oggi

31/07/11

Un testo molto bello proposto dalla domenica di oggi ricorda come il Vangelo e la salvezza sono per tutti, sono solo di un popolo eletto. Chiunque usi il Cristianesimo per porre un confine tra "popolo eletto che verrà salvato" e altri che finiranno all'inferno sappia che sta tradendo il Cristianesimo stesso.
La religione cristiana non può essere usata come motivo di separazione, barriera, cesura, al contrario è salvezza per l'Umanità intera.
Spero sia un messaggio semplice, facile, non fraintendibile.

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Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 3, 29-31

Fratelli, forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è il Dio che giustificherà i circoncisi in virtù della fede e gli incirconcisi per mezzo della fede. Togliamo dunque ogni valore alla Legge mediante la fede? Nient’affatto, anzi confermiamo la Legge.

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appena rientrato, una serata subito all'altezza di Milano

Rientro ieri da Bruxelles, trasloco talmente impegnativo da non lasciare spazio a malinconie che pure si erano accumulate nelle ultime settimane.

Per il rientro, avevo raccolto un 4 amici per una birra di fine estate, giusto perché non ci vedevamo da tanto e per non sentirmi troppo abbandonato dopo il rientro in Italia.

Nella migliore tradizione milanese, una ha dato buca mezz'ora prima dell'appuntamento per la stanchezza, una ho dovuto chiamarla perché si era dimenticata di dirmi che mi avrebbe dato buca, un altro manco ha risposto e la quarta, almeno, è arrivata per quanto con un'ora di ritardo perché, non è colpa sua, traffico, parcheggio e distanze sono problemi obiettivi.

Ecco, io credo che Milano tolga la voglia di uscire, di incontrarsi, di conoscere e conoscersi, tolga stimoli alla socializzazione e all'amicizia. E lo dico perché ho chiaro e fresco il confronto con Bruxelles...

Beh, grazie a chi ieri sera ha sconfitto Milano e siam riusciti a vederci facendomi apparire meno duro il rientro in Italia. Oggi vado al Lago...

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In questa notte

30/07/11

In questa ultima notte bruxelloise, ringrazio Dio per le storie che mi ha dato di incontrare: dalla cosmopolita transilvania all'aristocratica Inghilterra, dalla sognatrice vallona alla amazzone olandese passando per Francia, Irlanda e Spagna fin sù oltre l'Ungheria e la Polonia fino ad arrivare in Lituana.

Ecco, questo è un grande dono di Dio e così lo voglio considerare. Penso, spesso, cheil paradisosarà quel luogo dove la ricchezza dei crocevia di vite che ho 'assaggiato' qui a Bruxelles troverà il suo complimento e il Paradiso sarà quel luogo dove le nostre storie si re-incontreranno e in quel crocevia eterno riassaporerò la grandezza di quanto ho assaporato qui in terra.

Sia grazie a ogni storia che ho sentito, raccontato, apprezzato, vissuto. Si cantino tutte le canzoni ché la malinconia sia bandita e che i Santi ci proteggano. Sia, Dio, motivo ancora di unione, condivisione, pace e concordia, non come troppi lo considerano motivo per distinguere religioni e confessioni.

Ecco, sì, uniti nelle differenze, ricchi nella varietà. Bellissimo, entusiasmante, da coltivare... sì, un giardino da coltivare e poco importa se le piante vengono da terre diverse, l'importante è che il giardino fiorisca nel suo insieme e tutte le piante siano sane e rigogliose.

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e tu da che parte stai?

28/07/11

In Belgio, il governo ha imposto una legge per cui è vietato che le banche impongano un prezzo di commissione quando prelevi i tuoi soldi allo sportello: sono soldi tuoi, anche se presso un'altra banca (belga), hai diritto di ritirarli senza pagare presso qualunque sportello (belga).

In Italia, le banche sono autorizzate a richiedere un extra (spesso un euro) se prelievi dallo sportello di un'altra banca perché, si dice, c'è un costo di transazione e il servizio e il consumo dello sportello e il rischio e bla bla bla. Quindi, per accedere ai soldi tuoi c'è un costo.

Ora, la domanda è: voi da che parte state? Dalla parte delle banche o degli utenti? O, meglio, da che parte volete che stia il vostro Governo?

