Altre strade

08/08/14

Ci sono strade che, pur brutte, ti rimangono nel cuore. Non per la loro bellezza, non per il panorama o per l'eleganza, ma semplicemente perché era la strada che facevi per andare a lavorare. La Varesina è, con poca sorpresa, la strada che da Milano porta a Varese e che facevo quando lavoravo ad Arese che, appunto, è sulla Varesina, per la precisione il terzo paese dopo Baranzate e Bollate. Nomi che ai più non diranno niente e che, ai turisti, in tutta onestà non consiglio. Già Rho è più carina, ma se vuoi andarci la Varesina non è la strada migliore.

Ieri, dopo 8 anni, sono ripassato per quella strada che mi portava ad Arese, era sera e non dì, ma tutto appariva curiosamente uguale: gli stessi semafori, gli stessi cartelli, ma anche gli stessi cantieri. Due sole differenze: le signorine lungo la provinciale che di giorno sono invece più verso la Fiera di Rho ma la sera prendono il posto di quelli che fanno l'elemosina ed il traffico che ad agosto la sera è per fortuna molto più leggero.

E poi riguardo a otto anni fa e sono sorpreso di quante cose siano cambiate: un altro lavoro, un'altra università, altra politica, altra città e, permettetemi di dirlo, anche un altro amore ché poi quello là non era un vero amore, mentre per questo addirittura porto dell'oro al dito. Trovo curioso, interessante, affascinante vedere come le persone sappiano cambiare, adattarsi, riadattarsi a sentimenti, amicizie, amori, lezioni sensazioni desiderisogniambizioniquotidianeità diverse negli anni. Di quel io di allora non so quanto rimanga, sicuramente ho ancora la stessa suoneria di cellulare. Per il resto c'è il rammarico di quegli errori da cui non ho imparato le lezioni ché quelle non andrebbero mai perse. Figuratevi che a quei tempi avevo addirittura un altro blog!

E così richiudo la Varesina dietro di me ché di quei tempi rimane poco, le sorti mi hanno portato lungo le rive della Zenna molto più a nord, fuori asse rispetto a quella striscia di asfalto che collega terre dai nomi in -ate. Al più si pensi a come sono cambiato da quando quella strada ché, probabilmente per fortuna, non è più la mia. Lascio quella strada percorsa ad altri. Buon viaggio.

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