Un dettaglio non detto spesso dice molto

05/07/16

Questa notizia non ha avuto alcuna risonanza mediatica: un sindaco PD istituisce l'assessorato alla felicità. La cosa in sé è irrilevante, nei piccoli comuni è pieno di assessorati fantasiosi e idee strambe dei sindaci di turno, non è la prima volta e non mi scandalizza. Ma provate a immaginare se l'avessero fatto quelli del M5S?
Se l'avesse fatto un sindaco M5S, Facebook e giornali sarebbero stracolmi di derisione denigratoria per la stessa decisione perché non conta il cosa, ma il chi. Scrivo questo perché richiama il ruolo dei media, dei giornalisti, di chi riesce a orientare il traffico di FB et al. Le parole che si usano, le foto che inquadrano o meno il logo del partito, la posizione nei giornali la dicono lunga sulla volontà dell'editore di usare (strumentalizzare) una notizia a fini politici.
I social media danno a molti utenti la sensazione che partecipino anche loro alla campagna politica ed infatti è così, ma il nodo è la sorgente perché una notizia presentata com'è così dal Corriere ha impatti diversi che non la stessa notizia utilizzata come denigrazione politica. E tutti giù a ritwittare, condividere su FB e via whatsapp.

Rallentare, riflettere e provare a essere critici. Difficile in questi tempi di maree rapide.

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