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In Norvegia, avrei potuto

23/07/11

Avrei potuto esserci io. Sì, veramente, mi capitò di partecipare a qualche convegno dei giovani di sinistra. Per quanto la mia esperienza sia stata MOLTO limitata visto che li trovavo noiosi e non ero a mio agio, qualche volta mi ci sono ritrovato e, con me, alcuni degli amici che leggono questo blog. Avremmo, cioé, potuto esserci noi lì, su quell'isola ed i nostri nomi comparire nella lista dei 90 ragazzi morti.

E in un attimo, tutto non c'è più: la vita i sogni e la convinzione di essere lì per contribuire a costruire un mondo migliore... tutto scomparso in poche ore di orribile tragedia.
Non ho parole per spiegarmi, è qualcosa di più della convinzione che la vita duri un soffio e un filo possa spezzarla, anche quando pensi di vivere una vita tranquilla impegnandoti anzi per rendere il mondo un po' migliore.

Quando hai vent'anni, quei sogni sono pieni e il mondo può ancora cambiare: sei onnipotente, impari, incontri, discuti e poi, d'un soffio, tutto viene meno, scompare, la laurea che non arriverà mai e l'amore, quello vero che vale la vita, non ancora conosciuto, forse.

Ecco, io forse avrei potuto essere lì e non ho idea di cosa avrei fatto, di come avrei reagito, di dove sarei scappato.

Sfrego il pollice contro l'indice, incapace di andare avanti e pensare a qualcosa di più di questo.

Sia la Pace alle anime loro.

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ripensandoci, 10 anni dopo.

22/07/11

Premessa
Guardo a Genova, a quel che accadde ed alle conseguenze. La mia tesi (non solo mia ma, per esempio, di Agnoletto) è che si sia deliberatamente voluto che accadesse qualcosa di tragico affinché l'opinione pubblica condannasse il crescente movimento new-global.


Il contesto
Sin da Seattle, si stava creando un movimento trans-nazionale che esplicitamente condannava un certo tipo di globalizzazione. Una solidarietà internazionale per i più poveri che stava diventando proposta politica per una globalizzazione anche dei diritti, non solo dei profitti. Potenzialmente, un nuovo movimento come fu l'internazionale socialista, pur con le dovute differenze.

Sin da Seattle, si vide che quel movimento coinvolgeva non solo le frange estremiste e ribelli, ma anche larga parte dell'opinione pubblica più moderata e generalmente progressista solidarizzava con quelle posizioni. Per esempio, in Italia moltissimi movimenti cattolici condividevano battaglie come quella per l'acqua in Africa.

La cosa sorprendente era che si stava creando un movimento transnazionale, aiutato anche da internet e quindi indipendente dai grandi mass-media che sono monotematicamente orientati sui paesi (guai avere un'opinione pubblica trans-nazionale!).

Bene, questa cosa andava fermata perché molto rischiosa per classi politiche che vogliono mantenere i loro monopoli nazionalistici e per le multinazionali del profitto che finivano sotto inchiesta, come McDonalds per esempio.

Genova
Era già successo in Svezia e a Napoli che ci fossero manifestazioni e scontri in prossimità di un dissenso espresso verso summit internazionali, con conseguente copertura mediatica dei temi dei summit.
Sapendolo, il Prefetto di Genova instaura un tavolo con i manifestanti affinché le manifestazioni si svolgano pacificatamente. Anticipare i problemi coinvolgendo i manifestanti nella sicurezza è una buona pratica da manuale, soprattutto considerando che pochi mesi prima a Napoli erano già successi vari problemi.
Bravo il Prefetto di Genova e bravi i manifestanti a sedere attorno a un tavolo per dialogare.

Poi, succede un fatto che se non è cattiva intenzione, è un errore grossolano: a voi l'interpretazione, io propendo perché ci sia mala intenzione. Il Ministro dell'Interno Scajola decide di avocare a sé l'organizzazione mandando all'aria il tavolo di dialogo Prefetto-Movimenti e usando il pugno duro. Il Prefetto deve obbedire per gerarchia e, ovviamente, i Movimenti si incazzano perché mesi di negoziati sono stati buttati via e se prima si cercava di dargli la possibilità di manifestare pacificatamente ora si ritrovavano senza tavolo di confronto e con dall'altra parte una chiara volontà di aumentare la tensione.

