ci vuole coraggio e incoscienza

14/11/10

Così mi scrivevano ieri e oggi, senza apparente collegamento, mi arrivano tre parole su cui mi val la pena fermarmi un secondo, perché - credo - c'è bisogno di valori, riferimenti, strade da scegliere. Anticipo che queste tre parole vengono dalla Messa di oggi dove il mio prete ha fatto un bel discorso, ma un po' impegnativo se penso che era la Messa dei bambini e ragazzi. Ma vabbé.

La prima parola è perseveranza, cioè non farsi scoraggiare anche di fronte alle tante difficoltà, guerre, terremoti, errori, distruzioni. Questa virtù è l'unica che porta a grandi cose.

La seconda è fedeltà, chiaramente collegata alla prima, ma un po' diversa. Non dalle difficoltà esterne, ma da noi stessi la fedeltà può esser messa a rischio, vanificando la forza della perseveranza.

Infine, Verità che è assai difficile ma che è la base e l'obiettivo che giustifica le prime due parole e che si trova solo nell'Amore, ricordandosi che l'unico errore è rinunciarvi.

Ecco, di queste piccole cose volevo parlarvi, ché non siano di contrasto con quel filo che par a me stesso di scorger tra queste righe.

***
EPISTOLA

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 2, 1-14

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio. Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene. Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta.

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