piumone

31/10/09

Guardo, accarezzandolo, quel copri-piumone azzurro, blu e verde dalle tinte marine. Lui che sofficemente mi accompagnò a Londra e ora, altrettanto affettuosamente, mi accompagna in queste notti da pieno autunno milanese. Indistintamente svolge il suo ruolo mentre a migliaia di chilometri di distanza scorre il Thames.

Read more...

grandefratello

27/10/09

Provo grande interesse per il Grande Fratello perché è un prodotto commerciale netto, con una valenza sociale incredibile. Sia chiaro: non lo guardo e non mi interessa la competizione. Sebbene la Marcuzzi sia una delle mie preferite da tempo, il Grande Fratello mi interessa per lo spaccato sociale con cui si vuole rappresentare una certa Italia. Molto più di X factor o dell'Isola dei Famosi, il GF è la vetrina dell'Italia che sogna di finire da Maurizio Costanzo, che sogna di diventare velina, che vuole stare con una velina anche senza saper giocare a calcio.
Ogni anno è molto interessante come i produttori compongano il cast dei concorrenti adattandolo al paese di riferimento. Molto interessante... da guardare con occhio critico, ma da guardare...

Read more...

al voto alle primarie del partitodemocratico

25/10/09

Innanzitutto, come già detto ampiamente, sono molto deluso da questo Congresso del PD. Non è emerso alcun contenuto nuovo e interessante, o meglio niente che sia stato percepito all'esterno. E questo determina il fallimento dell'intero processo congressuale che invece, sia con l'elezione di Fassino sia con quella di Veltroni aveva dato segnali di rinnovamento positivi, propositivi e costruttivi. Le passate primarie, mi avevano dato segnali di interesse, su queste ci avevo sperato. E' un segnale allarmante in un paese che, persa la democrazia, è alla deriva verso un totalitarismo mediatizzato soft. Il paragone che mi viene in mente è con la Spagna dell'ultimo Franco o con il Cile dell'ultimo Pinochet: una dittatura tutto sommato tollerabile. L'assenza di alternativa credibile è probabilmente l'elemento peggiore della situazione (se non Silvio, chi?). Altri congressi che avevo seguito mi avevano dato segnali positivi, questo assolutamente no.

Parto dalla mia terra. Alle primarie regionali voterò Angiolini (mozione Marino) perché ha dato un'analisi giustissima della Lombardia. Il PD Lombardia perde perché perché ha fatto troppi compromessi con Formigoni e CL che, da anni, spadroneggiano in tutti gli ambiti regionali. Come sostengo da tempo, se si vuole fare opposizione ed essere un'alternativa credibile bisogna in primo luogo riconoscere da chi è composta l'attuale maggioranza: Comunione e Liberazione funziona come un partito che controlla i nodi politici, economici e sociali della Regione. A questa lobby, sono alleate altre lobby minoritarie come la Lega Nord ed i Larussiani. Angiolini lo dice chiaramente, per gli altri troppi compromessi, qualunquismi. Martina e Fiano hanno fatto a gara a fare peggio ad ogni elezione di cui erano responsabili. Quest'intervista è, in particolare, aberrante: salvare la Segreteria di un partito regionale sceso anche sotto la Lega e che ha perso TUTTE le elezioni, beh... questa è la morte della meritocrazia politica.

A livello nazionale, dopo una lunga esitazione per la prima volta mi ritrovo a dover votare contro. Contro Bersani, contro la restaurazione di un progetto partitocratico, contro i signori delle tessere, delle trame di palazzo per cercare di far cadere Berlusconi. Contro l'alleanza con l'UDC di Cuffaro, contro il ritorno ad alleanze come l'Unione del 2006 che sono ingovernabili. Contro un candidato segretario così vicino a CL, contro chi ha scatenato la rissa. Contro chi si candida prima del congresso, sostanzialmente sfiduciando l'allora Segretario Veltroni e, peggio, contro chi chiamato ad un atto di responsabilità dopo aver cacciato il Segretario si rifiuta di fare da reggente (poteva fare il vice di Franceschini). Contro chi insulta (Pittella, Penati), contro chi va a dire la parola "Sinistra", ma poi fa un programma dove si dimentica ambiente (aberrante e fuori dal mondo il sì al nucleare), stato sociale (Bersani condivide con CL l'idea della privatizzazione dello stato sociale) e mondo del lavoro (perché nessuno ricorda Damiano che proponeva di dividere tra i Sindacati dei Lavoratori e quelli dei Pensionati?). Voterò per Franceschini perché è l'unica alternativa credibile che possa porre un argine alla deriva partitocratica di Bersani, che oltretutto vuole restringere le primarie ai soli iscritti (eh!?). Contro Bersani che candida Bassolino, Loiero ed altri compromessi in affari di Mafia e corruzione. Contro Bersani che dice sì ai voti della Binetti dicendo "però dovrà rispettare le regole di partito"... ma non le ha già infrante più e più volte?! Pur di raccattare i voti, i bersaniani replicano comportamenti vecchi che ci hanno fatto perdere più volte. Ho provato a parlarne con i bersaniani che conosco, nessuno mi ha risposto ed hanno sempre eluso gravemente le mie domande.

