Sì, no. No, sì.

17/10/10

Continuo la riflessione di prima con la predica che il mio prete oggi ha aggiunto al Vangelo di cui parlavo prima.
Negli anni '70, si diceva "Cristo sì, Chiesa no"; oggi si dice spesso "Chiesa sì, Cristo no". E guardate che è verissimo.
Un tempo si contestava la Chiesa, autorità che tradiva il Cristianesimo vero. Oggi si adora la Chiesa, Le si regalano ICI e altri finanziamenti, ma si dimentica il messaggio cristiano di accoglienza per il prossimo che, invece, dev'essere bastonato prima che sbarchi a Lampedusa.

In poche parole ecco sintetizzata una rivoluzione di prospettiva.

7 commenti:

laFra 18 ottobre 2010 alle ore 07:48  

alla fine è un problema di tempi e pianificazioni [guarda un pò :p]. questa è l'era del "tutto e subito", non si può perdere tempo in cose "futili" come pianificare [un piano di sviluppo concreto], costruire [infrastutture usufruibili anche dai disabili], coltivare [dipendenti/talenti che durino più di una stagione].
Non c'è tempo. Tutto e tutti devono correre, senza fermarsi a riflettere dove si stà correndo...

troppo pessimista?

D21 18 ottobre 2010 alle ore 14:36  

Credo tu abbia ragione, anche se qui mi limito ai rapporti con il Cristianesimo e forse il fuoco è un po' diverso.

Anonimo 18 ottobre 2010 alle ore 19:01  

Molto bello cio' che dici Duca.

Come proteggere, custodire, amplificare e allo stesso tempo non secolarizzare un messaggio cosi' rivoluzionario da essere potenzialmente croce e delizia della stessa Chiesa?

O forse che Il Messaggio, la rivoluzione dell'Amore, possa fare a meno delle strutture e quindi della Chiesa?

E se fosse cosi'?

Papero

D21 18 ottobre 2010 alle ore 19:19  

Non credo che si possa fare a meno della Chiesa, quantomeno è da 2000 anni che non riusciamo a farne senza.

Credo, piuttosto, che la Chiesa vada presa per quello che è, cioé un'istituzione degli uomini che cercano Dio: né la Verità in terra, né un ostacolo alla Fede.

Bisognerebbe avere un giudizio più critico, nel bene e nel male, consapevoli dei limiti di questo mondo.

Anonimo 18 ottobre 2010 alle ore 19:23  

Sono convinto anche io che gli uomini non possano fare a meno della Chiesa. Mi chiedevo se il Messaggio puo' fare a meno di essa. Se dopo 2000 anni e' diventato abbastanza forte da potersi portare avanti da se solo.

Se, in altri termini, Chiesa e Cristiani debbano per forza essere un tutt'uno e non, piuttosto, insiemi complementari.

Anonimo 18 ottobre 2010 alle ore 22:17  

- Papero

D21 19 ottobre 2010 alle ore 10:05  

Mah, io credo che il messaggio non possa far a meno del messaggero nel momento in cui è un messaggio di vita.

"Vi riconosceranno dalle vostre azioni" e quindi inevitabilmente conta avere una comunità che viva in un certo modo. E' anche vero che vedo molte persone vivere 'da cristiani' pur senza far parte della Chiesa, segno che probabilmente il messaggio evangelico è più forte dell'istituzione umana. D'altronde, è Lui quello che può di più, no?

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