Giuste analisi

01/03/13

Delle tante parole che girano in questi giorni post-elettorali, ne scelgo due che mi paiono particolarmente azzeccate sia come contenuto sia come atteggiamento.

Il primo viene da Gad Lerner e lo trovate qui. Sintetizza ottimamente tutte le debolezze e gli errori di Bersani. Aggiungo due dati giusto perché il giudizio deve essere informato: il Bersani segretario del PD ha il record negativo di voti e di iscritti al partito. Nessuno ha gestito così male il proprio partito come lui, sia quantitativamente come voti+iscritti sia qualitativamente perdendo una partita elettorale epocale e che tutti davano come vincente. Tuttavia, vi invito a leggere i commenti a Lerner perché la dice lunga su come il PD sti vivendo il momento: rifiutano qualunque critica al loro stesso segretario ed attaccano Lerner dandogli del traditore, dopo che aveva lealmente sostenuto Bersani sin dalle primarie.

Il secondo articolo interessante riguarda SEL e fa un'analisi che condivido al 110%. Analisi pienamente condivisibile e che personalmente trovo in linea con quanto ho scritto in passato. La questione è se SEL capirà l'opportunità di diventare il referente italiano dei Verdi Europei, assumendosi una chiara posizione europea che è anche una scelta culturale fondamentale. Devo dire che se così fosse, mi potrebbe tornare la voglia assumendosi una prospettiva europea. Tuttavia, dipenderà molto dal gruppo dirigente.

4 commenti:

Anonimo 1 marzo 2013 alle ore 17:38  

Trovo particolarmente grave che Bersani abbia parlato della 'necessita' di non rompere con Monti'. Ammettendo implicitamente che non ha giocato per vincere sia alla camera che al senato, ma per trovare una via di mezzo con Monti senza peraltro dirlo chiaramente. Una posizione chiaramente incompatibile con la dichiarata chiarezza e trasparenza. Ha giocato a non perdere, questo e' chiaro. L'intervista e' oggettivamente deludente nei contenuti.

Per quanto riguarda SEL ti conosco e capisco il tuo desiderio. Tuttavia e' una strada ardua e improbabile, non solo perche' l'ambientalismo non ha radici culturali in Italia a differenza del nord Europa. Ma soprattutto perche' 'sinistra' ha significato per 50 anni posizioni precise su politiche del lavoro e diritti sociali in Italia. Non vedo personalita' o un gruppo dirigente minimamente preparato a guidare posizioni valide e difendibili sul piano della sostenibilita' ambientale. Vendola e' credibile sui temi del lavoro e dei diritti, ma francamente non lo e' per niente sui temi ambientali. Che non si possono improvvisare e che richiedono una preparazione e una competenza che ahime' non vedo nella classe politica italiana. Ne' a sinistra ne' a destra.

Papero

D21 1 marzo 2013 alle ore 19:02  

@Papero

La domanda è: ma c'è spazio per costruire una cosa del genere? Si diceva anche che Grillo non potesse costrure un movimento politico uando solo itnernet perché gli italiani non sono avanzati tecnologicamente, eppure...

Allora mi chiedo se non ci si possa mettere nella prospettiva di una Sinistra Ecologista anche in Italia, ma lo chiedo sapendo che è una domanda aperta.

Anonimo 1 marzo 2013 alle ore 19:58  

Secondo me si puo', ma non partendo da una base politica e culturale come quella di SEL che e' compromessa da troppe battaglie passate e su temi molto diversi.

Se vuole mettere al centro una battaglia culturale nuova come l'ecologia bisogna partire su basi diverse da quelle di SEL. Almeno secondo me.

-Papero

D21 2 marzo 2013 alle ore 15:16  

Forse hai ragione, ma non vedo molte altre alternative...

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