razionalità urbane: temi aperti per la campagna elettorale

26/03/11

Sono venuto a Bruxelles e mi occupo di ricerca ambientale. Due cose, dunque, cambiare città e occuparsi di ambiente. Stavo cercando alcuni dati quando mi sono imbattuto in questa ricerca che si somma ad alcune altre relative a Milano.
Sommandole e riassumendole, emergono 3 elementi
1. Milano è una delle città più care d'Europa, il costo della vita è altissimo e, in alcuni anni, pur superiore a Londra.
2. Milano è la città più inquinata d'Europa come acqua e aria: ogni anno 1000 persone muoiono per gli effetti dell'inquinamento atmosferico (dati OMS).
3. Milano è una delle città con gli stipendi più bassi d'Europa, soprattutto se confrontato col costo della vita.

Il primo e il terzo dato sono in realtà fuorvianti perché basati su statistiche ufficiali quando, lo sappiamo, in Italia abbiamo un'evasione e un sommerso colossali che quindi non rientrano nelle statistiche. Si stima che il PIL reale dell'Italia sia il 30% in più di quello ufficiale perché bisognerebbe considerare anche evasione fiscale, attività in nero e criminali che, ovviamente, non essendo registrate non rientrano nelle statistiche.
Ma anche ammettendo che il primo e il terzo siano in realtà fuorvianti, restano due interrogativi

- se è vero che in realtà le statistiche sottostimano l'economia reale perché non includono il sommerso, perché le persone oneste, cioé quelle che rientrano nelle statistiche perché pagano le tasse su quello che guadagnano, dovrebbero accettare di vivere in una città col più basso potere d'acquisto d'Europa?

- non si risponde al punto due: cioé una città pesantemente e gravemente inquinata che preferisce il profitto (illecito e di pochi, ovviamente) alla salute (lecita e dei molti)?

Si tratta di scelte di razionalità collettiva che andrebbero quantomeno discusse perché nel mondo contemporaneo il capitale umano è sempre più mobile e, sebbene questo non lasci traccia, può andarsene facendo perdere al cuore economico dell'Italia uno dei suoi "asset" fondamentali. Peggio, si rischia che in queste condizioni rimanga solo la popolazione che trae vantaggio da questa e altre condizioni locali, innescando un circolo vizioso e perverso come, d'altronde, è successo nel Mezzogiorno: laddove la Mafia impera, chi può se ne va e non restano che i Mafiosi ad autoperpetuarsi nel loro regime.

1 commenti:

Anonimo 26 marzo 2011 alle ore 18:50  

scrivilo a Pisapia...linka il tuo blog o accennagli questi dati sul suo wall (o a chi scrive per lui su facebook).
Possono essere utili alla discussione.
Se non lo fai tu, lo farò io!!!! :P
m.

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