dedicato a chi si fa uno spinello

29/01/10

Farsi una canna è aiutare la Mafia. Non è un giudizio morale sull'atto di farsi una canna, ma puramente etico: ogni volta che comprate del fumo state aiutando la Mafia, sia essa Camorra, 'Ndrangheta o qualunque altra cosa, sia che lo facciate in Italia sia all'estero.
Fumarsi uno spinello non è ribellione al sistema, è connivenza con la Mafia.

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politica

Tanto malumore in giro, insofferenza soprattutto perché la parte che dovrebbe interpretare il malcontento finisce più per tarpare e reprimere questo sentimento ché non, come dovrebbe, trasformarlo in proposta credibile.
Mi piacerebbe trovare modi e forme per avere progetti concreti ed efficaci, da portare verso l'efficienza. Invece, troppe persone affondano il malcontento in poche inutili parole.
Servono progetti.

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sconforto politico

28/01/10

Il mio attuale e limitato impegno politico si concentra attualmente in università a livello di dottorandi. La condizione è pessima a causa dei tagli di Tremonti-Brunetta e di una Destra che passa il tempo a denigrare tutta l'università.

Ho stravinto personalmente le elezioni con un'affluenza enorme per la media dei dottorandi (da 1% a 8%, sic!!!), tanti incoraggiamenti, tante persone disponibili e brave. A parole.
Siamo in una situazione in cui basta fare anche pochissimo per fare tantissimo. Basterebbe esserci... e invece è un dramma. Non trovi manco più uno che ti dia una mano ad appendere i volantini prima dell'incontro, manco uno che riesca a farsi una pausa pranzo con gli amici. Tutte le volte devi ricominciare da zero, la gente dice di non avere manco il tempo per preparare un blog come questo ché io me lo son fatto in una sera mentre ciattavo con mezzo mondo. Non trova il tempo di farti un volantino, ché io questi li ho fatti nel tempo di una pausa caffé.

Credo sia la via giusta, voglio tener duro quantomeno per la fiducia che mi è stata concessa, ma che fatica... Un Sommo maestro di Bovisa mi insegnò che basterebbe dedicare una mezz'oretta al giorno a queste cose per fare miracoli. A questo punto, a me basterebbe mezz'oretta ogni 2-3 giorni. E invece...

Sì, ecco credo che sia il tempo che si vuole mettere a disposizione della società, lavorare per benefici che non ci riguardano se non come membri di una collettività. L'impegno per chiunque, soprattutto per chi non conosciamo. Quanto siamo aperti a far qualcosa per gli altri? per chi non conosciamo?
Non sto parlando di santità, non sto parlando manco di Carità cristiana. Sto parlando anche solo della difesa della propria categoria, in questo caso dei dottorandi, ma foss'anche della propria città, del proprio quartiere.

Ecco, la riduzione delle persone che stanno in questa categoria, di quelle che non solo parlano ma anche agiscono o sono disposti ad agire se richiesto... questa riduzione è l'indicatore della crisi socio-culturale che viviamo.

Una canzone per tirarsi sù.

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oggi

Quella di oggi è una data che ho in mente da tanti anni e ogni anno è una storia diversa. Una data che sento come quando un Jedi sente un tremore nella Forza, eheh... immagine pochissimo seria, ma tant'è.
Come un Jedi, sorrido, alzo il cappuccio e continuo a camminare quieto con quel sorriso.

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previsioni meteo

Guardo il panorama politico italiano e mi vien da pensare che se alle prossime regionali la Sinistra vincerà in 3 regioni potrà già considerarsi soddisfatta, se saranno 4 sarà un successone, 2 un risultato di cui comunque accontentarsi perché questa Sinistra non deve più dar niente per scontato.
Secondo, la campagna elettorale già partita mi ha già stufato, annoiato. Mi da il voltastomaco e resto solo in attesa di quale altro scandalo giudiziario si inventeranno per far saltare un'altra poltrona di Sinistra. Che poi, a pensarci bene, a parte Bassolino sono stati tutti flop perché la Jervolino ne è uscita pulita (il Commissario ai rifiuti era la Regione, non il Comune di Napoli), Del Turco è già stato prosciolto mentre chi è nei guai è quel corruttore ciellino che si lamentava perché la Regione Abruzzo non accettava le sue tangenti, in Puglia quello indagato con le accuse peggiori è il Min. Fitto, già invischiato in affari mafiosi con la SCU, mentre a Bologna non c'è ancora manco l'iscrizione nel registro degli indagati. Se parlassimo di Formigoni, Moratti, e amici loro lì altro che perdere le elezioni, gli ci vorrebbe il 41/bis...
Terzo e ultimo, oggi il CdM si riunisce a Reggio Calabria contro la Mafia. Scelta triste e sbagliata, la prima regione per attività mafiosa è ormai da anni la Lombardia. Segno di una mancanza di conoscenza vera del fenomeno. Che tristezza.

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Bologna ombelico di tutto

25/01/10

La crisi che sta colpendo il Sindaco Delbono è in realtà il sintomo di tutta una crisi profonda e devastante del PD tutto intero. Una Sinistra sempre più frammentata, con larghe parti già suicidatesi ed uscite dal Parlamento e ora un PD in costante faida intestina dove il rischio della possibilità di un remoto coinvolgimento è sufficientemente per far saltare un Sindaco importante come quello di Bologna.
Quel che più mi preoccupa è l'assenza di reazione, di orgoglio, di amor proprio di una presunta Sinistra che dovrebbe cercare di guadagnare la fiducia per essere eletta classe dirigente.
Sto sparando a zero sulla parte che mi rappresenta, rimpiango il buon soldato Franceschini e il coraggio di Fassino che traghettò i DS fuori dal guado post-2001. Lì ci fu una reazione, un colpo di reni, un rinnovamento. La costruzione di un nuovo forte e stabile. Quel partito non maturò per colpa dell'incapacità di scegliere, per colpa dell'ostaggio in cui è tenuta la Sinistra italiana da una destra che monopolizza la comunicazione che, in politica, è praticamente tutto. Tolta la comunicazione, rimane la capacità di scegliere le elites dirigenti, ma è proprio su questo che il PD si suicida costantemente. Non dico le persone, ma le modalità di scelta.
La Sinistra italiana sarà matura quando capirà che è spesso più utile perdere qualche pezzo per presentarsi con un'immagine forte, chiara, sicura, affidabile. Piuttosto che ostinarsi a tenere tutti dentro. Bene perdere i vari Boselli&co, meno bene se questo non significa la possibilità di far emergere un profilo forte. Non era forse Rutelli la causa di tutti i mali? Com'è che ora che non c'è più, il PD continua nella sua empasse? Forse non era Rutelli... forse è colpa di chi resta... forse... colpa perché allontana chiunque altro, taglia, falcidia, elimina, segrega, isola il nuovo, emergente o potenziale che sia.

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rientrando

Arcadio guardava le luci alle finestre e le sagome squadrate dei palazzi che si ergevano nella notte. Camminava tornando a casa pensando alle forze che gli rimanevano, pesando ogni passo mentre porgeva la faccia al vento freddo, quello delle Alpi che scende e senza chiedere scusa ti entra nelle ossa.
Non aveva pensieri in testa, si guardava da fuori camminante cercando di rincorrere la sua immagine nelle vetrine finché, meccanicamente, mise la chiave nella toppa. Tolse la giacca e si mise a dormire.

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il fu pd...

24/01/10

Sparare sul PD di Bersani è facile come sparare sulla Croce Rossa, con la differenza che forse è giusto ché magari si sveglia e si toglie questa patina di finta assenza di problemi.

Da quando Bersani è segretario il PD ha perso il 4% nelle intenzioni di voto e nelle simpatie politiche è sceso sotto all'UDC. Assente su tutti i temi, è incapace di proporre una qualunque campagna politica. Bersani, osannato dai peggio burocrati di partito, è ora loro vittima ed è incapace persino di presentare candidature regionali. Coerentemente, ha abolito le primarie a partire dalla Lombardia e cerca di stravolgere le regole interne per sistemare amici suoi, come in Umbria. Inqualificabile il suo comportamento in Puglia dove, grazie al cielo, ha preso una mazzata in testa. Bersani doveva essere la soluzione a tutti i mali, mentre PURTROPPO le regionali saranno un bagno di sangue. Se resiste il Piemonte è un miracolo mentre Lazio, Campania e Calabria sono già perse. L'alleanza con l'UDC è una scelta disgraziata che non pagherà. L'unica scelta giusta e coraggiosa, Bersani l'ha subita nel Lazio.

