delle primarie milanesi: molta rabbia

27/10/10

Sono arrabbiato per le primarie milanesi. Quel solito PD "alla milanese", fritto e rifritto in un'olio più che consumato, sta cercando di trasformarle in un teatrino ridicolo, uccidendo la competizione elettorale per non correre il rischio di dover sostenere un candidato che non sia il suo. Questo comportamento anti-competitivo e scorretto è stato denunciato da più voci.
Sia chiaro, io credo che Boeri sia una brava persona, abbia le capacità per sconfiggere in campagna elettorale la Moratti e che possa essere un buon Sindaco. Ma il problema non è Boeri.

Boeri è stato candidato prima di avere l'ok della Segreteria, ma dal solo segretario che l'ha imposto come slegato dai partiti, salvo poi renderlo la bandiera del PD milanese. Però, non di tutto il PD milanese perché non avendo coinvolto la segreteria nella decisione, molti ora sono con Onida e Pisapia.

Ma senza farla lunga, la questione è se le primarie sono la legittimazione del candidato già scelto dalla segreteria PD o se sono un meccanismo per cui, messi alla prova più candidati, si sceglie il migliore? Le primarie a cosa servono? Bisogna solo ratificare ciò che altri hanno già deciso, come per esempio quando si scelse Ferrante, oppure sono un meccanismo per mettere alla prova i propri candidati e scegliere meritocraticamente sulla base del consenso degli elettori? Il PD milanese, seguendo la linea Penati-Bersani, le vede nella prima maniera; io credo nella seconda. Le uniche primarie che sono veramente servite sono state quelle dove vinse Vendola, le altre sono state ritualità simil-congressuali, come quando Veltroni divenne segretario essendolo già.

Ecco, io sto con Pisapia perché voglio un'innovazione vera a Sinistra. E' una persona seria, fa politica con concretezza, è un avvocato importante ma anche un politico di lungo corso. Radicale come credo ci sia oggi bisogno, ma mai intransigente. Ammetto, che questo mio voto sarà soprattutto contro quel PD milanese, o meglio gli ex-DS perché gli ex-popolari e gli ex-democratici non sono stati coinvolti. Quel PD milanese che ha in Penati il riferimento crede di governare il PD come roba loro, non come casa comune di gente che magari può non pensarla come loro. Per un vero cambiamento, credo che Pisapia sia la linea giusta perché a Milano è finito il tempo dei moderatismi.
Infine, vedo una scelta di tattica politica: Boeri forse prenderebbe voti nel centro-destra deluso dala Moratti, ma sono certo che li perderebbe nel centro-sinistra, mentre Pisapia sicuramente otterrebbe la Sinistra compatta mentre non pescherebbe molto dagli altri partiti. Però potrebbe scendere in campo Albertini, però potrebbe colpire l'astensionismo nel centro destra che difficilmente voterebbe a Sinistra (in Italia, gli indecisi sono sempre pochissimi... quel che cambia è l'astensione che colpisce più o meno i due schieramenti), però... però... però... probabilmente tutto dipenderà da cosa succederà a livello nazionale se, per esempio, dovesse finire la Legislatura.

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