Più che ideologia era opportunismo: una storia di miopia istituzionale

18/09/08

A cavallo del 2000 imperava un approccio culturale detto iper-liberista. Teorizzato dagli economisti, quel Liberismo spinto era solo parzialmente contenuto dalla Politica di Bill Clinton con un risultato assai interessante che ha determinato una sostanziale crescita nel benessere mondiale. Quel liberismo ora feroce, ora mitigato da Clinton ha portato forti profitti ai già ricchi, ma ha anche avviato processi di sviluppo in certi paesi (ma non altri) facendo aleggiare un clima di generale fiducia.

Dall'entusiasmo, ci si è fatti prendere la mano e si è virato su G. W. Bush, spingendo nella direzione liberista: fuori lo stato, mercato mercato mercato. Ovunque, da tutte le parti, sempre e comunque, a qualunque costo. Qualche attrito con qualche No Global che è stato presto isolato dopo i fatti di Genova.

Piccolo problema: quell'ultra-liberismo però non ha funzionato, l'assenza di regole non è mercato e oggi la Fed deve intervenire a salvare colossi ritenuti incrollabili. Una funzione statalista in evidente e stridente contrasto con quell'iper-liberismo di cui dicevo prima. Il Bush che sostituì Clinton non avrebbe mai tollerato questo, oggi lo ritiene necessario.

Ma il mercato non funziona senza regole, il WTO lavora ad abbattere le barriere internazionali ritenendo così di liberare forze economiche. Peccato che, sin dalla nascita delle prime teorie economiche, si capì che le regole servono altrimenti il mercato crolla. L'ha capito l'Unione Europea che non ha abbattuto le barriere, ma ha costruito un mercato comune con uno sforzo di istituzionalizzazione oneroso quanto responsabile (non senza difetti ed errori, anche gravi, ma su un percorso significativamente diverso). Al contrario, quel liberismo estremista e irresponsabile è oggi imploso: la crisi dei mutui USA richiede oggi una statalizzazione per cui si paga tanto il fatto che ieri non si sia investito in istituzioni di mercato. Ieri si è risparmiato sulla creazione dell'istituzione "mercato" per avere un profitto immediato, ma oggi si paga un conto ben più salato. Rinunciando al coordinamento su lungo periodo per massimizzare i profitti di breve periodo alla lunga si paga un conto ben più salato.

Questa tesi qui esposta non è mia, ci sono fior fior di premi Nobel (tra l'altro anche economisti USA) che hanno dimostrato queste cose. Tant'è...

0 commenti:

For wayfarers | Per i viandanti

Duke's guests | Ospiti regolari

  © Free Blogger Templates Columnus by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP