Dalla Sicilia

30/10/12

Dalla Sicilia arrivano pochi segnali chiari che provo a riassumere.
- continua la disaffezione dalla politica, come già avevano dimostrato le ultime elezioni amministrative. Vince chi riesce a mantenere i propri pacchetti di voti (PD in primis).
- Grillo è l'unico che riesce a raccogliere nuovi voti freschi, gli altri perdono voti (PD) o tracollano (PdL), ma la vittoria del M5S è percentuale perché si avvantaggia del calo di consensi degli altri. Non fatevi ingannare da un risultato gonfiato oltre misura.
- La Sinistra non sfonda, gravi errori come nel caso della candidatura di Fava non possono mascherare il fatto che comunque la situazione non va affatto bene.

Chiudo dicendo che il voto in Sicilia non è mai un voto normale. Il PD si è venduto in una ferale alleanza con l'UDC al governo da sempre in Sicilia. Crocetta ha oggi una maggioranza relativa che corrisponde più o meno a quella dell'ultimo governo Lombardo e sarà costretto a fare alleanze. Vedremo, ma attenti a non fraintendere in chiave nazionale il voto siciliano.

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Del calcio

Il calcio è bello perché è un gioco di squadra, ma l'individualità può fare la differenza. Ma se questo non basta, poi ci sono i rigori ed il calcio di rigore è tutta un'altra storia.

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dei grillini

25/10/12

Ecco un'analisi interessante del M5S. Analisi interessante, ma da leggere in obliquo. Io non sono del M5S e non credo che mai lo sarò perché sono di Sinistra. Tuttavia, devo riconoscere che oggi siano quelli che stanno facendo la miglior campagna elettorale perché i loro consensi aumentano più di ogni altro, quindi hanno ragione loro su questo: in politica chi prende i voti, significa che sta facendo la campagna vincente. Detto questo, non condivido il M5S.

Se penso alla parabola che avrà il M5S mi azzardo in una ipotesi. Probabilmente, faranno una fine simile a quella di Lega o IdV. Cioé, prenderanno tantissimi voti a queste elezioni, ma la mancanza di strutture organizzative attuali farà collidere movimento e istituzionalizzazione. Questo creerà conflitti interni come ai tempi della prima Lega (che infatti allontanò i vari Prosperini, Formentini e Pivetti). Avremo quindi un grandissimo successo elettorale nazionale, andranno all'opposizione (anche perché non sarebbero in grado di formare un governo) e lì inizieranno i conflitti interni dovuti alla necessità di istituzionalizzarsi in qualche modo.

Se saranno bravi, avranno una vita media tipo Lega/IdV, cioé un ventennio, altrimenti c'è il serio rischio che implodano molto prima (5 anni). Tuttavia, se questo scenario si avverasse, il M5S avrebbe comunque portato un loro effetto (credo positivo) costringendo gli altri partiti a rimettersi in discussione. Insomma, il Movimento potrebbe anche implodere, ma non prima di aver influenzato gli altri.

E' pericoloso fare previsioni, ma in fondo le mie parole hanno il valore di un gioco o poco più.

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Sensazione doppia

23/10/12

Stanotte ho fatto un incubo dove un cane mi aggrediva. Sì, succede anche a quest'età di fare incubi, ma la cosa incredibile è stato il frangente in cui stavo per risvegliarmi. Ero cioé allo stesso tempo nell'incubo e sveglio. Vedevo una sovrapposizione tra il cane che mi aggrediva ed io che mi agitavo per cercare di svegliarmi. Un effetto che al cinema si vede spesso, ma che dal vivo non mi era mai capitato. Cercavo di scappare dal sogno, ma il cane mi teneva lì dentro ed io ero contemporaneamente aggredito dal cane e steso nel mio letto. Questa sensazione sarà durata pochi secondi, ma è un doppio stato incredibile e che non vi auguro come, in generale, non vi auguro di fare incubi, curiosa dinamica della nostra mente.

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Nel mio mondo ideale

Nel mio mondo ideale, i politici che vogliono rappresentarmi devono avere almeno due di queste quattro caratteristiche

- aver provato sulla loro pelle la precarietà e la disoccupazione
- aver fatto l'Erasmus e/o vissuto lavorando all'estero
- parlare almeno 3 lingue e conoscere il funzionamento dell'UE.
- non aver mai fatto più di due mandati elettivi nello stesso organo.

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Perché libertà è partecipazione

21/10/12

Libertà è partecipazione, cantava Gaber tempo fa, e credo che sia un principio ancora oggi valido. Ci credo e ci credo fortemente. Per questo oggi mi arrabbio quando sento come saranno organizzate le prossime primarie (faccio notare che l'articolo parla di primarie PD, non di coalizione e tant'è...). E dire che pure i francesi, che le hanno imparate da noi, fan meglio...

