curiose prospettive

01/02/09

Colpito dal primo articolo di giornata di Repubblica, sono andato a verificare sui giornali inglesi (The Times, in particolare). Si scopre così che la paura dei britannici non è sfogata contro gli Italiani, ma in generale contro gli stranieri (people from overseas... la gente che viene d'oltremare).
E' utile ricordare i danni provocati dalle scellerate decisioni della Thatcher: donna ammirabile, ma politicamente il mio giudizio non può che essere estremamente severo visti i gravi danni socio-economici che le sue politiche hanno causato nelle regioni extra-londinesi (non dimentichiamoci che fuori dalla capitale, il Regno Unito ha realtà che per sviluppo ricordano le nostre regioni di rango medio/medio-basso). Il ricordo delle sofferenze e della distruzione di quel tessuto socio-economico è ancora viva nel ricordo degli Inglesi per le sofferenze causate da decisioni prese sostanzialmente a Londra per i londinesi e che, per questo, da Newcastle a Liverpool fino alla Cornovaglia montò la protesta.
Oggi la situazione è simile, rivolta contro gli stranieri e le loro compagnie per i danni causati, guarda a caso, ancora dalla finanza londinese, ricca, prospera ma soprattutto irresponsabile.
Gli italiani non si sentano perseguitati, lo sono tutti gli stranieri.

Sarebbe un bel segno se le banche, invece di fare licenziamenti a raffica, venissero salvate imponendo un taglio netto e drastico a tutti gli stipendi. Dati alla mano, la finanza paga stipendi decisamente più alti degli altri, ragione o torto non lo so ma se ci si limita a tagliare i posti i danni socio-economici su tutti gli altri settori saranno sempre più evidenti.

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