Umore politicorrente

02/06/13

Alla domanda perché ultimamente mi interessi di meno la politica italica, finalmente mi sono risposto, anche se in realtà la risposta era già maturata da un po'. Vabbé, veniamo al dunque.

Dopo tante ore passate a discutere, organizzare eventi, leggere, informare e informarsi, pensare a come coinvolgere e partecipare, il risultato è stato a dir poco deludente perché si è stati traditi, nel senso politico del termine. Uno si impegna per cercare di liberare energie nuove, ingoia qualche rospo, ma poi... in molti si ritrovano con niente perché le persone a cui è stata data la fiducia, alla fine si sono alleate con Berlusconi all'insegna dell'immobilismo e del conservatorismo. Poco interessano le parole di Letta, la delusione ormai è evidente e hai voglia a dire "bisogna resistere per cambiare". Dopo tutto quel che hanno combinato, mi trovo altro da fare.

Ho solo una sorta di augurio per quella gente che è la solitudine politica. Chi tradisce così platealmente la fiducia degli elettori merita la solitudine politica. Cosa vuol dire? Non andare alle feste democratiche, non rinnovare le tessere. Se si organizza un evento politico, invitare uno solo della maggioranza trattando PdL e PD come alleati, quali hanno scelto di essere. Oh, mica sto dicendo di esser maleducati o cafoni, dico solo di trattare il PD come un alleato del PdL visto che è ormai un anno e mezzo che lo sono e han pianificato di esserlo ancora a lungo a quanto pare. Ed io, onestamente, di andare ad un evento politico di chi sostiene che l'alleanza con Berlusconi faccia bene all'Italia... beh, non condivido, non posso condividere quella posizione politica e quindi non partecipo. Se la stessa persona mi invita per una birra, se mi sta simpatica vado, ma se è per qualcosa di politico dico semplicemente "grazie, non m'interessa".

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