Libertà è partecipazione. Io avrei voluto Puppato e Gozi candidati perché non sono due sfasciacarrozze opportunisti, ma persone serie. Non li avrei votati, ma volevo la loro candidatura.

L'errore è che bisogna sempre dare la possibilità di esprimersi e candidarsi, anche e soprattutto a chi la pensa diversamente. Il dibattito deve certamente essere dentro regole di rispetto (che non mi pare di vedere), quindi questa è una clamorosa occasione perduta. I colpevoli li sappiamo bene e sono tutti a capo dello stesso partito.

Quello che non capiscono è che il dissenso espresso dentro al PD era costruttivo ed a furia di reprimerlo si perde l'opportunità di rimettersi in discussione. Questi sono errori da manuale: se c'è qualcuno che esprime in maniera civile, argomentata e democratica, bisogna sempre dargli l'opportunità di avere un confronto aperto, civile ed intelligente. Purtroppo, questa è l'ennesima occasione perduta da una certa dirigenza politica...

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Forse, non hanno tutti i torti

19/10/12

Mettiamo un po' di cose in fila e poi chiediamoci perché i grillini abbiano tutto questo successo.

Un anno per non aver ancora approvato il ddl anticorruzione, salvo che nella trattativa sono introdotti due dettagliucci che, in pratica, accorciano la prescrizione sia per il caso Ruby sia per Penati. Insomma, contenti tutti dal PD al PDmenoelle, come li chiamano i grillini. Però ad arrabbiarsi un po' forse hanno ragione.

Poi, nel mare magnum di questi mesi, chi si dichiara diverso e meritocratico prima manda un dermatologo ad occuparsi della nostra privacy e poi, dopo aver raccolto la 'meritoria' disponibilità a non ricandidarsi ecco una buona uscita per Giovanna Melandri: una di quelle nomine che in assoluto avrebbe anche potuto andarmi bene, ma visti i tempi mi pare uno scempio. Nominare uno dei tanti manager dell'Arte? In Bocconi ne laureano vagonate ogni anno...

Credo che possa bastare.

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E dire che quasi quasi ci avevo creduto

17/10/12

Quando D'Alema aveva annunciato che si sarebbe candidato solo se gliel'avesse chiesto il partito e Bersani gli aveva risposto "io non chiedo niente a nessuno" avevo provato in cuor mio un grande apprezzamento per Bersani. Il segretario diventato autonomo dal suo padre politico e che ha il coraggio di rendersi indipendente.

Subito, oggi, la doccia fredda: dalla promessa di non ricandidare D'Alema, si arriva subito all'immediato testacoda di Bersani che dice "non rottamo nessuno, con D'Alema lavoreremo insieme". Insomma, il segretario diventato grande subito torna sotto al suo padrino politico e si continua come prima...

Spero che un giorno anche quelli del PD si sveglino e inizino a parlare di lavoro, disoccupazione e precarietà più che di rottamazione e di distribuzione di poltrone.

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Quel geniaccio di Walter

16/10/12

Veltroni ha messo a segno una mossa tattica fantastica, geniale, degno di un grande maestro della tattica. Mi spiego.

1. Lui non si ricandida e annunciandolo ora passa per l'eroe che fa il gesto coraggioso e, implicitamente, si candida per un posto, magari un domani al Quirinale? Esagero, ma sicuramente facendo così ha fatto bella figura.

2. Fa segnare un goal a Renzi e altri ora non si stanno ricandidando, facendo vedere che Renzi ha ragione e, implicitamente, guadagnandosi i favori dei renziani perché hanno una vittoria evidente a tutti.

3. Fa un grande favore a Bersani perché toglie argomenti a Renzi.

4. Fa un dispetto a D'Alema perché se resiste ora che Veltroni s'è dimesso fa la figura del vecchiaccio attaccato alla cadrega.

In questo modo, Veltroni ha fatto bella figura ed i suoi uomini, minoranza nel PD e divisi tra Renzi e Bersani, possono farsi belli sia con gli uni che con gli altri.

Insomma, un coup de théatre apparentemente ben riuscito, una mossa tattica chiaramente studiata e positiva per lui. Ora bisognerà vedere come va avanti.

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Discussioni di questi tempi

In questi tempi di campagna elettorale, ognuno è spinto a prendere una sua posizione come è naturale che sia. Tra chi si conosce da tempo succede sempre più spesso di ritrovarsi su fronti diversi, soprattutto in questo periodo di grande confusione e rimescolamento politico.

