il mercato gia' sa...

05/10/11

Questo articolo dimostra come, semplicemente, il mercato gia' sa cosa succedera'. E non si tratta di profezie auto-avverantisi. Poi, politici, giornalisti, accademici e stati arriveranno a fare (o cercare di fare) la loro parte.

Banche gia' fallite con nomi e cognomi di istituti troppo grandi perche' falliscano e il solo fatto che si sia arrivati a questo punto dimostra che lo stato ha fallito: seguendo Adam Smith, se c'e' un attore talmente grande la cui fallita farebbe collassare l'intero sistema significa che il regolatore non ha supervisionato e che il rischio imprenditoriale viene inevitabilmente distorto. Possiamo tollerare questo? Possiamo tollerare un imprenditore che non abbia piu' il rischio imprenditoriale e, se fallisce, tanto crolla tutto e paga il pubblico? Che mercato e'?

Dicono che in Islanda abbiano scelto un principio molto semplice: lo stato non paga, ma persegue i reponsabili delle banche facendo pagare a loro. Par semplice... lasciamo fallire le banche e, se falliscono, i loro proprietari e dipendenti dovranno ripagare il debito pubblico, compresi i danni che hanno creato. Semplice no? Ok, non e' facilissimo da fare, ma meglio di niente...

Intanto, una notizia passata sotto silenzio: non dico che l'Europa possa imporre qualcosa di simile alle banche americane, ma almeno una reazione... una dichiarazione... mandiamogli almeno un Di Pietro... o un Gennaro Migliore, chiunque! Niente, silenzio e giu' la testa... Ma queste sono le decisioni che buttano giu' un sistema, i provvedimenti che poi influenzano il mercato facendolo collassare, ma ovviamente nessuno ne parla presi come sono a guardare tutti gli indici del mondo!



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