Per tenermi in allenamento

22/08/14

Ora che Bersani appare fuori dai giochi e Civati ha smesso di luccicare come uno specchietto per le allodole, me la posso prendere solo con la Mogherini, a mio avviso assolutamente inadeguata al ruolo di "Lady PESC" come viene spesso definita.

Per fare un esempio, prima dell'ultimo vertice europeo per le vicende del cd. Califfato ha promesso due obiettivi: il primo era far emergere una posizione comune europea ed il secondo una posizione che guidasse alla pace. Il risultato è stato che l'UE ha deciso che ogni paese vada per sé e chi vuole può dare armi ai Curdi (in barba al buon senso o anche solo ai rapporti con la Turchia e gli altri paesi della zona). Due fallimenti su due, e tutti se la prendono invece col M5S per un post di Di Battista. Ma vi pare?!
Di fronte al fallimento evidente di un ministro degli esteri, gli italiani se la prendono con un deputato qualunque?! Incredibile ma vero.

Ecco, per me la Mogherini è assolutamente inadeguata al ruolo di Lady PESC (o come vogliate chiamarlo...) perché sul campo è assolutamente assente. Secondo esempio, Renzi si è portato la Mogherini a sorpresa in Iraq. Una mossa pubblicitaria utile per i media italiani e coprire il fatto che, invece, nel frattempo l'Italia era esclusa da un ben più importante vertice sull'Ucraina a cui, ovviamente, l'Italia non era manco invitata.

Ora, è noto che io sia cattivo, ma se qualcuno riesce a indicarmi un merito della Mogherini, eccetto l'appartenenza al partito "giusto", prometto di diventare più buono. O almeno ci provo.

Read more...

Nel mentre

21/08/14

Essendo in Italia, torno in contatto coi media italiani, dai giornali alla TV, e due cose mi sembrano impressionanti.
La prima è l'appiattimento acritico sul renzismo, sempre più simile al berlusconismo solo meno spudorato, ma la narrativa è la stessa "chi è contro il mio governo è contro l'Italia, non contro di me" ho sentito dire al nuovo silvio fiorentino.
La seconda è la tremenda superficialità con cui si guarda alla crisi del Medio Oriente, uno scenario da guerra mondiale dove non si parla mai della complessità delle situazioni. Si denuncia la crisi umanitaria e quanto siano cattivi questi del Califfato, ma poi non c'è un'analisi che aiuti a capire. Tanti spauracchi, tanta commiserazione, ma nessuna analisi che aiuti a capire. Ieri ne ho finalmente trovata una molto ben fatta su LaStampa e mi sono quasi emozionato.

Read more...

Costituzionalmente liberi di servire

09/08/14

Se c'è una cosa che non sopporto, non tollero sono le riforme della Costituzione fatte male. Cattivo il processo, pessimo il risultato, incompleto il disegno finale. Come nella riforma votata da Berlusconi nel 2006 e poi per fortuna abrogata dal referendum, questa riforma è un gran pasticcio che mischia cose buone (es. la fine del bicameralismo perfetto e la richiesta di fiducia solo dalla Camera) a vari pasticci (il meccanismo di selezione, l'immunità, le competenze). Un risultato pasticciato e incoerente come lo era la riforma del 2006 per cui molti di quelli che oggi cantano vittoria allora avevano fatto barricate con toni tragici.

In questo la vera DC aveva più senso delle istituzioni, mentre questa nuova DC che governicchia l'Italia dimostra di avere proprio poco senso anche pragmatico. Basti dire che è una riforma che porta le firme di Finocchiaro e Calderoli per capire che non ci può essere niente di buono anche se, per fortuna ed a loro insaputa, alcune cose positive sono state inserite. Però, no... proprio non si fa così e sul modo il Presidente Grasso si dimostra un Marcello Pera qualunque.

Quel che più mi dispiace è che tutte queste sono parole gettate al vento di fronte all'arroganza che ormai governa in Italia. Un'audacia che è diventata strafottenza grazie ad un supporto mediatico mai visto prima. Almeno prima c'era il monopolio berlusconiano che giustificava tutto ciò, oggi la propaganda è figlia del "non ci sono alternative" e della passione italica di salire sul carro del vincitore di turno. La Libertà dei Servi.

Read more...

Altre strade

08/08/14

Ci sono strade che, pur brutte, ti rimangono nel cuore. Non per la loro bellezza, non per il panorama o per l'eleganza, ma semplicemente perché era la strada che facevi per andare a lavorare. La Varesina è, con poca sorpresa, la strada che da Milano porta a Varese e che facevo quando lavoravo ad Arese che, appunto, è sulla Varesina, per la precisione il terzo paese dopo Baranzate e Bollate. Nomi che ai più non diranno niente e che, ai turisti, in tutta onestà non consiglio. Già Rho è più carina, ma se vuoi andarci la Varesina non è la strada migliore.

Ieri, dopo 8 anni, sono ripassato per quella strada che mi portava ad Arese, era sera e non dì, ma tutto appariva curiosamente uguale: gli stessi semafori, gli stessi cartelli, ma anche gli stessi cantieri. Due sole differenze: le signorine lungo la provinciale che di giorno sono invece più verso la Fiera di Rho ma la sera prendono il posto di quelli che fanno l'elemosina ed il traffico che ad agosto la sera è per fortuna molto più leggero.

E poi riguardo a otto anni fa e sono sorpreso di quante cose siano cambiate: un altro lavoro, un'altra università, altra politica, altra città e, permettetemi di dirlo, anche un altro amore ché poi quello là non era un vero amore, mentre per questo addirittura porto dell'oro al dito. Trovo curioso, interessante, affascinante vedere come le persone sappiano cambiare, adattarsi, riadattarsi a sentimenti, amicizie, amori, lezioni sensazioni desiderisogniambizioniquotidianeità diverse negli anni. Di quel io di allora non so quanto rimanga, sicuramente ho ancora la stessa suoneria di cellulare. Per il resto c'è il rammarico di quegli errori da cui non ho imparato le lezioni ché quelle non andrebbero mai perse. Figuratevi che a quei tempi avevo addirittura un altro blog!

E così richiudo la Varesina dietro di me ché di quei tempi rimane poco, le sorti mi hanno portato lungo le rive della Zenna molto più a nord, fuori asse rispetto a quella striscia di asfalto che collega terre dai nomi in -ate. Al più si pensi a come sono cambiato da quando quella strada ché, probabilmente per fortuna, non è più la mia. Lascio quella strada percorsa ad altri. Buon viaggio.

Read more...

ché poi io m'arrabbio...

02/08/14

Le macchine dovrebbero imparare a risolverci la vita, invece ultimamente ci litigo. Al momento sono nel pieno di una discussione col firewall che fa saltare le reti wi-fi e non capisco come diavolo sistemarlo, poi ho un paio di programmi che non so cosa vogliano dire, ma che si bloccano regolarmente. Ora, mentre scrivo lo schermo diventa ogni tanto nero... grrrrr che rabbia!

Pretendo ordine, rispetto e disciplina!

Read more...

For wayfarers | Per i viandanti

Duke's guests | Ospiti regolari

  © Free Blogger Templates Columnus by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP