza ciellina e la minoranza della famiglia La Russa), a Como, ora anche il Comune di Brescia più la Fiera di Milano, la MM, l'ATM e, ovviamente, tutta la Sanità. Questo sistema di potere pretende, da un lato, di avere accesso al livello nazionale (non solo col Ministro Lupi); dall'altro di nominare il successore di Formigoni.
E qui si evidenzia lo scontro FI-CL perché FI ha promesso quella carica alla Lega, ma CL non vuole lasciarla andare (ovviamente).
E' una diatriba politica che, in altri contesti, si svolgerebbe alla luce del sole, ma CL nega tutto quanto io vi ho raccontato precedentemente. Eppure, da un lato, è una cosa assolutamente democratica quella che vi ho raccontato; dall'altro è un quadro che io ho desunto dalle persone che compiono questa storia (cercate da Formigoni a Masseroli, da Luigi Roth a Senn e vedrete di che "area" sono), persone che dichiarano questa stessa cosa (oltre al fatto che, per esempio, Roberto Maroni - mica uno qualunque - ha raccontato tutto questo esplicitamente e senza problemi).
Nota a margine, la Sinistra in Lombardia perde proprio perché non capisce questo, il "cancro" della Sinistra lombarda è proprio questo mancato riconoscimento tra chi crede che CL sia potenzialmente un elettorato di Sinistra e chi non sa manco contro chi deve presentare una proposta politica.

4.
Scendiamo ora a Roma. Sulla vittoria di Alemanno dirò, innanzitutto, che è una persona che stimo. Non l'avrei mai votato, ma è un politico di spessore che stimo e che ho apprezzato quand'era ministro. Trovo che la sua vittoria (di cui non sono contento, ma che rispetto) sia frutto di vari fattori che cercherò di sintetizzare come segue:

- Roma è una città strutturalmente di Destra, come ha giustamente detto Bettini, ma questo non è un alibi per Rutelli perché Roma è una città abbastanza grande da avere opinioni mature (il voto per Alemanno NON è ideologico, come può accadere in piccoli contesti di provincia). INFLUENZA: nessuna.

- Alemanno ha risentito dell'effetto positivo dell'onda lunga della vittoria di Berlusconi alle nazionali. INFLUENZA: moderata, ma significativa.

- Alemanno ha vinto per un'incredibile, massiccia, pesantissima campagna mediatica, non elettorale. Alemanno si è giovato del potere mediatico di Berlusconi che ha ricompensato Fini per la sua subalternità nazionale e per rendere netta la vittoria contro il PD e condannare Veltroni ad una delegittimazione interna e sfasciare così l'avversario (mossa giusta e saggia dal loro punto di vista). La campagna mediatica l'ho sintetizzzata in questo forum: scomparsi i rifiuti a Napoli, hanno strumentalizzato uno stupro per travolgere Rutelli sulla sicurezza. Curiosamente, infatti, più nessun servizio in TV sui rifiuti in Campania (tanto lì avevano già votato), ed uno stupro a Roma viene riproposto per due settimane, mentre la notizia di un altro stupro in provincia di Varese scompare subito. Curioso vero? INFLUENZA: enorme!!!!!!

- qui si parla non solo della vittoria di Alemanno, giocata sul potere mediatico che l'ha sostenuto, ma anche della sconfitta di Rutelli. Sì, perché Rutelli ha perso e non deve prendersela (non solo) con il potere mediatico dell'avversario. La candidatura di Rutelli era come rifilare una minestrina riscaldata. Un candidato che aveva già amministrato (bene), che è stato ripresentato o meglio imposto dall'alto, un candidato vecchio e che non si era certo distinto a livello nazionale. Tutti sanno che Rutelli godeva di pessima popolarità a Sinistra e che, infatti, l'hanno punito (si veda il voto disgiunto con Zingaretti, in merito trovo efficace e condivisibile l'analisi di Ezio Mauro). Quindi, oltre ai meriti di Alemanno bisogna riconoscere i demeriti di Rutelli e di chi l'ha scelto: niente primarie, ma solo un balletto di poltrone che agli elettori non può (e non deve) piacere. INFLUENZA: molto significativa.

Conclusioni.
Chiudo con un pensiero a Veltroni ed al PD. Penso che Veltroni abbia perso ancora una volta: ottimo comunicatore trovo abbia avuto una tattica saggia durante la campagna elettorale facendo tutto il possibile, ma evidentemente come strategia va rivista. Mi ero entusiasmato per lui, correggendo il mio precedente giudizio, alla luce dei fatti probabilmente devo ricorreggermi di nuovo. E' vero che la responsabilità non è individuale, ... ma anche sì. Non voglio che si dimetta, diciamo che spero che sia lui stesso a rendersene conto correggendo la rotta assieme a tutto il PD perché non è una barca da buttare, anzi. Aggiungo, infine, che più che ad un PD del Nord, suggerirei di iniziare a imparare a far funzionare quello che c'è...

5 commenti:

Pietro_d 29 aprile 2008 alle ore 19:33  

se non sono poi così d'accordo con Bettini. Roma non è poi così di destra...

Anonimo 30 aprile 2008 alle ore 14:30  

su Alemanno consiglio la lettura di:
http://ia360935.us.archive.org/1/items/GianniAlemanno/GianniAlemanno1.pdf
senza polemiche, solo per essere informati...
Enrico

Anonimo 30 aprile 2008 alle ore 14:32  

scusate, ma il link è tagliato, riprovo con questo:
http://www.chiarelettere.it/?id_blogdoc=1890354

alsam 1 maggio 2008 alle ore 11:19  

non sapevo che avesse votato a favore dell'indulto!
Certo che dire OGNI GIORNO questo fatto l'avrebbe screditato come paladino della sicurezza.

concordo in generale con tutte le analisi. per quanto riguarda il pd credo che vada ancora costruito, soprattutto creando forme nuove di politica. temo che se non lo farà veltroni non lo può fare nessun altro.

Anonimo 1 maggio 2008 alle ore 14:16  

preferisco schifani al senato e formigoni alla regione lombardia

piuttosto che

chicchesia al senato e formigoni alla sanita', come si diceva qualche giorno fa....

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