delle donne di Lombardia (divertissement...)

19/01/09

Pensavo stamattina alle donne di Lombardia, a cosa le contraddistingu e mi riusciva più facile definirle per negazione, processo culturale assai problematico e non certo qualificante per un ragionamento ma a cui, in fondo, mi atterrò anche per non dare troppa rilevanza ad un tale argomento (non le donne, ben'inteso, ma la loro distinzione regionale).

Le donne di Lombardia di certo non ostentano, nè le ricchezze e l'agio concesso dal loro uomo, nè il loro uomo stesso. L'ostentazione dello stato sociale avviene in maniera sobria, morigerata, sebbene avvenga come è tipico di tutta la cultura latina così come in generale di quella mediterranea. L'eleganza è concreta pragmatica come impone lo spirito regionale, non nei discorsi, piuttosto nel dettaglio chic che non viene mai issato a vessillo dello status sociale, quanto piuttosto a spia da mostrare, e vada bene che lo notino gli altri.
Le donne di Lombardia non le vedi possessive con figli e amanti, sebbene in cuor loro lo siano per intimo amore e non certo per ragioni culturali. Amor italico in costume europeo, che non è quello mediterraneo. Le donne di Lombardia gestiscono, non curano il focolare domestico, più simili a amministratici che a matrone, sono qualcosa tipo un dirigente di casa.
Lavora la donna di Lombardia e in quello di affranca, non tanto nel costume sessuale come alcuni scioccamente pensano. Certo, l'indipendenza da un ruolo troppo latino e sessistamente classista c'è, ma avviene appunto col lavoro, non con il sesso.
Curate, sobrie, sanno essere bellissime e raffinate: un rossetto di troppo si addice solo ad errore della giovane età. Più chiuse ma non riservate, mai gran dame, mai gran signore, ma reggenti dell'istituzione regale chiamata famiglia. Viaggiatrici, le donne di Lombardia studiano e amano con sobrietà, che non significa né castità, né dissipatezza, che non significa né bigottismo, né bieco stakanovismo.

Mi sia dunque concesso questo breve divertissement, assai discutibile, che non pretende certo di tracciare alcuna superiorità della donna di Lombardia, alla quale tributo reverenza e rispetto, talvolta amore e amicizia, ma di certo non l'esclusiva superiorità rispetto a donne di altre terre.

2 commenti:

Unknown 20 gennaio 2009 alle ore 11:08  

Ti sei salvato con l'ultimo capoverso ... stavo per organizzare una spedizione puntiva (scusa, è la mia indole mediterranea!) :P

D21 20 gennaio 2009 alle ore 21:30  

Non temere, bellezza e amabilita' delle donne non dipendono affatto dalla provenienza geografica!

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