E intanto in Italia si consuma la deriva berlusconista per cui la politica vota e elegge i suoi rappresentanti a prescindere da cosa facciano, una scissione immagine-sostanza che non ha pari e che pone l'Italia decisamente fuori dalla Democrazia dove, in teoria, la stampa dovrebbe richiamare i politici ai fatti.

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Provo un grande dispiacere

23/01/10

Provo un grande dispiacere per tutte quelle persone che sentono la chiamata dentro di loro, che sentono il senso profondo di Dio, ma che non hanno potuto incontrarlo come si deve o, peggio, perché la Chiesa si è dimostrata inadeguata.
Grande dispiacere perché confondono bellezza e forza del messaggio di Dio con limiti, manchevolezze ed errori della Chiesa degli uomini.
Il gesto disinteressato di una persona è la Carità cristiana, segno umano che va al di là della logica umana, un segno che testimonia la presenza di Dio non solo come opposizione all'egoismo distruttore che porta alla guerra o al menefreghismo accidioso del quieto vivere. Il sentire che davanti a sé non c'è un qualcuno, ma una persona, un soggetto di infinito valore, un valore indiscutibile, bellissimo, profondo, assoluto. Il valore della persona nella sua umanità non può essere relativizzato. Questo non significa che sia facile, ma che c'è tutto un mondo da scoprire, una prospettiva su cui mettersi in gioco.
Vengo da un incontro con Ernesto Olivero, grande uomo che vi invita a una grande iniziativa.
Mentre molta gente confonde il Cristianesimo col non scopare prima del matrimonio, il no al preservativo e gli sfarzi del Vaticano, dimenticando tutto il resto, ignorando la voce che hanno dentro di loro e che gli pone il dubbio che, in fondo, qualcos'altro ci sia.
Provo grande dispiacere per chi, vedendo limiti e errori della Chiesa, nega, ignora o non considera il messaggio evangelico.
Provo grande dispiacere per chi vede il Cristianesimo come una religione dogmatica, assiomatica, basata sulla Verità. Al contrario, è ricerca, interrogazione, è domanda e direzione, è cammino verso, non arrivo. Si pensi al Giubileo del 2000 che Giovanni Paolo II dedicò alla necessità di essere in costante conversione a Cristo, segno di un cammino in cui non sta a noi giudicare a che punto siamo arrivati.
Non me la prendo con i bestemmiatori e con gli altri, non è il moi giudizio quello che conta e, ancora di più, non sono certo io uno con la condizione tale da poter anche solo lontanamente criticare chicchessia.
Da Londra all'Italia ho visto un Cristianesimo molto diverso, vorrei poterlo descrivere come ho fatto domenica scorsa a voce. Lo farò, ora basti pensare che in Inghilterra l'ho trovato più genuinamente semplice e umile contro una certa boria italica.
Viene l'ora del dormire. Ernesto Olivero, grande maestro.

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perché sono contro alla monarchia

22/01/10

Il mondo è già pieno di ingiustizie e disuguaglianze che dipendono da dove nasci, non capisco perché le si debba codificare e istituzionalizzare per legge. E' già tanto difficile puntare all'eguaglianza tra le persone che non capisco perché si debba fondare un ordinamento giuridico sul fatto che una persona è diversa dalle altre.

Questo non significa che non ammiri alcuni paesi sotto la monarchia, come Spagna e Gran Bretagna, ma non ne condivido affatto l'ordinamento giuridico-istituzionale.

Si aggiunga che, da Italiano, la monarchia è sinonimo di viltà e codardia, dal primo re di Italia che non accettò di cambiare il numero (non possiamo aver avuto un II come primo Re, suvvia!) all'ultimo che nulla fece contro il dilagare del Fascismo e che abbandonò il suo paese alla guerra quando un buon Re avrebbe assunto il ruolo di guida di un paese allo sfascio. Il Papa, su cui pure molte perplessità mi rimangono, andò a San Lorenzo sotto le bombe, il Re non se lo ricorda nessuno.

