Lezioni dal summit di Bruxelles

01/07/12

Vado per punti
- il punto più importante è che è sempre bene moderare gli entusiasmi: è stato sbloccato il nodo dell'agenda di lavoro, ma nulla è stato approvato in via definitiva e quel che è stato approvato richiederà ancora molto tempo prima di diventare operativo (Vendola su questo è stato giustamente chiaro).
- Monti è stato molto bravo perché più di ogni altro ha capito che la partita di gioca a Bruxelles, non a livello nazionale. Ha giocato da vero mediatore spingendo, bloccando, mediando, ...
- se c'è stato un successo è dovuto a un solo fattore: l'arrivo di Hollande. In questo modo, il PPE filo-Merkel non è più monopolista culturale della scena europea ed è costretto a compromessi anche con chi la pensa diversamente (il PSE di Hollande). Non è una vittoria di Hollande, ma del metodo europeo: come ho detto più e più volte, l'Europa progredisce quando si raggiunge un accordo tra varie culture politiche, quando c'è un monopolio culturale del centrodestra si blocca e implode (mentre un 'monopolio' delle Sinistre non c'è mai stato).

Chiudo dicendo che bisogna moderare gli entusiasmi, sicuramente avere la Merkel in minoranza permette di sbloccare il processo decisionale europeo e presto ci libereremo di questa incapace che tanti danni ha afflitto a tante persone (che però non sono tedesche e quindi lei se ne frega). La Merkel è il simbolo dell'egoismo e di una leadership nettamente inadeguata, ma sia chiaro che io ce l'ho con quello che rappresenta politicamente (come sempre), non con la persona che ovviamente non conosco.

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