Voterò Franceschini contro Bersani. Ed un po' perché ne apprezzo la persona, perché io sono fiero di essere un Cattocomunista. Perché Franceschini si è assunto la responsabilità di reggere il partito che era nella m***a a causa del linciaggio di Veltroni (che pure non ho mai stimato). Franceschini non è il miglior segretario possibile per il PD, come scrissi quando venne eletto, ma bisogna anche considerare le alternative che ci sono e quindi... E poi, in fondo, Franceschini era la vittima ideale di quella Sinistra che cerca solo qualcuno con cui prendersela perché il mondo non "fitta" il loro ideale... A Marino rinfaccio l'incapacità di saper costruire una candidatura completa. Ha innalzato la bandiera della laicità offuscando il resto del suo programma, che pure mi piace molto. Non avendo dietro le gerarchie di partito, poteva denunciare il fatto che il re fosse nudo, ma si è invece limitato a lanciare messaggi forti su temi settoriali. Mi piace Marino, ne apprezzo molto le idee. Trovo abbia sbagliato decisamente la sua candidatura. Essendo stato castrato dalla partitocrazia bersaniana a cui rischiava di portare via tanti voti (ricordiamo che D'Alema fece di tutto per non farlo candidare, perché nessuno insidiasse il suo cocco, manco Chiamparino che è stato cordialmente accantonato).

In sintesi, sogno una Sinistra che parta dalla Lombardia perché, piaccia o no, questo è il motore del paese... questo è il cuore da cui nascono ricchezza, idee, novità e futuro per l'Italia. Prodi era l'unico che riusciva a prendere voti nel cuore produttivo del paese. La Lombardia sono 10 milioni di Italiani, un sesto, quello più ricco ed aperto al mondo (almeno in teoria). Se non capisci che aria tira qui... mi spiace ma essere maggioranza in Puglia non è sufficiente... e non lo sarà mai! [Sia chiaro, niente contro la Puglia che è terra che amo e di cui apprezzo molto Vendola].

Diceva Willy Brandt "ho fatto tutto il possibile". Mi preparo, da stasera, ad essere un orfano di partito a 27 anni. Se Bersani vince, io mi metto tra quelli che non faranno più parte del PD. Ne fuoriesco e deluso cercherò qualche alternativa fintanto ché il PD non tracimerà.

Read more...

losting in translation

20/10/09

It's funny to joke native speakers and don't let them understand if you're understanding. They won't be sure that you understood 'til the end, while you can joke and benefit from the situation. It's a misunderstanding game... be careful... but enjoy it!

Read more...

La Pira

18/10/09

"Non si dica quella solita frase poco seria: la politica è una cosa 'brutta'! No: l'impegno politico -cioè l'impegno diretto alla costruzione cristianamente ispirata della società in tutti i suoi ordinamenti a cominciare dall'economico- è un impegno di umanità e di santità: è un impegno che deve potere convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità. "
La Pira

Read more...

una cosa che odio di Milano (ma Londra non era così meglio)

17/10/09

Organizzi per una birra tranquilla il venerdì sera. Mandi una ventina di messaggini per vedere chi c'è. C'è gente che ti risponde "sì, ci sono" o "no, grazie, non posso". E poi gente che non si degna manco di risponderti.

Quest'ultima è quella che mi fa letteralmente incazzare: come se fossimo talmente presi da non trovare manco il tempo di rispondere a un messaggino e dire "no, grazie, non posso".
Una cosa che mi fa ancora più incazzare sono le scuse che si inventano per non averti risposto.

E poi si aggiunga il fatto che siamo (o sembriamo) sempre tutti talmente presi che organizzarsi per una birra pare un'impresa che richiede settimane di organizzazione. E che poi si dice "alla fine ho preso solo una birra con un amico", che non sarebbe la stessa cosa?

Londra non era meglio, in fin dei conti, forse un poco attenuato dato il contesto in cui ero.

Ho deciso che non scriverò mai più a chi non mi ha risposto.