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controglianti, deldobér

Essere orgogliosi di essere "anti-" è assai triste e intellettualmente deprecabile. A meno che non si tratti di essere anti- qualcosa che viene riconosciuto come male assoluto. Ecco sì, essere anti-nazisti è motivo di vanto, di orgoglio, una bandiera da sfoggiare, come essere anti-mafiosi o anti-violenti.
Provo invece grande tristezza per chi è anti- cose che non possono essere riconosciute come male assoluto, un radicalismo ingiustificato contro cose che sono forse imperfette, che non ci piacciano, ma la cui contrapposizione non è motivo di vanto, non è affermazione intellettuale edificante, costruttiva. Non porta la nostra anima a migliorarsi. Essere anti-francesi non ci migliora, anzi. Lo accetto solo se è 'divertissement' goliardico fino a se stesso, non se è una base razionale e di pensiero. Per ridere e scherzare va bene, ma l'anti-ismo non è motivo di vanto se su cose serie, anzi dimostra involuzione e degrado culturale.

Esiste un dovere delle persone di buon cuore che è quello di unire ciò che di bello c'è nel mondo. Un dovere di non lasciarsi andare alla bruttezza che c'è nel mondo. Un dovere di chi è di buon cuore di non chiudersi in se stessi. Esiste un dovere delle candele di restare accese di fronte al vento che soffia, un dovere della luna e delle stelle di bruciare perché la notte non abbia il sopravvento.
Un dovere discreto, pronto a chinare la fiammella della propria candela al vento impetuoso, chinar la testa senza spegnersi, senza far cader scintille che l'incendio provocherebbero. Un dovere delle stelle di non cadere, di non esplodere né implodere ché mondi distruggerebbero. Chi cade a San Lorenzo son meteoriti ché spettacolo danno, le stelle restano fisse là nelle loro costellazioni, ché l'Orione e il Sagittario da anni guardano le nostre futili vicende umane. Ricorda il Galilei che con tutte le cose che il Sole ha da fare, non si dimentica mai di far germogliare il piccolo grappolo d'uva che ci donerà il vino.

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giro e corteggio

21/01/10

Giro attorno a questo blog, fermo da alcuni giorni il cui risultato è tanta stanchezza accumulata. Lo corteggio perché avrei in testa alcuni post con cose a cui tengo e invece me le tengo dentro perché certi temi non si possono trattare semplicemente. Anche se, da polemista, vorrei lanciare la pietra e vedere quale reazione provoca, se ne provoca qualcuna.

Ma la stanchezza ora ha il sopravvento...

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illusioni baricentriche

18/01/10

Grand'abbaglio prende l'Uomo che pensa che il suo baricentro si collochi dentro di sé, il baricentro di ciascheduno di noi si colloca inequivocabilmente sulla linea di confine dove l'Io finisce, in bilico eterno tra ciò ch'è dentro e ciò ch'è fuori. Addirittura, lo baricentro mio oscilla al vento di ciò che da fuori passa dentro e dall'interno esce verso l'esterno. In questo flusso si colloca il mio Io, tensione eterna della condizione umana.
La Vita mia non dipende da me, non dipende soltanto da me. Non dipende dalla nascita e probabilmente manco fin'alla morte. Non dipende dalli umori miei ché gioje e felicitate fluiscono da dentro a fuori constantemente.
Nulla esiste soltanto in me; nulla esiste soltanto al di fuori di me, com'insegna lo Maestro Ortega.

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immagine

14/01/10

Seduto, abbasso la testa e mi accarezzo il collo. Freddo fuori, dentro il computer acceso con aperto il file su cui dovrei lavorare.
Si riparte, ritrovando percorsi lasciati aperti appena un secondo fa. Chiudo gli occhi di fronte a storie che, al momento, non mi interessa guardare.
Ancora qualche segno di stanchezza e vado a mangiare, più calmo.

