Son sempre i migliori quelli che se ne vanno per primi

31/12/11

Non si festeggia mai la morte, però val la pena ricordare il CV del sig. Verzé perché è esemplare. Partiamo da alcune note biografiche come i 5-6 anni di condanna per abuso edilizio, svolge la funzione di ospedale e di università abusivamente, salvo poi farsi condonare, il fatto che parecchi suoi medici sono finiti in seri guai con la giustizia, che ha lasciato debiti per circa 5-6 miliardi di euro che ha rubato alle casse dello Stato attraverso il suo amico Formigoni (entrambi "amici" di don Giussani) e che ha portato il suo vice Mario Cal al suicidio. Insomma, un CV di primo rango!

Vorrei che Luigi Verzé diventasse un esempio cristiano: quando Cristo dice di scegliere tra Lui e mammona, Luigi abbandona la carriera da prete per diventare un manager in bancarotta fraudolenta, colluso con la 'Ndrangheta e con Berlusconi. Insomma, chiara la scelta, chiaro l'esempio. Negativo, ma pur sempre un esempio.

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all'Italia, al 2012. All'Europa

30/12/11

Alcuni pensieri sparsi con alcune preoccupazioni per l'Itali nel 2012. La prima e più grande è che la gente pare abbia già dimenticato che uno dei primi responsabili di questa situazione è Berlusconi il quale, per quanto non sia più primo ministro, è pur sempre il leader del primo partito di governo. Eppure, sta giocando con Alfano che fa il responsabile sostenitore di Monti e Silvio che gioca a fare il leader ingiustamente cacciato e pronto a rientrare in scena. Un dato su tutti: nonostante tutto quel che è successo, se si votasse oggi il PdL sarebbe comunque oltre il 25%. Quindi, attenzione al rientro sulla scena di Berlusconi, un pericolo che non è passato anche perché il suo potere mediatico è intatto.
Secondo, spero nasca un'opposizione politica. Bersani sostiene Monti, ma non si capisce il vantaggio in termini di contenuti. Il Governo Monti è un "normale" governo di centro-destra, dov'è l'opposizione? dov'è la Sinistra? Siamo sicuri che quelle di Monti siano le uniche politiche possibili? Capisco l'urgenza e la necessità di unità parlamentare attuale, ma non sarebbe opportuno iniziare a elaborare una strategia alternativa? Cosa propone la Sinistra che sia diverso da questa Destra che si barcamena sui mercati finanziari cercando di evitare di affogare col vincolo di non danneggiare mai le amatissime banche?
Bene, questo apre al terzo punto: nessuna soluzione italiana salverà mai dalla crisi: la Sinistra europea cosa propone? Possibile iniziare a ragionare per un'alternativa coordinata a livello europeo? Gabriel, Milliband e Hollande sono in grado di proporre un progetto coordinato? Cohn-Bendit e Harms? Una Sinistra convincente, ambientalista  e di governo, è possibile? Insomma, una piattaforma programmatica a Bruxelles, non nelle varie capitali. Dai, con questo sforzo son sicuro che si potrebbe guardare al 2012 come l'anno della riscossa.

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arte politica, tra maestria e furbizia

Ieri ho rivito un vecchio amico che mi ha dato un'interessante lezioncina di "saperci fare" con tre mosse che mi hanno fatto indispettire. Ma riconosco la maestria e quindi lì per lì non sono riuscito ad arrabbiarmi, ma col senno di poi meritano di esser raccontate.

Inizio dal contesto: una pizzata tra amici.
Anzi, ho appena cancellato quanto avevo scritto e mi focalizzo solo sui tre semplici fatti, così risparmio la discussione teorica.

Primo: se dici che io frequento solo ingegneri sfigati e che invece tu sei quello figo che frequenta gente figa e pertanto sei autorizzato ad andartene quando arrivano gli amici miei, io mi offendo perché mi stai dando dello sfigato. Sì, chi offende gli amici miei offende me. Però, la sua mossa geniale è che lo afferma solo dopo essersi assicurato l'appoggio "bilaterale" di altri presenti, i quali quindi si schiereranno dalla sua parte. Già, prima di fare uscite 'pubbliche' bisogna sempre assicurarsi l'appoggio bilaterale dei singoli ed un buon modo è il rimarcare sempre il "noi&loro" sottolineando a più riprese come ci sia una relazione esclusiva, come ci sia qualcosa per loro da cui noi dobbiamo essere esclusi: luoghi riservati, linguaggi in codice che devono essere mostrati chiarendo come siano incomprensibili agli esterni rinforzando il senso di alleanza interna.

