segno di debolezza

06/01/12

Il solito stile polemico e retrosceneggiante di Repubblica aiuta però a mettere in luce la grave debolezza della Chiesa romana e quindi rende un buon servizio tra informazione e riflessione. La mancata nomina del successore di Scola, il quale a sua volta è stato riciclato per commissariare la Chiesa ambrosiana, è il segno che c'è una grave debolezza istituzionale: la capacità di promuovere persone in grado di portare avanti la missione pastorale è l'indicatore della salute di un'istituzione. Al contrario Ratzinger dimostra di essere debole debole perché nomina solo chi già ha una posizione, senza incoraggiare l'emergere di una nuova generazione. Non si tratta di carrierismo, ma di dare una direzione per il futuro: chi sono i testimoni della Chiesa futura? Quali esempi di oggi serviranno per guidarla domani? Il pontificato ratzingeriano dimostra una volta di più la sua incapacità ad affrontare il problema, mandando avanti solo gente a lui fedele oppure dimostrandosi incapace di decidere. La mia soluzione? Largo spazio ad africani e latinoamericani, dove la Chiesa cresce, ha seguito, ottimismo e fiducia. Basta gli italiani ormai immanicati col potere, si ritrovi slancio universale mettendo da parte le ambizioni curiali.

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