Dalle varie discussioni che sto avendo, mi rendo conto che si dimostra l'intelligenza delle persone perché alcune accettano punti di vista diversi, altri no. Credo convintamente che rispettare la legittimità di un punto di vista diverso, se consapevole e argomentato, sia segno di necessaria intelligenza in questi tempi così difficili. Se la diversità di opinioni è motivo per denigrare l'altro sul piano personale allora la Democrazia non funziona. Se la diversità è motivo di confronto, anche forte e serrato, anche senza risparmiare critiche dure e nette, ma nel rispetto che l'altro abbia una sua razionalità allora la Democrazia può funzionare.

Mi dispiace vedere che questa intelligenza non sia comune a tutte le persone che mi stanno intorno. Va bene una critica serrata, va benissimo dissentire perché da quello si impara. Quello che non accetto è la mancanza di rispetto per le posizioni che ho assunto, non accetto di essere definito irrazionale e illogico. Apprezzo ancor di più chi riesce a dissentire e criticare col sorriso sulle labbra.

Il teatro insegna che bisogna imparare a prendere i punti di vista diversi perché una volta fai la parte di don Rodrigo, una volta di Renzo. Una volta sei il Malato immaginario e la volta dopo sei il medico. In improvvisazione cambi almeno una decina di ruoli ogni spettacolo e tutti hanno una loro razionalità. Qualora qualcuno non riconoscesse la razionalità di un personaggio, il gioco teatrale cadrebbe.

Mi piace scoprire che questa intelligenza sia comune ad alcuni amici che stimo e che ora stimo ancor di più. Sapevo che il mio giudizio poco lusinghiero su taluni altri sia - purtroppo - confermato. Alcuni mi sorprendono in positivo, altri purtroppo in negativo.

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Una proposta per combattere la corruzione

15/10/12

Eccovi una mia proposta semplice e neanche difficile da organizzare.

Tutti i partiti dovrebbero avere i loro conti correnti presso cui ricevono i rimborsi elettorali presso una stessa banca di stato (Cassa Depositi e Prestiti? Banca d'Italia?), la quale si incaricherebbe di pubblicare tutti i movimenti del partito con destinatario, ammontare e causale. Tutti i partiti sarebbero così trasparenti e tutti vedrebbero come vengono utilizzati i soldi pubblici, quanto sono ed a chi vanno. Ovviamente, per ragioni di contabilità un partito potrebbe aprire più conti correnti distinguendo le varie sezioni (nazionali, regionali, provinciali...) purché tutti siano sotto le stesse regole. In teoria, si tratta solo di spostare i conti correnti già esistenti presso un unico istituto che dovrebbe essere attrezzato per poi pubblicare i conti online, ma lì potrebbero bastare pochi mesi per creare il nuovo sito.

Così, una proposta semplice che non richiede neanche una nuova legge, ma solo un decreto del Min. Interni o qualcosa di simile ed il gioco, improvvisamente, diventa trasparente.

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Niente di più pericoloso

12/10/12

Non c'è niente di più pericoloso e dannoso di un governo assetato di soldi che non ha neanche il problema di doversi far rieleggere e, se non bastasse, se non ha rivali. Mi spiego.

Il Governo Monti è riuscito a fare un mix di tagli ed erroracci inquietanti: dal taglio delle pensioni (esecutivo in due settimane col voto "responsabile" di Bersani&co) al pasticcio della riforma del lavoro con annesso il clamoroso errore degli esodati. Si aggiunga che hanno messo al bilancio una serie di risparmi che non si verificheranno perché
- hanno sbagliato a fare il decreto sull'IMU e quindi la Chiesa non pagherà (però avevano già contabilizzato quel gettito in entrata);
- hanno accorpato INPS, INPDAP e ENPALS aspettandosi 50 milioni/anno di risparmi e invece i conti dell'INPDAP sono sbagliati perché lo Stato non ha versato contributi per anni  (ma Fornero pensava di sì) e quindi rischia di saltare tutto il vantaggio;
- il decreto sul taglio dei superstipendi dei manager pubblici è stato bloccato perché illegittimo. Non conosco i termini formali della vicenda, ma è un altro errore clamoroso.

