il segno

25/07/10

Quest'articolo di Mario Monti, politico di cui l'Italia avrebbe bisogno per serietà e cognizione di causa, analizza un nodo fondamentale. Usando parole diverse, mi viene da interrogare le persone chiedendo loro quale prospettiva temporale ha l'Italia, quante volte sentono le 'date' relative al futuro dell'Italia. A parte Expo 2015, l'unica visione per il futuro sono le prossime elezioni. Mai nessuno che si chieda come sarà l'Italia da qui ai prossimi 10-20 anni (che pure sono poco).
All'inizio degli anni '90 una classe politica intelligente fatta dei vari Amato, Ciampi, Prodi, Dini, ecc si disse: da qui a dieci anni l'Italia dev'essere in Europa con una moneta unica. E giù politiche conseguenti, difficili riforme di pensioni, tagli della spesa pubblica, apertura internazionale.
Una vampata di intelligenza subito soffocata dalla politica mafiosa delle clientele per accontentare il qui ed ora dei boss. Il Governo D'Alema è stato il passaggio in cui quel momento è crollato, fallito perché di fronte alla competizione allargata gli Italiani hanno avuto paura. Sono arrivati inadeguati per decenni di scelte miopi e han deciso di rigirarsi indietro, tornando alla tutela delle consorterie, dei clan, delle famiglie allargate, delle corporazioni.
Sì ecco, allora guardate indietro alla metà degli anni '90 e cosa dicevano allora i politici, quali prospettive temporali proponevano e confrontatele con quelle di oggi.

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