Da questo è facile capire che se tra i movimenti ci sono teste calde, questi lo saranno ancora di più. Ecco che allora il Ministro ha creato tensione e, in qualche modo, qualcosa di grave succederà. Cosa non è dato prevederlo in anticipo ma, per esempio, si rifuta il coordinamento con la polizia di altri paesi, come la Germania. Malizia non dimostrabile suggerisce che poi nello stesso governo ci siano esponenti di movimenti di estrema destra pronti a infiltrarsi, tanto alla manifestazione mica chiedono il biglietto. Malizia dimostrata, invece, dice che la polizia ha fomentato gli scontri creando prove fasulle di colpevolezza dei movimentisti: gioco facile, visto che nei movimenti ci sono tantissime teste calde che non aspettavano altro che di un po' di violenza.

Messa in scena questa situazione, la morte di Carlo Giuliani è un risultato non prevedibile, ma facilmente attendibile. Oltretutto, si tratta di un capolavoro mediatico: chi, nell'opinione pubblica, osa difendere uno che si lancia con un estintore contro una camionetta della polizia? Da che parte state? Può forse un movimento cattolico che rivendica l'acqua anche per il terzo mondo stare dalla parte di uno con un estintore in mano? Ecco allora che il capolavoro mediatico avviene: sacrificare un ragazzo così non è un grande dispiacere per i piani alti...

Le conseguenze
Da allora, il movimento new-global è stato spezzato: gli estremisti e le teste calde continuano a sfilare, qualche incidente, poca roba. Ormai, sono separati e l'opinione pubblica non solidarizza più con chi invoca l'acqua potabile anche per gli africani perché ormai sono irrimediabilmente identificati con "quelli con l'estintore". Il pericolo di avere un movimento trans-nazionale consapevole di cosa sta succedendo con la globalizzazione e pronto a manifestare coinvolgendo anche una maggioranza moderata e progressista è stato finalmente scampato.

Oggi, forse, si assiste a qualcosa di simile 10 anni dopo. Gli indignati spagnoli hanno qualcosa di simile a quel che avviene sulle due sponde del Mediterraneo, nel senso che sembra un movimento trans-nazionale. La base di questo movimento è una sola: la crisi sta generando livelli altissimi di disoccupazione, soprattutto giovanile e soprattutto in certe regioni. Poi, ovviamente, ognuno li declina nel suo contento nazionale dove, generalmente, la Sinistra tradizionale è incapace di far da sponda a questi movimenti perché c'è un conflitto generazionale a cui ho accennato ieri.

Chiudo con una nota metodologica: si guardino i tempi lunghi e si ricordi che è possibile far accadere le cose. Non è vero che le cose accadono, le cose si possono anche far accadere. Non è complottismo, è consapevolezza che le cose si possono far accadere. Come, dove e quando magari non è chiarissimo, talvolta non si riesce a pianificare tutto prima, talvolta basta un pretesto accidentale, ma è possibile creare questo genere di pretesti...

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non è la fatica, è lo spreco che mi fa imbestialire

21/07/11

Canto spesso questa canzone ripensando alla mia generazione: sarebbe bello ridere di noi! Una generazione sprecata da una crisi che ci condanna al precariato e la rabbia non riesce a prendere forma ché i responsabili sono lontani, invisibili, inidentificabili dietro anonimissimi indici, spread, btp, bund e altre robe che nessuno capisce mai cosa siano ma, soprattutto, chi ci sia dietro.

Uno spreco dettato dalla miopia di chi ci ha preceduto e che, purtroppo, non verrà ripagato. Inevitabile pensare alla generazione precedente a cui successe lo stesso: mi riferisco alla generazione dei giovani che subirono le due Guerre Mondiali al cui confronto i nostri problemi sono inezie e per questo, mi dicono, non dovremmo lamentarci.

Eppure, la rabbia rimane, soprattutto per l'impotenza di poter intervenire a far qualcosa visto che l'imminenza richiede di far qualcosa almeno per se stessi, almeno.
Ma chi l'avrebbe detto...

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still improvising

20/07/11

Last night, my first theatre class performed for the first (and last) improshow. I was the theacher and the director of the show... Emotion, for me... my first time in English... Well done, my boyz did a great job... I'm very happy...

