Verso un esito prevedibile

15/01/13

Se nel prossimo mese non cambierà drasticamente la linea del PD, si andrà verso un esito elettorale preannunciato. Mi spiego.

Il PD non sta affatto aiutando SEL contro Ingroia (leggete questo articolo che fa una buona sintesi). In questo modo, SEL avrà una rilevanza minima al Parlamento ed il PD sarà "costretto" ad allearsi con Monti per avere una maggioranza anche al Senato. Lo dicono chiaramente tutti i maggiorenti del PD (D'Alema, Bindi, Bersani e Letta) che cercano il "dialogo" con Monti, ma la questione è tattica.

Da un lato, il PD ha paura di ritrovarsi al governo da solo con SEL in questo momento perché sarebbe una responsabilità troppo grande per un partito con una serie di contraddizioni interne mai superate e che l'alleanza con Monti potrebbe, invece, coprire. Di più, andare al Governo avendo contro non solo Berlusconi (Mediaset), ma anche Monti (leggi: Corriere della Sera + Confindustria) significherebbe durare pochissimo.
Monti lo sa e conosce anche l'elettorato per questo sta cercando di erodere la parte "moderata" dal PD per due ragioni: chi vota Berlusconi non voterà mai Monti (ormai profili inconciliabili) e perché l'elettorato del PD è quello più facilmente erodibile in questo momento. Si sa, d'altronde, che Monti piace più agli elettori più adulti/anziani del PD che non a quelli del PdL e che quella fascia oggi può cambiare idea, mentre chi voleva abbandonare Berlusconi l'ha fatto ieri, oggi è troppo tardi.

Ma torniamo al punto di partenza con la domanda: come potrebbe fare il PD a vincere? La risposta è aiutando SEL a crescere. In questo modo, SEL diventerebbe debitrice del PD e si potrebbe fare un governo di centrosinistra, ma per i punti di cui sopra dubito che il PD lo voglia veramente. Comunque, come potrebbe fare il PD per aiutare SEL? Semplice, smontando Ingroia e quell'inguardabile accozzaglia che lo sostiene. Per esempio, Ingroia lo nasconde ma ha dietro Rifondazione Comunista che si è appena separata dal PdCI per poi riallearsi nel cartello elettorale di Ingroia. Poi ci sono anche i vari ex-Italia dei Valori che vanno da Di Pietro (che odia De Magistris) a De Magistris (che odia Di Pietro e per questo uscì dall'IdV). A questi si sommano i Verdi di Bonelli e gli Ecologisti di Finiguerra che sono reciprocamente in conflitto e separati. In più troviamo ALBA che prima guidava l'operazione ora si è ritirata per un appoggio esterno più gli ex-grillini. Basterebbero un paio di articoli di Repubblica e Tg3 evidenziando quanto ho appena detto per smontare Ingroia, la cui lista non è chiaro se entrasse in Parlamento come si organizzerebbe: avremmo Di Pietro Segretario di Rifondazione Comunista? De Magistris a capo del PdCI? Sostituiscono la falce e il martello col sole che ride cambiando il logo da rosso ad arancione più qualche stellina in un numero qualunque purché diverso da 5?

Ecco, se l'area che sostiene il PD facesse una campagna comunicativa in questa direzione, avremmo un governo di centrosinistra. SEL non può farlo perché non ne ha i mezzi. Invece, Bersani appare sempre senza Vendola, il logo di SEL non è mai esposto assieme a Bersani e raramente compare in TV, mentre la coalizione non ha manco un simbolo.

Detto questo, ho capito che SEL avrà una sua rappresentanza parlamentare e, salvo sorprese, ci ritroveremo con il Bersani-Monti.

PS
mi è stato giustamente fatto notare che SEL abbia responsabilità passate su questa situazione, però l'intento di questo post è di guardare a quanto sta avvenendo adesso e, soprattutto, considerare gli scenari futuri per capire perché si sta andando in una certa direzione.

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