un silenzio giusto

07/04/10

In queste settimane, la Chiesa è sotto un virulento attacco per lo scandalo pedofilia. Il Papa tace per non invischiarsi nelle polemiche. Si mischiano in questo caso il desiderio di giustizia delle vittime ad attacchi virulenti interessati solo a gettare la Chiesa nel fango sperando di vederla umiliata, sfregiata, distrutta. Purtroppo, si mischiano le colpe, che devono essere pagate, con un desiderio di vendetta anticlericale particolarmente feroce. Curioso anche perché si strumentalizzano fatti di 30-50 anni fa pur di poter gettare ulteriore fango e discredito su un'Istituzione che ha sbagliato, ha già chiesto scusa, ma che molti vorrebbero vedere quanto più umiliata possibile.

Le colpe della Chiesa sono di avere un solo uomo al comando, quando in realtà è un'istituzione molto più complessa, articolata e con limitati controlli interni: le strutture formalmente dittatoriali della Chiesa in realtà celano una grande debolezza della Curia che, in realtà, non ha vero controllo dei suoi preti e dei suoi fedeli. Detto questo, è giuridicamente curioso che le colpe private di un membro della Chiesa, per quanto importante, ricadano su tutta l'istituzione: come se il Papa di Roma potesse controllare l'ultimo prete nella periferia di Boston! L'unica colpa sarebbe quella di aver coperto reati e non collaborato con le istituzioni giudiziarie, anche se rivendicare tale reato dopo 50 anni è a dir poco risibile.

In ogni caso, spero che si faccia luce sulle colpe dei singoli (e di chi li ha coperti), la Chiesa mi sembra abbia fatto aperture importanti sulla cooperazione con la autorità giudiziarie. Il mio rammarico è nel vedere questo astio forcaiolo anticlericale. Di altro, parlerò poi.

6 commenti:

D21 7 aprile 2010 alle ore 09:24  

mi rendo conto sia un post abbastanza complicato su un tema assai delicato, ma sono decisamente stufo di un anticlericalismo oltranzista e cieco il cui risultato è un muro contro muro che porta la Chiesa a radicalizzarsi su posizioni sempre più conservatrici...

Luciano Raso 7 aprile 2010 alle ore 14:13  

L'unica colpa quella di coprire? ma ti sembra poco? il problema e' che la chiesa ha confuso un reato per un peccato. E' grave, gravissimo. Il problema nn sono stavolta i singoli che sbagliano ma l'istituzione che copre, la connivenza col reato di pedofilia. Altro che anticlericalismo... Il papa inoltre non ha ancora chiesto scusa a nessuno.

Anonimo 7 aprile 2010 alle ore 17:53  

Capisco quello che dici Duca, ma non lo trovo anormale. Nel mondo reale invidie, cattiverie, doppi fini, amici e nemici sono un continuo sia per persone che per le istituzioni. Il punto e' che la Chiesa non e' solo 'messaggio' e 'parola di Dio'. E', da secoli, molto di piu'. Un'istituzione attiva che partecipa e interagisce con la societa'. E questo va benissimo, ma poi non si possono chiedere trattamenti di favore o essere sempre afflitti dal vittimismo.

Se davvero si e' fatto quello che si poteva fare, se davvero e' un falso problema (nel senso che coinvolge pochi pochissimi prelati come dicevano gli organi di stampa vaticani) allora perche' questo livore e allo stesso tempo questo imbarazzo? E il fatto che siano passati tanti anni e' secondo me irrilevante sia perche' certi comportamenti non possono avere prescrizione e soprattutto perche' alcune delle persone coinvolte nel silenzio di allora sono personaggi di spicco della Chiesa di oggi. E questo (se provato) non va bene.

Ma prima aspettiamo, leggiamo e vediamo cosa salta fuori. I processi a priori sono odiosi quanto le presunzioni di innocenza accompagnate dalla pretesa di non indagare...

Papero

D21 7 aprile 2010 alle ore 21:04  

@Lucio
I reati di pedofilia non erano ancora dimostrati: è molto facile mettere in giro insinuazioni imbarazzanti e denigratorie, molto meno facile era dimostrare che quelle persone fosserov eramente dei pedofili.
Ocio che il Papa ha già chiesto scusa nella lettera ai vescovi irlandesi.

@papero
Io non chiedo trattamenti di favore per la Chiesa. Chiedo però che si abbassi questo muro di contrapposizione bieca ed ideologica tra anticlericali pseudoprogressisti e clerical-conservatori.
Credo sia giusto che il tema crei imbarazzo perché la pedofilia è un reato atroce e gravissimo e se si arriva a delle certezze con relative condanne sarebbe molto grave. Bisogna però fare attenzione a trarre conclusioni e generalizzazione, sport in cui sono in buoni in troppi.
:)

Anonimo 7 aprile 2010 alle ore 22:23  

Duca.
io no so bene che aria tiri sulla faccenda in Italia ma posso dirti che qua negli US non e' questione di anticlericalismo. Piu' che altro il NYT si e' indispettito a bestia nel sentirsi definire come un tabloid della domenica o nel vedere che a prescindere certe indagini giornalistiche venivano bollate come 'giornalismo spazzatura'. Non puoi negare che la prima reazione delle gerarchie ecclesiastiche e' stata fuori luogo e controproducente (ne parlava anche il corriere qualche giorno fa). Aggiungi poi il pasticcio dei due americani fermati mentre volantinavano in san pietro (cosa davvero inaudita per gli americani che, per quanto bigotti, non sono abituati a certe cose).

Qua la faccenda si e' gonfiata proprio per come e' stata inizialmente snobbata e scaricata con leggerezza a Roma. In quel senso dicevo che i processi sommari sono come chi non si vuole sentire annusare il sedere...

Vedremo cosa saltera' fuori ancora. Ma temo non sara' niente di buono...

Papero

D21 8 aprile 2010 alle ore 00:22  

Io ho il punto di vista di uno che vive in Italia, ovviamente.
Pensavo fosse chiaro il mio fastidio per un clima di contrapposizione sterile tra un anticlericalismo oltranzista ed un conservatorismo vaticano radicale, contrapposizione in cui trovo molti elementi di preoccupazione ed evidenti rischi di ulteriore degenerazione, aldilà della colpa.
Temo che la situazione peggiori su entrambi i fronti, trascendendo i singoli casi.

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