rientro milanese '08

21/08/08

Tornato a Milano, ho scoperto un nuovo attivismo politico nelle scritte sui muri. Non solo orribili tag, ma una partecipazione politica inusuale in una città come la mia, mentre più tipica dell'Urbe che di politica vive e respira.

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La prima frase, di cui non ricordo le parole testuali, è il risveglio della città democratica, ma soprattutto civica, la città di Libertà&Giustizia e dei Girotondi, la Città di Tangentopoli ché s'indignò della corruzione e sostenne chi vi combatteva (lasciando le esagerazioni del linciaggio mediatico ad altri cittadini, ma questo andrebbe approfondito).

La seconda frase è il primo segno del Brunetta-style, la prima volta che le destre milanesi si esprimono sui muri. Una novità che mi ha colpito moltissimo.

Infine, la terza è di una bellezza incredibile. Un genio chi ha scritto quella frase su un muro, per il messaggio, per la bellezza del messaggio, per la bellezza della fonte.

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(nella mia via)
Il Lodo Alfano non cancella 1000 ingiustizie e 10000 vergogne

(davanti alla posta centrale)
via i fannulloni

(vicino alla metrò)
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. (Art. 4 della Costituzione italiana)

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