Secondo, più furbetto. Arriva il conto da pagare. Io e lui abbiamo mangiato di più, ma io pago anche per una persona andata via prima che ha mangiato di meno. Quindi, si divide, io pago due quote 'normali' che in media ci sta e dividiamo in parti uguali. Ehi, ma anche lui ha mangiato di più? Già, ma la cosa importante è che quando si discute di come dividere le quote, l'interessato monopolizzi la discussione sul mio di conto che ha una quota abbondante ed una meno, così la gente si dimentica del suo di conto e così salva un po' di soldi. Una tecnica molto berlusconiana: puntare sulle divisioni della Sinistra per far dimenticare quelle di FI-PdL, puntare l'attenzione sul conto da pagare degli altri, che deve apparire come complicato ma tu con magnanimità gli concedi di semplificarlo in modo che si dimentichino di quanto devi pagare tu. Sia chiaro: io ho pagato il giusto e non mi lamento di quanto io ho pagato, ma che questa discussione abbia permesso a chi l'ha portata avanti di pagare di meno un po' mi indispettisce.

Terzo, più incomprensibile. Mi invita a prendere un amaro dicendo che mi offre perché non ci vediamo da tanto tempo. Io rilancio dicendo che offro il giro seguente e poi, arrivati alla cassa, lui dà al cameriere solo la sua quota e basta ed aspetta lasciandomi da solo davanti al cameriere. Io mi pago la mia, ma mi chiedo perché allora aveva detto che mi offriva. Misteri... Intanto, un altro modo per non dover tirar fuori i soldi. Sei lì e non stai a discutere, però ti chiedi perché mi convinci a offrirmi da bere e poi non lo fai. Mah...

Ecco, questi sono aneddoti di piccola diplomazia diciamo settimanale (quotidiana è troppo, mica vado tutti i giorni in pizzeria!). Mi rammarico di non aver saputo realizzare all'istante cosa stava succedendo, e soprattutto mi rammarico per non aver trovato una soluzione creativa per uscire da queste situazioni che mi hanno infastidito: se dai dello sfigato ai miei amici, stai insultando anche me, ma avendo l'appoggio degli altri presenti non sono riuscito a reagire. Incredibile, trovo questa persona di cui parlo di una maestria lodevole, un caso da studiare e da imparare, per quanto usi questa sua abilità in maniera un po' troppo furbetta per i miei gusti. Tant'è...

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non sorprendente

29/12/11

Non sono affatto sorpreso da questa inchiesta, l'ennesima, sul mondo del calcio. Non sono sorpreso perché quando girano così tanti soldi non si può neanche lontanamente pensare che queste cose siano da escludere. La corruzione c'è, c'è il calcio scommesse e le schifezze, le combine, i risultati pilotati cercando di non farlo vedere e quant'altro. Se si guarda al calcio come a un'industria dello showbusiness e non come ad uno sport, il ragionamento è veloce. Nel Grande Fratello, cerchi di mandare nella casa una composizione che piaccia al tuo pubblico e cerchi di mandare input affinché lo show sia sempre all'altezza. Possiamo pensare che il calcio sia diverso? Forse, ma provate ad assumere quest'ipotesi e vedrete che ci sta senza problemi. Tutto combinato? No, altrimenti il pubblico lo perdi. Ma guardate chi ha vinto la Serie A negli ultimi 20 anni e ditemi quante (e quali) squadre vedete nel palmares. Poi sappiate che l'ultima volta che gli arbitri erano estratti integralmente a sorte era il 1984-85 e guardate chi ha vinto e ne dico una tanto per dirne una...

Insomma, io tifo Parma perché forse è ai margini di questo sistema, ma soprattutto tifo in maniera superficiale e distaccata perché credo sia tutto un po' una truffa. Tuttavia, non posso non preoccuparmi per chi prende tutto questo così sul serio...

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Chapeau!

Sono felicemente e positivamente sorpreso da questa mossa di Monti e da chi con lui l'avrà concepita. Mi pare una mossa molto astuta questa di giocare cambiando il portafoglio da BTp decennali a triennali aumentando quelli a breve periodo, meno costosi e più richiesti dal mercato.

Non me l'aspettavo e sono felicemente sorpreso. Immagino sia segno dell'esperienza di Monti-Passera&co e mi fa (parzialmente) ricredere sul loro giudizio. Preferisco esser chiaro e dire che questa mossa mi sorprende e mi fa cambiare idea, almeno in parte.

Chiaro, questa non è la soluzione di tutti i mali, ma una mossa astuta come inserire un'ala veloce quando l'avversario è lento. E dunque, chapeau!

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Di ritorno a Milano

23/12/11

Rientrato per le feste, è iniziato subito il confronto Milano-Bruxelles. Ecco alcuni punti, ovviamente confrontando le cose negative dei due posti che è più facile.

1.
Milano è ricoperta di pubblicità ed i milanesi farebbero soldi anche a costo di vendere la mamma.
I Belgi non saprebbero vendere manco un termosifone al Polo Nord.

2.
Bruxelles è piena di cacche di cane.
Milano è piena di piscio di cane.

3.
A Milano il traffico è caotico, tutti in giro col SUV senza rispettare le regole.
A Bruxelles hanno ristretto le strade e complicato le regole per cercare di avere lo stesso traffico di una grande metropoli.

4.
A Milano si pensa che tutto funzioni, ma poi il 50% delle cose non funziona.
In Belgio, pensano non debba funzionare niente, ma poi si scopre che nonv a poi così male.

5.
A Milano si è nervosi e si corre.
A Bruxelles è tutto più lento e questo innervosisce...

6.
Molti milanesi sono pronti ad uscire per prendersi una birra e fare quattro chiacchiere.
Tutti i bruxellois sono pronti ad uscire per prendersi una birra.

7.
A Milano, pochi ci sono nati, tanti ci vivono, ma si disprezza chi non è milanese.
A Bruxelles ancora non si capisce chi ci viva, chi c'è nato e contro chi ce la si dovrebbe prendere.

8.
Bruxelles si divide in Francofoni, Fiamminghi e Stranieri.
Milano si divide in Milanesi, Terroni e Immigrati.

9.
Bruxelles è una grande capitale che si crede un paesone.
Milano è una capitale, di provincia.

10.
A Milano, Bruxelles non assomiglia.
A Bruxelles, Milano non assomiglia.

Infine, un bel regalo su Milano: complimenti all'autore.

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Destra-Sinistra

21/12/11

Alla domanda che differenza ci sia tra destra e sinistra, tra egoismo nazionalista e solidarismo europeo, la risposta è presto data dalla Merkel: se non c'è problema a ridurre sul lastrico milioni di persone, l'importante è salvare i banchieri di casa sua. Come leggevo non ricordo più dove: durissima con i Greci, morbidissima con i banchieri, ah la Destra!

Bene, da questo punto di partenza la differenza Destra-Sinistra dovrebbe essere chiara, la traccia del percorso di un rinnovamento chiara per quanto mi renda conto che i modi non lo siano affatto, ma per quelli lascio a chi è più esperto, anche se mi par chiaro dove porti il nazionalismo. Al contrario, un'ottica europeista che non sia più fondata su una sommatoria di egoismi nazionali ma un solidarismo fondato sul fatto che, volenti o nolenti, l'economia europea è già un tutt'uno e la società unica visto che tutti giochiamo a dargli addosso a quest'Europa senza dimenticare che l'Europa... siamo Noi, e nessuno si senta escluso.

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Dove si va

20/12/11


Ho letto con interesse questo bell´articolo di Severgnini. Su Severgnini ho un giudizio misto: da un lato lo trovo un osservatore attento, abile e intelligente, una penna tra le migliori in circolazione in Italia, ma timido nel suo arrivare alle conclusioni, quasi non voglia correre il rischio di scontentare il suo pubblico. Insomma, un po' moderato, ma molto molto brillante.

Pone un problema interessante su dove voglia andare quest´Italia e mi viene in mente uno scambio di email avuto tra italiani qui a Bruxelles. Una ragazza scrive qualcosa tipo "sono tornata per una settimana in quel posto di merda che è l´Italia: ragazzi, stateci lontani, qui fa veramente schifo la corruzione, il nepotismo, eccetera". Gli risponde un ragazzo dicendo che non sopporta gli Italiani che san solo disprezzare il loro paese.

Bene, tutto questo mi porta a esplicitare una posizione di cui mi sono convinto ultimamente, forse cambiando un poco. Io non credo che l´Italia sia un paese di merda, io credo che l´Italia sia in una condizione pessima. È la differenza tra essere oppure stare, la seconda presuppone la possibilità di uno spostamento. Il problema che vedo dell´Italia è la miopia, se non addirittura cecità, di fronte ai suoi stessi problemi, alle sue stesse colpe. L´Italia da sempre la colpa agli altri autoassolvendosi anche di fronte alle colpe più macroscopiche come aver perso 2 milioni di giovani, avere i salari per i giovani tra i più bassi d´Europa, come quando non si cura del territorio auto-condannandosi alle inondazioni, terremoti, frane e quant´altro. L´Italia è colpevole di colpe sue: come quei fantasisti geniali che non sentono il bisogno di allenarsi perché loro sanno di avere il tocco vellutato che salverà la partita. Ecco, l´Italia è un fuoriclasse che ha troppa fiducia in se stessa al punto di non volersi allenare.

Passerà? Me lo auguro. Darò una mano? C'ho provato, ho fallito, siano altri visto che evidentemente io non ce l´ho fatta e chi sbaglia deve imparare a farsi da parte. La chiamano meritocrazia... Intanto, Io, mi prendo la mia strada… A Voi lascio questa canzone.

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tracce

14/12/11

Ogni mattina, quando mi sveglio, carico la moka ed un po' di polvere di caffé mi cade irrimediabilmente fuori lasciando tracce evidenti di questa mia passione. E dire che provo a starci attento, a fare con attenzione, con cura per non disperdere quella preziosa polvere. Ma niente.

Chi arriva dopo di me sa che mi sarò fatto il caffé, traccia tangibile della mia presenza.

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Differenze e contrasti, ora e prima

08/12/11


Facevo (tanta) politica in università in Italia. Ho re-iniziato a farne poca qui a Bruxelles.

In Italia, ero vicino a Sinistra Giovanile, area DS-PD.
In Belgio, sono vicino alle Fabbriche di Vendola, area SEL.

In Italia, ero single, circondato da ingegneri quasi sempre maschi.
In Belgio, tante ragazze, in gamba, preparate e motivate in un giusto equilibrio di genere. E dire che ora non sono piú single!

In Italia, incontrare i dirigenti del PD significava incontrare gente vecchia, quasi solo uomini interessati a tessere, mozioni e strategie.
In Belgio, incontrare SEL significa trovare ragazzi giovani, molte donne, interessate a coinvolgerti, anche se non si sa bene con quale scopo.

In Italia non ho mai fatto una tessera di partito.
In Belgio non intendo fare alcuna tessera di partito.

PS
l'orario di questo post è falso, l'ho posticipato perché mi andava.

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Differenze e contrasti, qui e là

07/12/11


Sono stato a una conferenza con un eurodeputato del PD.it, Cofferati, ed un sindaco del PS.be: un paio di cose mi hanno colpito.

L´Italiano molto preparato, ma il partito é inguardabile e non lo voterei mai.
Il Belga ha preso strafalcioni gravi ed un modo di fare intollerabilmente demagogico, ma ho capito che viene da un partito che rispetto molto e voterei volentieri per la storia che rappresenta.

Per l´eurodeputato PD, la priorità dell´Italia sono le pensioni.
Per il sindaco socialista, la priorità di Bruxelles sono asili nido e case per accogliere i giovani.

Nessuno dei due ha mai neanche citato la parola "ambiente".

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bisogni

01/12/11

Stasera ho un certo mal di testa. Non che la giornata sia stata faticosa, direi il giusto, ma l'inverno che cade su Bruxelles con la prima pioggia seria e convinta un po' mi affatica. Avevo un lavoro importante da fare, ma il mal di testa mi ha bloccato e sono stato salvato da due chiacchiere con due amici, una a Cremona l'altro in Cile. Per rilassarmi, finirò un lavoro minore che devo fare e poi proverò a stirare le camice che riposano da troppo nell'armadio.

Tuttavia, penso che questo mondo abbia bisogno di più divertimento, più bellezza per sopravvivere a se stesso. La crisi che diffonde angosce sacrificando la mia generazione è assurda: provate a spiegarla ad un alieno: siamo a corto di una convenzione (la moneta) che ci siamo inventati per scambiarci risorse che non sappiamo più manco cosa siano. Siamo in crisi e moriremo di fame perché abbiamo deciso di creare troppa moneta ieri e oggi non ne abbiamo più. eh?! Più o meno è così, basterebbe un paio di colpi di click per annullare i debiti e tornare ad un'economia reale, rispettosa delle risorse che abbiamo e invece muoriamo di fame appesi al cambio dollaro/yen, allo spread ed altre diavolerie solo perché gente che comunue avrà la pancia piena non vuole rinunciare ad avere cose che avrebbe lo stesso, come yacht e prostitute.

Prendiamo un'isola deserta della grecia, la rendiamo indipendente e scarichiamo su di lei tutti i bond che non ci piacciono, la facciamo fallire e poi ci ricompriamo l'isola, che tanto è deserta! Dai, scherzi a parte provate a spiegare ad un alieno perché c'è la crisi finanziaria, perché?

Tempo addietro, il Card. Martini chiedeva quale Bellezza avrebbe salvato il mondo. Oggi, si dice che una risata li seppellirà. Bene, lavoriamo perché queste cose arrivino perché ce n'è bisogno. E non mi importa se questo discorso appare nebuloso o vago, non è che le dinamiche di questa crisi siano così trasparenti. Allora, tanto vale...

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