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frammento da osteria

10/01/10

Mentre fuggiva, Aureliano passò da Macondo per riposarsi. Una mossa ovvia, banale, che avrebbe potuto esporlo ai rischi di qualche nemico desideroso di vendetta sul povero generale sconfitto. Troppe le ferite e il desiderio di riposarsi, Aureliano chiese ospitalità in quella casa dove ancora viveva quella donna che, agli occhi di Dio, restava la sua donna.
Una donna amata qualche eternità prima, una donna di cui ora manco ricordava il nome, un nome che gli riaffiorava nella mente come i nomi imparati a scuola che tornano quando sei vecchio e seduto sulla porta di casa. Una donna che per Aureliano non diceva più niente, perso com'era nella sua guerra personale.
Cenarono insieme, Lei gli parlava di cose che Aureliano avrebbe dovuto conoscere, ma di cui non sapeva niente... di quelle storie che per un uomo normale avrebbero dovuto essere le normali storie di casa. Non per lui, generale della guerriglia che combatteva per un popolo che non lo conosceva, per una famiglia che non riconosceva.
Seduti a tavola, Lei parlava e piano piano Aureliano cadeva in quel suo modo di parlare, in quelle parole che gli risvegliarono l'amore per quella donna così presa dal suo stesso parlare e incurante del fatto che lui non capisse. Aureliano sentì tutto il suo amore attualissimo, vivissimo, presente come un ragazzino innamorato.
Aureliano sentì che in lei c'era la forza di tutta la sua vita, ché quella donna era molto di più di una che si era presa cura di lui per un po'. Quella forza gli apparve talmente vitale che capì di essere fuori luogo, di aver intrapreso un percorso che l'aveva portato troppo lontano per poter tornare da lei. Ma per una cena, risentì tutto l'amore del mondo, lo sentì tutto in sé.

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pausa politica, guardando alla Lombardia

09/01/10

Sono sufficientemente disgustato dall'attuale dibattito politico che sta consumando il prossimo suicidio del paese in vista delle regionali. Suicidio guidato da un'opposizione sempre più imbelle e incapace di far maturare una qualunque leadership. Suicidio evidente in Puglia, ma forse ancora di più in Lombardia dove si contrappone un personaggio già logoro (in meritocrazia, sarebbe già stato accantonato) senza proporre alcuna alternativa politica e culturale a Formigoni. Ma una novità non si inventa certo a ridosso della campagna elettorale. Suicidio nazionale perché il Berlusconismo è in grado di far eleggere il proprio commercialista, a prescindere da qualunque contenuto politico. Il Berlusconismo gioca il consenso non più sui fatti, opportunamente occultati, ma sulla simpatia televisiva dei personaggi, mentre si censura qualunque tentativo di riportare la politica a parlare di qualsivoglia problema di interesse collettivo.

Mi sforzo, ma non trovo nessuna sostanziale differenza tra Formigoni e Penati, se voterò Penati sarà solo per odio politico nei confronti di un Presidente-Faraone implicato in corruzione internazionale a favore di Saddam, condannato per favoreggiamento negli appalti di sanità e lavori pubblici a CL, implicato in vicende di Mafia e 'Ndrangheta, lui che ha negato l'emergere delle attività mafiose anche in Lombardia, lui che ha portato la Lombardia da essere la II regione più sviluppata d'Europa al IX posto, mettendo pure a rischio il primato nazionale perché, a differenza di Piemonte ed Emilia, in Lombardia non ci sono investimenti seri da 20 anni.

Tutto questo, mi invita a disinteressarmi da un dibattito sempre più avvilente. Soprattutto perché gli Italiani reagiscono in maniera ancora più avvilente, per esempio eleggendo un Segretario che vede il partito come una bocciofila... ottima immagine per un futuro fatto di giovani, idee, speranze e progetti.

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pioggiacratica

Piove su Milano and it's raining in Belfast. Llueve in Vigo et il pleut à Perpignan. Il pleuvait, pioverà. Rain on rich houses, la pluie sur les banlieus; llueve su el pobre e piove sul ricco, ma uno solo tiene l'ombrello.

Un souvenir.

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Dirigendosi verso la Verità

07/01/10

La Verità non può che essere verso Oriente, là dove il Sole nasce ogni giorno. Dove nasce la sorgente della Vita. Alla nascita di ogni nuova Vita c'è il Sole e non può che essere quella la via della Verità.

Appare lampante che la Verità si trovi a Sud, là dove il Sole è più vicino e caldo, dove la Vita vince a prescindere dalle ricchezze materiali. A Sud dove l'Amore è Passione e Sangue che mischia Terra e Carne e Fuoco.

Se la Verità non fosse a Occidente sarebbe insensato ché il Sole vi si dirigesse ogni Giorno. La Verità non può che essere ad Ovest perché in quella direzione và ciò da cui la nostra Vita dipende. Mai un'indicazione fu tanto chiara.

La Verità è chiaramente a Nord, là verso il Settentrione freddo e inospitale perchè la Verità non è facile da trovare, non è mai ovvia né scontata, mai evidente e chiara. A Settentrione dove il cammino è difficile e ghiacciato, per di là si trova la Verità.