A questo punto, leggo proposte deliranti su scuola e sanità che prescindono dal merito di questi due aspetti fondamentali del nostro paese, ma servono per fare cassa. Un esempio? Sulla scuola, Profumo ha proposto di aumentare le ore per gli insegnanti, mantenendo lo stipendio fisso e bloccando l'accesso di nuovi insegnanti (teoricamente giovani, anche se le liste di attesa sono talmente lunghe che ci sono anche molti 40enni...). Si aggiunga che hanno fatto partire i TFA ovvero tirocini per l'abilitazione pagati (tanto) dai tirocinanti a cui però non corrisponderà una prospettiva di lavoro. Però intanto l'università che fa il TFA si prende 2500 a testa per un'abilitazione al nulla visto che i posti per i giovani saranno bloccati dal ministero.

Per fortuna che li chiamano tecnici perché qui continuano a sbagliare decreti e provvedimenti.
Per fortuna che in Italia i partiti sono rivoltanti perché se fossero seri, il governo Monti sarebbe stato già cacciato da tempo.
Per fortuna una possibilità c'è ed è quella di liberarsi di Monti e di questa classe dirigente a breve.
Peccato che la stampa stia facendo un fuoco di sbarramento per rifilarci un Monti bis, a prescindere...

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Domanda dissacratoria

11/10/12

Ma Bagnasco che era intervenuto tanto duramente sul caso Lazio/Polverini, non ha niente da dire sulla Lombardia? Non voglio tirare in ballo Scola che sappiamo come la pensa, ma almeno Bagnasco... Anche perché altrimenti quali sarebbero i valori non negoziabili?

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valido ancora oggi

"la linea di divisione fra i partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai, non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa coloro che concepiscono, come campo centrale della lotta quello antico, cioè la conquista e le forme del potere politico nazionale, e che faranno, sia pure involontariamente il gioco delle forze reazionarie, lasciando che la lava incandescente delle passioni popolari torni a solidificarsi nel vecchio stampo e che risorgano le vecchie assurdità, e quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l'unità internazionale".
Dal Manifesto di Ventotene

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giorni e amicizie

Ci sono giorni belli e giorni brutti nella vita di ognuno. In genere, si vorrebbero condividere con gli amici i momenti belli, ma anche quelli di maggiore difficoltà. Sui momenti medi dipende, spesso siamo troppo presi con altre cose dal sentire il bisogno di avere amici attorno. Forse queste sono banalità, cose che tutti sanno e che girano come vuoti messaggi e slogan su facebook o dovunque ci sia qualche tenerone in vena di banalità. Eppure, mi ritrovo qui a scriverne con la consapevolezza che sia giusto farlo, giusto ricordarselo e scriverlo su questo blog che è ormai poco più di un monologo per pochi intimi. Anche se questo non vuol dire che senta l'esigenza di espandere il mio pubblico. Son giorni così, son amici così...

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Esempi di disonestà intellettuale di stampo bersaniano

08/10/12

Fassina attacca Renzi per avere le stesse idee del PD. Eh?! Sì, avete capito bene. Uno del PD accusa uno del PD di avere le idee del PD. Questo è un capolavoro di non-sense ché manco i più grandi maestri ci sarebbero arrivati. Al di là che Renzi ha giustamente risposto ché nessuno si era accorto che Bersani aveva quelle idee, mentre di Renzi la gente se n'è accorta e questo è un punto molto forte, come puoi accusare un esponente del tuo partito di avere idee del tuo partito? A questo punto il Segretario del PD dovrebbe intervenire duramente per evitare polemiche intern... ah no, non può! E' un candidato in corsa proprio contro Renzi.

Il secondo capolavoro riguarda i partiti PdL-UDC-PD (ricordiamoci che sono alleati). Prima votano la Riforma Fornero e poi si accorgono che fa danni e dicono di volerla cambiare perché ha elementi sbagliati. Mossa furbetta visto che le elezioni si avvicinano cerchi di passare per quello che sta dalla parte di pensionati, lavoratori ed esodati. Cerchi... perché prima gli rifili la riforma e poi cerchi di fare l'anima pura ché è tutta colpa di quella cattivaccia della Fornero la quale ha la sola colpa di aver fatto una riforma (pasticciata) votata da PdL-UDC-PD.

L'onestà intellettuale in Italia è merce rara, però io sono un di quei pochi che ancora si arrabbia per queste cose. E glielo farò pesare.

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Faccio mie

03/10/12

Faccio mie queste parole di un caro amico a cui va la mia stima. Le faccio mie sapendo di essere incapace ad impadronirmene perché non le ho scritte io o, meglio, vorrei essere in quel suo stato in cui arrivo io a scrivere quelle cose. Forse, probabilmente, sicuramente è ancora una mia certa immaturità. O forse è solo parte della parabola di vita che sto vivendo. Beh, poco importa. Spero che i pochi visitatori che passano di qui possano quantomeno fermarsi a leggere queste stesse parole. Fermarsi, leggerle e rifletterci almeno un 5 minuti come sto facendo io ora.

