politica europea

15/11/10

Due punti di partenza: quest'articolo e la notizia che l'occupazione in Germania migliora, mentre si stanno per ridiscutere molti titoli di stato di paesi a rischio.
Tira brutta aria, bruttissima. Il prossimo mese le borse soffrirranno moltissimo. I soliti noti a rischio (Irlanda, Portogallo, Grecia, Spagna e Italia), molti governi in fibrillazione politica (Francia, Belgio, Italia, Portogallo), mentre a Est permangono gli stati preoccupanti di Ungheria, Lituania e Cekia.
Eppure, la Germania migliora l'occupazione che, per me, dovrebbe essere il vero obiettivo politico di questa fase.
Come? Io vorrei riuscire a alzare le tasse sulle rendite e ridurre quelle sull'occupazione in modo da costringere il capitale a muoversi, facilitando le assunzioni così la domanda tornerebbe a salire mentre le tensioni sociali diminuirebbero. Facile a farsi, ma soprattutto mancherebbe una politica di ristrutturazione della finanza che continua a mettere in circolo quel sistema che ha generato la crisi che stiamo ancora vivendo. Tatticamente, converebbe riorientare l'Europa verso India e Brasile, magari la Russia, in modo da competere con l'asse USA-Cina.

Va bene, queste sono veloci note disordinate, ma c'è un senso...

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