Read more...

ogni tanto

16/10/09

Ogni tanto, ci si incontra e si parla.
Ogni tanto, vai per parlare con qualcuno o qualcuno viene per parlare con te.

Ogni tanto lo si fa per piacere, per dovere, per interesse, per curiosità.
Ogni tanto si parla per noia.

Ogni tanto, andare a parlare è segno di un debito da pagare.
Ogni tanto, che qualcuno venga a parlare con te diventa un credito pagato.

Ogni tanto...

Read more...

dell'Europa

11/10/09

Please, read this one.

Read more...

il valzer che non t'aspetti

Io sono 'l valtzer che gnun t'aspetti. Sugno lu cantu inattesu nella tua lista da jugari. Sugno un'opera lirika al Leoncavallo, 'nu economista tra 'ngegneri et imprenditori. Sugno l'Italiano per l'Europa, guardo avanti se gl'altri studian la storia, guardo di lato quando si proietta il futuro che vogliamo.

Read more...

un'immagine fastidiosa di questa domenica

Uno di quei libri che cambia la vita è "la differenza cristiana" di Bianchi che già dal titolo pone tutto l'interrogativo: in cosa sono differenti i cristiani dagli altri? Non certo nelle etichette che da soli ci diamo assumendoci titoli che spesso sono pubblicità senza sostanza, non certo professioni formali. Servono invece comportamenti sostanzialmente differenti.
Non ho risposte, non credo di averle a portata di mano, le si cerchi cercando la via indicata dal Vangelo. A distanza di anni resto però assai infastidito da un'immagine che mi turba moltissimo.
L'ex Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio dopo le dimissioni per certi "scandali bancari" (quello dei furbetti del quartierino, per intenderci) venne fatto dimettere perché, in pratica, l'arbitro della competizione tra le banche cercava di comprarsi delle banche. L'alleanza era semplice: Fiorani comprava la banca mentre Fazio truccava le regole in modo da ostacolare gli altri (i dettagli ora non contano). Fazio ne era l'ispiratore e manovratore, Fiorani solo l'esecutore.
Una volta dimessosi, Fazio andava regolarmente in Chiesa a fare il suo servizio come lettore. La cosa mi toccò molto perché il buon gusto del prete dovrebbe quantomeno suggerire di non far leggere le sacre scritture a una persona che ha preferito mammona a Cristo. L'importanza delle regole, delle istituzioni, del buon vivere civile è (anche) un valore cristiano, come può la Chiesa tollerarne la violazione? Non sono certo io a condannare la fede di una persona, ma mi serebbe sembrato saggio evitare che un uomo che ha commesso tali reati legga in Chiesa durante la Messa. I crimini finanziari sono peccati, a mio avviso molto più gravi di tante robe su cui la Chiesa si impunta.

Read more...

del caso Boffo

07/10/09

A freddo si può ora capire meglio il caso Boffo. Appena la Chiesa, o meglio una sua parte, ha osato alzare la testa ricordando che il Vangelo condanna chi si da a licenziosità, fornicazione e orge (si veda per esempio il cap. 5 della lettera ai Galati)*. Boffo, ricordandosi di rappresentare una posizione evangelica, decise di non tacere su ciò che era evidente o, quantomeno, di ricordare il contenuto del messaggio che rappresenta(va). Subito, viene impallinato, linciato mediaticamente da un potere ben più forte. Dietro di lui qualche scudo si leva, ma appunto dietro e comunque non tutti quelli che dovrebbero o potrebbero. Si pensi al rumore mediatico fatto dalla Chiesa per la legge contro la fecondazione assistita e gli assordanti silenzi dulle orge di Berlusconi. Bene, appare allora chiaro il messaggio pre-dittatoriale: la Chiesa taccia, rinneghi il messaggio evangelico e lo lasci governare. La Chiesa si piega, mette da parte il Vangelo divisa tra la tutela di interessi materiali, la paura di testimoniare il messaggio di cui è portatrice e qualche eroe. Per tutto il resto della nazione, si ribadisce lo stesso messaggio con cui venne eliminato Enzo Biagi: nessun moderato osi parlare, può parlare solo l'opposizione che fa cagnare, solo gli oppositori che insultano e non propongono. Le TV del padrone assoluto non tollerano che chi ha senno possa levare critiche, possa acquisire visibilità, si rischierebbe di far passare un messaggio altro. Non si può parlare di problemi, non si può parlare di doveri, solo un copione dove contro il padrone possono agitarsi solo quei Meganoidi che, sin dall'inizio, sai che perderanno e che, in fondo, fan paura ma sono innocui.

