un rapido sguardo

15/12/08

Drogata dalle magie di Ibra e distratta dal tempo, sono assolutamente sorpreso di vedere un'Italia assolutamente ignara della gravità della crisi economica, affrontata con grave superficialità e preoccupante dilettantismo.
L'indicatore che mi fa affermare tutto ciò è che solo oggi (e comunque in maniera timida timida) il leader dell'opposizione inizia a incalzare il Governo su questi temi. Una metodologia grezza per capire la stato di una Democrazia è guardare il comportamento dell'opposizione, su cosa incalza il Governo al fine di cercare di costruire un consenso che la (ri?)porti al potere. Obama ha compiuto il suo miracolo elettorale incalzando il preceedente Governo su questo, Gordon Brown per cercare disperatamente di conservare il consenso lavora su questo. In Italia ci si affanna a sgomitare per vedere meglio le magie di Ibra o le treccine di Dinho. Altro indicatore sono le preoccupazioni di quella parte più "attenta" di opinione pubblica, capace di distinguere problemi più complessi.
In Italia trovo una superficialità che mi preoccupa. Dicono che a breve termine sia la Spagna quella che soffrirà di più a causa di un modello di sviluppo economico basato non sull'economia ma sullo sviluppo stesso (una crescita auto-alimentata dall'euforia di appartenere finalmente alla schiera dei grandi paesi avanzati, una crescita basata solo sull'apertura del suo nuovo mercato e non sulla generazione di risorse endogene). Ma subito dopo c'è un'Italia che viene paragonata all'Argentina d'Europa, i miei professori inglesi sono seriamente preoccupati perché tracimasse l'economia spagnola si potrebbe contenere, per l'Italia si teme il peggio. E lo dice gente che non deve cercare di portare voti a casa, non lo dice gente di un'opposizione flebile flebile.

0 commenti:

For wayfarers | Per i viandanti

Duke's guests | Ospiti regolari

  © Free Blogger Templates Columnus by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP