A me mi

03/05/12

A me mi piaccion le brioche con la crema. Il caffé al bar non lo amo granché perché è troppo corto, preferisco quello a casa con la moka che c'è più da bere. Mi va bene anche il caffé à la francese ché si beve molto, ma è meno buono dell'espresso.

A me mi piace restare seduto su un divano in compagnia di un buon libro e non mi piace mi si disturbi. A me m'è capitato anche di rispondere un po' scocciato quando disturbato: ora lo sapete, non vogliatemene.

A me mi piace curiosare. Penso spesso quando a Grenoble mi resi conto che il verbo "curioser" non esiste in francese e la mia compagna-amica-commessa del negozio rise di fronte a quel neologismo francofono. A me i francofoni non dispiacciono: ne conosco però troppi per fare generalizzazioni.

A me mi hanno insegnato che "a me mi" non si dice perché è una ripetizione. Ma a me mi hanno anche insegnato che i poeti possono usare delle licenze. Più tardi, ho scoperto che questo deriva dal mio dialetto lombardo, o meglio milanese, il quale fu a sua volta influenzato dagli spagnoli dove "a mi me" si dice. Ma poi le vocali han fatto confusione con buona pace del Manzoni che andò in Arno a ripulire tutto ciò. Ma il Manzoni non pensi di essersi liberato dell'articolo davanti al suo nome ché quello non glielo concedo.

A me mi va una passeggiata, ora verso il municipio e poi a scendere ché, su queste strade, tutti questi discorsi appaiono lontanissimi. A me mi...

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