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brevissimo appunto sulla crisi

14/07/11

Chiaro cosa stia accadendo, eppure attendo con una certa ansia una reazione... che non arriverà, temo, perché le istituzioni non sono disegnate per reagire e, apparentemente, non vedo coraggio in giro per andare oltre allo status quo. Forse, solo Tremonti e Monti han capito cosa si dovrebbe fare e, almeno, provano a dirlo, nel rispetto dei ruoli da comprimari che hanno.
Un coraggio che solo i leader hanno, un coraggio di vedere e progettare il futuro... già, progettare...

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Per Dio, più che per la Chiesa

13/07/11

Interessante articolo sul raduno inter-religioso di Assisi: la preoccupazione di Ratzinger è non intaccare la supremazia del Vescovo di Roma, mai mischiarsi con gli altri e farlo solo se ci si guadagna. Al contrario, il Vangelo insegna che eiste solo la Pace che deriva dall'Amore di Dio e dalla fratellanza dei popoli. Lo spiegò benissimo san Paolo: il messaggio cristiano non è solo per gli Ebrei, ma per tutti. L'amore e la speranza non possono che essere per tutti, altrimenti in fondo instillano odio e deviazioni.
I grandi santi come Madre Teresa curavano tutti, almeno ci provavano; von Balthasar ricorda che non c'è vera salvezza se non è per tutti e la Pace non la si raggiungerà mai se non ci si lavora tutti, trasversalmente agli schieramenti. San Francesco incontrò anche chi la pensava diversamente da lui.


---le buone notizie---
Al contrario, la Chiesa che ci piace è quella tedesca: collaborare con la magistratura per perseguire i preti colpevoli di pedofilia, indagine interna con psicologi seri per capire perché certe persone si siano comportate in un certo modo e tutto questo per riacquisire la credibilità necessaria per annunciare il Vangelo. Difficile, doloroso, necessario.
Ci piace anche il Patriarca di Lisbona che ricorda come il ruolo così minoritario delle donne nella Chiesa dipende da ragioni di tradizione organizzativa, non teologiche. Dunque, nulla osta a una parità uomini-donne nella Chiesa.

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decisioni

11/07/11

Condividendo un mercatino bio di Bruxelles, si parte verso la sfida di cercare di avere comportamenti più sostenibili, soprattutto in merito ai consumi. Meno sacchetti, lo facevo, proviamo a cambiare alcuni consumi. Insomma, già lo facevo ma è necessario impegnarsi di più.
E invitarci l'un l'altra a farlo sempre un po' di più. L'emergenza chiama.

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now, I've

Now I've this blog, plus facebook, twitter, googlebuzz and google+... and so? What do I need? I'm becoming a bit doubtful about so many similar tools. I mean: I like these things, but now it seems to much.

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emozioni

08/07/11

Dopo il primo saggio in terra belga (imprò, in francese, cantata ed ho pure azzeccato qualche rima...), oggi primo improshow da 10' in inglese. In attesa dello show completo.

:-)

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scolamento

01/07/11

La nomina di Scola è ovviamente una pessima notizia per chi la pensa come me. Vito Mancuso riassume ottimamente il problema, e ora la domanda è che cittadinanza possano avere certe idee di Chiesa.
Sono troppo sgamato per non capire il messaggio: basta all'idea di Chiesa dei vari Martini e Tettamanzi, azzerati tutti quei vescovi che la pensano diversamente dall'ortodossia ratzingeriana di CL&Opus Dei.
Recepisco, dunque, che quegli insegnamenti che ho ricevuto sono sbagliati, non devono più abitare nella Chiesa di oggi e la direzione è una sola... l'altra, non la mia.
E poco mi importa che Scola sia una persona di grande spessore perché lo è anche Ratzinger e sappiamo però chi manda avanti e chi, chi sceglie per rappresentare la Chiesa e chi no. E allora gli intellettualismi poco contano.
Ironizzavo, immaginando che finalmente il Cardinale di Milano benedirà i vari Salvini&co e ribattezzerà le "ronde" in "crociate padane", d'altronde... si è mai sentito un ciellino difendere gli immigrati?
Ma il problema è che la Chiesa-istituzione abdica definitivamente al ruolo di istituzione dove tutti dovrebbero/potrebbero riconoscersi: certe idee, e intendo quelle ambrosiane, non sono più benvenute.
Chiudo dicendo che finirò per vedere gli ulteriori sviluppi della vicenda, succede che le Diocesi cambino i loro Vescovi, fu così per Martini, anche se purtroppo ho molto poca fiducia.

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