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spiazzato, non pensavo

Da certe persone, ti aspetti un certo tipo di citazioni, di riferimenti, di modi di pensare. E poi, succede che ti spiazzino e che tu le senta parlare citando autori che mai ti saresti aspettato ch'avrebbero citato. Le senti parlare come prima non accadeva e sorridi abbassando lo sguardo.

Ecco allora che vi propongo una citazione che decontestualizzo totalmente dal contesto da cui proviene. Ne cancello tutti i riferimenti perché, la bellezza degli aforismi, è quella di rinchiudere in poche righe una verità non assoluta, ma che vi invita a indagare la verità stessa.

"Non voglio nemmeno diventar sentimentale, sebbene ora comprenda, proprio io che ho sempre beffeggiato ogni sentimentalismo, quanto fatalmente facile sia diventarlo. Supponendo, naturalmente, che una persona abbia ricevuto la giusta dose di incoraggiamento".

Perché la Verità che cerco non è quella su cui appoggiarmi, ma quella che mi spinge a muovermi e camminare. Non mi interessa se la strada è ben fatta, mi interessa scoprire dove porti.

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dopo l'11

06/01/10

Apro l'agenda e trovo gli angolini segnapagina fermi a circa un mese fa. In genere, faccio un segno sopra agli appuntamenti passati per spuntarli, e invece li trovo tutti lì, come se il tempo si fosse fermato a un mese fa. Con una mano, mi accarezzo il collo.

Era la notte tra l'11 e il 12 quando, tornando a casa, in motorino ho avuto un incidente. Non ricordo niente di cosa sia successo, ricordo di essermi svegliato in ambulanza. Ricordo che faceva freddo, che avevo freddo alle gambe e questo era un buon segno perché le sentivo ancora. Ricordo la trafila degli esami a cui mi han sottoposto, ricordo il risveglio la mattina dopo. Ricordo, approssimativamente, le 18 ore sospeso in pronto soccorso e che alla fine ero tanto stanco. Il resto non lo ricordo, non chiedetemelo.

Io non ricordo niente di quanto accaduto. Ho una rimozione totale dei circa 20-30 minuti precedenti all'incidente, di quando poi ho perso conoscenza. M'han detto che han visto il mio motorino scivolare contro un marciapiede spartitraffico e io volare di testa su una macchina parcheggiata. Poco rincuora che il referto sia tutto sommato positivo: la botta in testa ha avuto conseguenze limitate perché avevo il casco, un gran colpo di frusta mentre cadendo la mano sinistra si è rotta. Facili le ironie sulla botta in testa. Il resto sono solo botte e abrasioni. Avessi avuto il casco integrale starei decisamente meglio; non avessi avuto il casco non sarei qui. Gambe, schiena e spalle sono salve, solo qualche escoriazione.

Dopo l'incidente è stata una processione di visite mediche per assicurarsi che tutto fosse a posto e, tutto sommato, sto bene. Dopo un 10 giorni di riposo, ora sto abbastanza bene. Tolto il collarino, la mano sinistra ingessata è il solo segno visibile dell'incidente e tra un paio di giorni non ci sarà più manco quello. Impari a sbrigartela con una mano sola. A parte allacciarsi le scarpe e rifarsi il letto, riesco a fare praticamente tutto, anche se scrivere sul computer richiede un po' più di tempo e fatica.

Non posso nascondere la botta ricevuta. La paura della caduta ed i dottori che non amo mai frequentare. Dolore, tutto sommato poco, se intendiamo quello fisico diretto e immediato: bastava un niente e mi sarei fatto facilmente molto molto più male. Ne parlo qui con un mese di ritardo, non aggiungerò altri dettagli se non la necessità di avere i miei tempi per ripigliarmi. Pensi al tuo rapporto col corpo ché te ne ricordi quando ti fai male. Pensi che in motorino è un attimo cadere e farsi male, tanto male. Pensi alle persone che mi sono state intorno, un abbraccio, un bacio, una parola. Pensi a cosa sarebbe successo se in quell'istante qualcosa fosse cambiato, in meglio o soprattutto in peggio.

Chino la testa in avanti. La mano destra sul collo ancora un po' dolorante. Ora, un bagno caldo per rilassarmi.

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iniziare l'anno

01/01/10

Guardarsi nello specchio prima di iniziare un anno nuovo, una vita nuova. Guardarsi nello specchio, sistemarsi e uscire di fronte all'anno che inizia.

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For wayfarers | Per i viandanti

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