26 aprile 2009

27/04/09

Riempie di Orgoglio festeggiare il 25 Aprile, pagina bellissima della nostra Storia nazionale, simbolo del momento in cui l'Italia vinse scegliendo la Democrazia. Vittoria sanguinaria, a tratti fratricida con un terzo di Milano rasa in macerie (gradirei ricordare a francesi e inglesi, che l'Italia ha subito tanti danni quanti loro, solo che noi li abbiamo avuti concentrati nelle nostre zone più sviluppate, arrecando ancora maggior danno a un paese ben più debole).
Comunque, riempie d'orgoglio vedere tutte le parti. Ho apprezzato molto anche Berlusconi perché, faticosamente, cerca di sdoganare la Destra dal suo essere anti-25 Aprile, ovvero post-fascista. Ho apprezzato il discorso che ha fatto, sebbene molti distinguo e cattivi retro-pensieri sorgono.

Apprezzo veramente molto questo articolo di Scalfari.

Tuttavia, ho in testa un discorso che Ferretti fece circa 10 anni da a proposito della Resistenza. I Partigiani sono una bella storia (una delle poche) nella storia dell'Italia unita. Tuttavia, non dobbiamo sentirci assolti. L'Italia inventò il Fascismo, primo tra i paesi europei a rinnegare la Democrazi. Non solo, l'Italia esportò in Spagna e, peggio, in Germania la negazione della Democrazia, l'esaltazione cieca e intollerante della Nazione, l'adulazione della violenza, della lotta, della forza, dell'imposizione autoritaria dell'autorità. L'Italia, prima fra tutte, rinnegò la Democrazia, questa colpa non può essere lavata dai Partigiani perché, lo sappiamo, non fu l'Italia a riconoscere indipendentemente l'atrocità culturale del Fascismo, ché di atrocità sanguinarie e militari se ne sono macchiati in tanti, purtroppo, ma non di questo voglio parlare ora. La giovane Italia non seppe unificarsi, ma Francesi e Tedeschi (Inglesi?) dovettero aiutarci; l'Italia non si liberò dal Fascismo da sola, ma solo in un contesto drammatico come la Seconda Guerra Mondiale. Al contrario, da sola l'Italia covò quel cancro che fu il Fascismo, premessa empirica e teorica del Totalitarismo che afflisse l'Europa portando alla più tragica delle guerre, con il più orribile dei crimini, la Shoah.

Questa colpa non deve essere dimenticata, l'Italia temo non abbia ancora maturato il senso di questa colpa, atroce e sanguinaria.

1 commenti:

Maxim 27 aprile 2009 alle ore 18:25  

tralasciando alcune questioni lessicali (tipo definire "cancro" il Fascismo), trovo interessante e parzialmente condivisibile la riflessione.

dico parzialmente perchè, sebbene l'Italia sia stata la prima grande Nazione a "mettere in pausa" la democrazia, e il Franchismo e il nazismo (questa non mi va proprio di scriverla maiuscola) abbiano potuto abbeverarsene, altri assolutismi c'erno già stati, o stavano già covando. e i tratti peculiari erano talvolta ben diversi. ricordiamoci che le radici - e le applicazioni, e gli esiti - della dottrina nazista sono molto diverse da quelle del Fascismo.

fatti questi distinguo, non respingo, comunque, il tuo scritto, che mi sembra una riflessione seria e meritevole di considerazione.

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