a rischio di gravissimi errori istituzionali

13/06/11

Nel meccanismo di funzionamento delle istituzioni, la Chiesa rischia di fare un errore gravissimo: nominare un cardinale di CL a Milano significherebbe annullare l'ultima autorevole voce progressista nel panorama cattolico italiano che è tradizionalmente quella del Cardinale di Milano e condannare, probabilmente in via definitiva, la Chiesa italiana a posizioni conservatrici e tendenzialmente chiuse e reazionarie.

Al contrario, un'istituzione funziona quando riesce a mantenere al suo interno anche voci diverse da quelle della maggioranza, e questo vale non solo per la Chiesa. Se chi guida un'istituzione non si preoccupa che anche chi dissente dalla sua posizione sia rappresentato, quell'istituzione si svilisce al rango di organizzazione. Al contrario, un'istituzione è tale quando vi si riconosce anche chi magari non si sente rappresentato al 100% da chi la guida e riconosce in lui un capo legittimo. Se Scola diventasse Cardinale di Milano, i progressisti aperti e modernisti non sarebbero più rappresentati nel panorama ecclesiastico italiano, mentre festeggerebbero i CLini ormai liberi di spadroneggiare anche nella loro città.

Si faccia attenzione a livello pastorale perché da quando c'è Ratzinger e la Curia Vaticana s'è riempita di gente di Opus Dei e CL, dalla Chiesa si rinforza chi già c'è, ma si perde tutta la fascia moderna, progressita, così come quella di chi ha stima della Chiesa senza esser credente. Si perde la spinta rinnovatrice della Chiesa, per rafforzare quella conservatrice, si perde la possibilità di allargare la missione della Chiesa pur di rafforzare solo chi già ne fa parte.

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