tabù contemporanei

12/09/11

Dopo la caduta del Comunismo, l'insulto intellettuale più grave che si può dire è "ideologico", "sei idologizzato" et al.

Premesso che il Comunismo appar morto e sepolto, anche se liquidato in maniera troppo sbrigativa e superficiale (avete mai pensato a quanti sono in realtà i comunismi?), le ideologie sono invece rimaste e presenti e vive e vegete e perfettamente svolgenti il loro ruolo.

Finito il Comunismo, le ideologie restano, ce ne sono anche altre e, forse, non fa neanche male. Innanzitutto, riconoscerle e, forse, capire che non sono il male assoluto. Riconoscerle per agire di conseguenza.

Odio, per esempio, un certo movimento che si vanta di essere anti-ideologico per dirsi superiore al Comunismo sconfitto dalla storia. Peccato siano loro stessi ideologici, per quanto su radici diverse.

Insomma, le ideologie ci sono, non vergogniamocene. Anzi, forse fa pure bene razionalizzare la cornice con cui noi approcciamo ed interpretiamo il mondo, invece di credere che il nostro sguardo sia quello assoluto e la nostra capacità di ragionare slegata dagli schemi intellettuali esistenti (le ideologie, appunto).

Riflettere sulle cornici entro cui i nostri pensieri si formano non è affatto un esercizietto accademico, anzi...

2 commenti:

Anonimo 16 settembre 2011 alle ore 16:54  

Bello questo post! Mi ha fatto riflettere, come se oggi passasse il messaggio che sono le idee a rovinare le persone e non viceversa.

Papero

D21 16 settembre 2011 alle ore 17:25  

:-)

avere uno schema chiaro con cui affrontare il mondo è, oggi, un tab§. Un relativismo che colpisce anche molte delle persone che invocano la morte del relativismo stesso... curioso, vero?

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