e poi, sulla crisi

07/12/10

Inutile dire che è complicata. La crisi s'è giocata perché le banche hanno inventato meccanismi finanziari esagerati, scommesse troppo rischiose e fondi basati sul niente: un sistema chiaramente non sostenibile, l'hanno già spiegato in molti meglio di me. Non si può vivere indebitandosi all'infinito, speculare su questo indebitamento funziona solo sul breve periodo.

All'inizio, nel 2007-08 qualche banca fu fatta fallire, i banchieri presero paura e i governi li salvarono.

Ora, 2010-11, i soldi pubblici sono finiti. Le banche, salvate dai soldi pubblici, hanno iniziato a speculare su quando sarebbero finiti i soldi pubblici.

E allora, si faccia fallire qualche altra banca e, come propone la Germania, si accettino operazioni finanziarie solo ed esclusivamente da operatori soggetti alle leggi europee, o almeno dei paesi trasparenti. In maniera più esplicita: non bisogna più ammettere trasferimenti di capitali dai paradisi fiscali. Vuoi investire in Europa? Benissimo, dimmi da dove vieni? Dagli USA? Dalle Cayman? Se fallisci, chi paga? Tu dammi questa garanzia e puoi venire qui a prestar denaro, altrimenti niente.

La mia idea sull'economia è che gli economisti sono bravi a spiegare fenomeni macro, ma si dimenticano che dietro ci sono persone che decidono e si comportano in certi modi. Nomi e cognomi.

Come il povero Assange che ha subito una caccia all'uomo che manco Bin Laden...

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