D'una speranza

28/09/14

La Commissione proposta da Juncker è quanto di più destrorso si potesse immaginare con tutti i posti chiave in mano ai Popolari e, qualora ci sia un portafogli affidato ai Socialisti, questo è presto commissariato dalla nuova figura dei Vice-Presidenti con potere di veto (vd. Katainen su Moscovici).

Di fronte a questo scenario di forte svolta a destra della Commissione c'è però una speranza. In teoria, Juncker dovrebbe ottenere la fiducia da PPE, S&D, ALDE e Conservatori (i quali hanno ottenuto l'importantissimo portafogli della vigilanza bancaria per un inglese). Tuttavia, qualcuno dentro ai socialisti si è reso conto della polpetta avvelenata che stanno per mangiare. Esiste quindi un conflitto fra Italo-Francesi che vogliono mangiare la polpetta e gli spagnoli più altri che preferirebbero evitare questo suicidio politico.

Se vincessero gli spagnoli, per la prima volta avremmo una Commissione UE retta da una sola fazione politica (il centrodestra) e non più una Grosse Koalitione, che da sempre invece regge le istituzioni UE. Se vincesse la posizione italiana ci sarebbe una Commissione UE fortemente orientata verso il centrodestra, ma mascherata da Grosse Koalitione.
La prima opzione è a mio avviso auspicabile sia nel breve sia nel lungo periodo. Nel breve periodo, le responsabilità europee di gestire questa crisi ricadrebbero solo sul centrodestra e le sinistre sarebbero chiamate a creare un'opposizione che, possibilmente, proponga un'alternativa. Nel lungo periodo, si avrebbe finalmente una politicizzazione delle decisioni europee che non ricadrebbero più su un unanimismo apartitico (che non è più tale da tempo, ma comunque...).
La posizione spagnola è quindi l'unica speranza che vedo di fronte al disastro proposto da Pittella&friends. C'è il rischio di spaccatura di S&D? Sì, ma i partiti sono strumentali alla politica, non viceversa. Già in Francia la Sinistra ha abbandonato il PSF, mentre in Italia la fazione democristiana ha avuto il sopravvento nel PD.

Sia chiaro: gli spagnoli non sono gli eroi della vicenda, semplicemente sono incalzati internamente da Podemos, data già ad un potenziale 20% che bisogna vedere quanto porterà nelle urne. Tuttavia, il PSOE pensa che per recuperare il suo consenso la soluzione sia essere più di Sinistra (non meno, come in Italia e Francia) e per questo si scaglia contro il Commissario scelto dal governo di Rajoy. Però, un interesse privato (quello interno del PSOE) può diventare una virtù europea se questo permettesse di politicizzare le istituzioni europee facendo capire chi ha la responsabilità di certe decisioni, oggi purtroppo percepite come a-politiche e 'dovute'.

Ovviamente, scrivendo questa cosa, già so che sarò deluso perché vincerà la maggioranza italiana di S&D vanificando la possibilità di avere un'opposizione seria alla Commissione Juncker e lasciando questo ruolo a pochi partiti quantitativamente minoritari.

PS
Chiaramente, esiste anche una soluzione di compromesso che riguarda la bocciatura di qualche commissario singolo, per esempio quello spagnolo in modo da accontentare il PSOE. Un tale compromesso sarebbe, a mio avviso, un fallimento sostanziale che però salverebbe la faccia degli spagnoli di S&D. Ovviamente, non auspicabile, ma possibile.

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