mondi

12/04/11

Interessante articolo. Penso a me stesso e alla mia rinnovata passione adulta per i mondi da scoprire, ideare ed esplorare: mondi divertenti, interessanti, talvolta paurosi come gli incubi che non vorresti fare. Credo che la curiosità per vivere i mondi immaginifici sia troppo spesso ricacciata tra le cose da persone anormali, un po' pazze, forse autistiche. Ecco, in questo autismo ci perdiamo i mondi immaginari da esplorare e in cui lanciarsi per scoprire ciò che ancora ci resta da scoprire. Al contrario, restiamo ancorati su quello che si deve e non si deve fare per far carriera, per essere accettati socialmente negli ambienti alti così come nel branco di periferia. Ecco, invece le storie sono da scoprire, esplorare, raccontare e recitare sapendo che Goffredo di Buglione non sapeva a cosa andava incontro o che mai mi sarei pensato potesse esserci un caso assurdo come quello di Rockall (1 e 2 per saperne di più) che poi altro non è che l'avidità mascherata da diritto (Rockall) o da crociata (Goffredo). Ecco, questi... questi sono i mondi da esplorare, scoprire e ripenso al fascino dei primi esploratori che mapparono l'isola di Buss con dovizia di rilevazioni cartografiche e alla banalità di Google Earth che, invece, diventa un altro fantastico modo di esplorare mondi che altrimenti mai vedrei. Ma le storie, quelle sì, mi appassionano e mi piace conoscerle, al di là dei giudizi sociali di certi ambienti. Tenetevi le ghiande, lasciatemi alle storie di amore, di morte e di altre sciocchezze (cit.).

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