Dei cosiddetti

22/09/14

Mi assale una certa tristezza a vedere come il cd. centrosinistra sia salito sulle barricate quando il Governo ha proposto di ritoccare nuovamente l'articolo 18. Pare veramente il fattore che chiude la stalla quando i buoi sono già scappati o, peggio, qualcuno in evidente malafade che da 15 anni a questa ancora non ha capito di cosa si parla.

Già perché con la Riforma Fornero ormai l'articolo 18 è poco più di un feticcio. Già nel 2002 alla domanda di Marco Biagi perché ci si impuntasse tanto su un aspetto così secondario che rigarda circa il 5% delle cause per licenziamento, sia il Ministro Maroni che l'allora segr. della CGIL Cofferati risposero che era qualcosa che la gente poteva capire e per cui poteva mobilizzarsi. Insomma, un simbolo che tutti capiscono, anche se giuridicamente ha poca rilevanza.

Da allora, la discussione si è persa su questo simbolo, feticcio, simulacro fino alla Fornero che, col voto favorevole del PD, l'ha dissolto da un diritto a una merce. Pace, amen.

La cosa che mi mette tristezza sono gente come Camusso e Bersani che fanno la voce grossa ora sull'Articolo 18 quando non hanno detto niente né sul decreto porcata per l'Expo che supera i limiti massimi di precari che si possono assumere sia sul decreto Poletti (caro amico di Bersani&Penati, tra l'altro...) che togliendo la causale per i contratti precari di fatto legittima e toglie i pochi vincoli esistenti al precariato. Dov'erano quando si toglievano gli altri diritti? Quelli veri e sostanziali, insomma? Devo dire che apprezzo in questo SEL che invece di mobilitarsi solo sull'Articolo 18 ha cercato di fare una (inconcludente) campagna sul reddito minimo garantito, che altro non è che un ammortizzatore sociale in caso di disoccupazione più universale (NB oggi il sussidio di disoccupazione dipende dal lavoro dipendente che facevi prima, col RMG avresti un sussidio anche se eri precario o sei ai primi impieghi). Campagna talmente di successo che si sono fatti scippare il tema da Renzi che ora propone un sussidio più alto per i disoccupati. Intanto Bersani spera di riprendersi il partito sull'Articolo 18...

Chiudo dicendo che tutto questo mi mette tristezza perché la Sinistra dovrebbe costruirsi un'identità proprio sulle politiche del lavoro. Sono temi che non ci si può far scippare. Temi su cui chi si candida DEVE e ribadisco DEVE essere preparato, pronto a fare battaglie fondamentali. Capisco un parlamentare di Sinistra impreparato sulle relazioni fra le due Coree, ma sul lavoro no! Fino ad allora la mia posizione non potrà che essere negativa sulla Sinistra italiana e sul cosiddetto centrosinistra.

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