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Un certo piccolo pensiero

Ripenso ad una certa storia di tempo fa. Non voglio rivangare quella storia, ma mi torna in mente in questo periodo di schieramenti in vista delle prossime elezioni primarie.

Di quel gruppo, siamo rimasti in contatto in tanti perché comunque, dopo aver condiviso certe esperienze così intense, rimane un legame che non puoi buttar via facilmente. Eppure...

Eppure, vedo che da allora le cose sono cambiate in una certa direzione. La stragrande maggioranza della generazione con cui io ho fatto politica è stata maltrattata ed esclusa dall'attuale PD. A parte un paio che si sono guadagnati un seggio, tutta la stragrande maggioranza di quella generazione è stata buttata via. Ognuno ha ora una brutta storia da raccontare, la mia la conoscete già.

Io sono uno dei pochissimi che ha tratto le conclusioni di quella storia abbandonando un partito invece di continuare a starci dentro sentendosi male. Sono in disaccordo con chi di loro rimane ancora impantanato nella melma piddina incapace di far emergere novità, di mandare avanti un nuovo ed aprirsi al mondo quale è oggi. La critica è qui espressa con parole mie, ma so che la sostanza è condivisa anche dagli altri, magari con accenti diversi.

Io mi considero diverso perché ho tratto le conclusioni abbandonando una posizione che non mi portava da nessuna parte. Eppure...

Eppure, vedo che molti di quella generazione continuano a farsi del male e, soprattutto, hanno preso sul personale questa mia posizione. Non tutti, sia chiaro, chi era amico sa rispettare certe scelte distinguendo posizioni politiche dall'amicizia, ma molti altri l'hanno presa sul personale. Sentono un'ubbidienza al partito com dovuta, malgrado tutto quel che hanno dovuto subire.

Non dico che le loro conclusioni debbano essere le mie, ma l'Italia non può continuamente restare in attesa che qualcosa cambi e nel frattempo ingoiare il rospo. Bisogna rompere questa spirale, trarre le conclusioni, avere il coraggio di certe azioni. Ma soprattutto bisogna imparare a distinguere scelte politiche da scelte personali. E' una questione culturale, non personale.

Ecco, ripenso allora a quella vicenda. Penso al fatto che - ahinoi - il mio non è più un caso unico, ma almeno un altro simile ne è seguito. Io non ho una risposta, ma dopo mille analisi bisogna anche prendere il coraggio di assumersi una decisione. Non si può continuare a vivacchiare accettando cose che proprio non ci piacciono sperando che un giorno migliorino, non si può neanche dire "sto cercando di migliorarle dall'interno" se dopo ormai 10 anni non sei riuscito a combinare nulla.

Vorrei condividere il coraggio di trarre conclusioni su certi ragionamenti perché sono stufo di sentire gente che si lamenta ma poi non cambia mai.
Vorrei ringraziare chi sa distinguere tra amicizia e scelta politica e mi rammarico invece di chi non lo sa fare, ma in fondo tant'è.

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fantastico!

01/10/12

Come immaginavo, stanno apparecchiando per Bersani una fine degna di Occhetto. Un po' mi dispiace per il buon Pierluigi che tanto ci terrebbe a fare il primo ministro, ma sapete... se c'è Monti... non è che... cioé... dai, vuoi mettere Marione con PG?!

Scherzi a parte, ora c'è il partito Monti e Bersani è a dir poco spiazziato. Una speranza sarebbe un'alleanza con Bersani-Berlusconi, all'insegna del compleanno comune, in modo da far fuori Monti ma anche Grillo.

La cosa fantastica è che ora il partito Monti parte lancia in resta con il sostegno di tutti i media, dalla RAI nominata da Monti ai vari giornali Corriere, Repubblica, Sole24Ore eccetera.

Ora, io non sono con Monti per pasticciacci tipo questi qui, però se si candida e vince le elezioni lo rispetto. Avrei solo una richiesta personale: potrebbe fare una lista senza i vari Casini e Fini, Buttiglione e D'Alema, Veltroni e De Mita? In fondo, qui si sostiene l'Agenda Monti, mica l'agenda UDC.

Se poi questo dovesse essere lo scenario, allora spero che SEL diventi una sorta di Syriza perché qualcuno dovrà pur far opposizione a Monti, mentre diremmo finalmente addio al PD che nonostante le aspettative in questi anni non è mai nato e forse è meglio abbandonare un progetto che proprio non funziona (era un partito maggioritario o un partito popolare? Quanta confusione, eh...).

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