Il messaggio è quindi chiaro: Chiesa intimorita se anche solo osa bisbigliare, pagata per il suo silenzio e implicito assenso. A tutti gli altri appaia evidente che non si risparmiano manco i servitori fedeli, nessuna deviazione.

Perché succede tutto questo? Seguendo il principio del rasoio di Ockham, mi sono convinto che per far fronte alla crisi ci sia un'alleanza di interessi orientata a tutelare i loro beni, a qualunque prezzo. Eppure, la crisi c'è ed il loro consenso si indebolisce perché fanno fatica a tenere sotto controllo i danni di questa crisi e quindi si irrigidiscono, attuano una massiccia campagna di propaganda mediatica per far vedere che tutto va bene, allontanando lo sguardo dagli affari veri (quanti sanno come sarà la prossima finanziaria?). E' la stessa tattica che usò Mussolini per coprire la crisi del '29. La retorica dell'autarchia era iper-mediatizzata e serviva per coprire le difficoltà che comunque l'Italia stava passando.


* Faccio notare che il Vangelo condanna la licenziosità sessuale, ma non l'omosessualità in se e, tantomeno, questioni di fecondazioni o manipolazioni genetiche. Inoltre, nel messaggio evangelico è assolutamente chiaro che è ben più grave preferire Mammona a comportamenti sessualmente libertini.

Read more...

pensieri da un paese

05/10/09

Prendo vari pensieri ed osservazioni sparse in giro per quest'Italia. La Destra sa comunicare, sta attivando una strategia propagandistica e di occupazione dello spazio pubblico eccellente: si presentano volti diversi in TV a ripetere una trama concordata. Tutti giocano ad abbaiare più forte per compiacere il sultano agitando la minaccia di una mistificazione da parte dell'altra parte.
La Sinistra ha subito la manifestazione di sabato, un sussulto di richiamo al fatto che l'Italia dovrebbe essere un paese democratico mentre il PD si masturba in un congresso da cui emergono posizioni vecchie ed autoreferenziali. Il PD ha subito il fatto che la parte democratica dell'Italia non si riconosce in un partito che non propone altro che tessere, mozioni e congressi. Mentre il PD dà il peggio di sé, nella miglior tradizione della politica auto-referenziale chiusa nelle sezioni, esiste un'Italia che cerca di ribellarsi, che cerca nuovi leader.

Quel che non si capisce è che è tutto un reality. La TV è controllata dal Grande Fratello che si è fatto anche protagonista di un costante sondaggio elettorale. L'Opposizione non ha più una funzione democratica, ma serve come antagonista, spauracchio per dimostrare che la trama è vera. Ma d'altronde lo sappiamo che i meganoidi non vinceranno mai e servono solo per far vedere che i "buoni" vincono sempre. C'è sempre bisogno di un nemico da agitare, meglio se ben visibile ed assolutamente innocuo. Come d'altronde lo furono gli Ebrei col Nazismo o l'aristocrazia dei padroni con i bolscevichi. Nessuna differenza: serve un rivale ben visibile che sia però innocuo. Ecco che allora Santoro, Travaglio e Di Pietro sono congeniali alla strategia del sultano che ha bisogno di nemici altamente visibili ed assolutamente innocui.

Due cose mi preoccupano. Politicamente, l'opposizione sta facendo emergere non un leader, ma un burocrate di partito sostenuto dai signori delle tessere. Non c'è mezza idea del Congresso del PD che sia arrivata al paese, neanche una spinta di rinnovamento, di opposizione, di rigurgito democratico contro derive da dittatura latinamericana. L'odierno Berlusconi a me ricorda moltissimo gli ultimi anni di Pinochet (non i primi della guerra con Allende, ma gli ultimi anni). Dall'altra parte, questa politica è ormai totalmente avulsa dai problemi concreti: anche la tragedia di Messina viene spettacolarizzata e serve solo come prova per l'eroe del Grande Fratello 2009. E invece la crisi sta investendo il paese con tassi di occupazione (=stipendi che veramente arrivano alle famiglie) bassissimi a cui si risponde allargando le maglie della legalità a tutto favore della associazioni criminali. La crisi c'è, non si può fare sempre finta di niente, ad un certo punto la si paga.

Read more...

facebook status di oggi

03/10/09

in Italia la libertà di stampa è ai livelli di dittature latino-americane (avete in mente Pinochet e quella gente lì?), ma non credo sia questo quello che interessa agli italiani: parliamo dei 200.000 posti di lavoro persi e del precariato dilagante,... del paese più corrotto del mondo occidentale e delle Mafie imperanti...

Read more...

For wayfarers | Per i viandanti

Duke's guests | Ospiti regolari

  © Free Blogger Templates Columnus by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP