laboratori fermentanti

15/11/10

Laboratori politici, in Italia, ce ne sono. Sono luoghi dove si anticipano le tendenze socio-politiche nazionali. C'è la Puglia di Aldo Moro, la Firenze di La Pira, la Milano di Craxi, in parte la Bologna di Dossetti e Prodi. Assenti sono Torino, Napoli, la Sicilia e Roma dove tutto nasce già di rilievo nazionale e quindi, inevitabilmente, in ritardo.
Oggi, la Firenze di Renzi, la Puglia di Vendola e prima di lui Fitto, la Milano di Craxi indignatasi con Formentini e poi pienamente berlusconizzata con Albertini, ma soprattutto Formigoni&CL. Milano, politica da pubblicitari per coprire gli affaristi e quindi Albertini a immagine, mentre dietro CL si gestisce gli appalti indisturbati... ma quel che in Sicilia si chiama in altro modo, qui si chiama Sussidiarietà...
A Milano forse nasce qualcos'altro che politicamente forse sembra caos: Pisapia contro la Moratti che, subito sconfessata dalla Lega, dovrà ora fare i conti anche con Albertini e quel PD che vorrà sostenerlo. Chissà chi tirerà fuori l'UdC.
Fermenti.
Curioso notare che il partito che pensa di imporre le sue scelte di palazzo qui rimanga spesso spiazzato, come in Puglia, segno irreversibile di una spaccatura tra il palazzo-partito e la realtà. Attenzione, suonava simile negli anni '70, quando il PCI non sapeva più rappresentare il movimento della gente. Succede così a L'Aquila dove l'opposizione perde...

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