Storia semiseria di San Nicola

06/12/17

Oggi é San Nicola. Non credo di dover spiegare perché sia uno dei miei santi preferiti.

La storia, ma dovrei dire la sua leggenda mi appassiona perché a San Nicola é attribuito un po' di tutto, un gran caos. Succede, se sei un santo del III/IV secolo che diventa famoso in quel periodo. Patrono di bimbi e ragazze madri e ragazze da marito, ma anche commercianti, avvocati, marinai, scolari, pescatori... insomma, chiunque abbia bisogno di un santo in paradiso, in fondo e' uno buono.
Dicevamo, San Nicola viene dall'attuale Turchia, andava bene quando c'era da combattere l'eresia ariana (pare abbia preso a schiaffi Ario in persona!), ma soprattutto perché anche Costantinopoli aveva bisogno di qualche santo da quelle parti, mica tutti a Roma. L'unico fatto storico che pare confermato é che San Nicola si occupasse di bambini orfani e madri abbandonate, ma su questo torneremo.
Il successo di San Nicola arriva pero' qualche secolo dopo quando Cirillo (che in realta' si chiamava Costantino, ma cambio' nome prima di morire per evitare confusioni) e Metodio furono mandati dalla Chiesa bizantina a evangelizzare i popoli slavi. I due pare fossero ferventi devoti di San Nicola (pare anche che non andassero molto d'accordo fra di loro, ma tralasciamo questi pettegolezzi) e cosi' infilarono il culto di questo brav'uomo nella loro opera di evangelizzazione. Cirillo invento' il suo famoso alfabeto per gli Slavi del Sud perché quello greco era troppo lontano dalla loro lingua. Pare che non funziono' granché, ma piacque ai bulgari che lo fecero loro, assieme al culto per San Nicola (a quelli a cui non piacque l'alfabeto cirillico, glielo imposero dopo con altri modi...).
Da li', l'alfabeto cirillico e il culto di San Nicola si diffusero verso nord in tutto il mondo slavo, ma quando a fatica sai scrivere e devi sopravvivere a un paio di invasioni barbariche non é che stai a guardare i dettagli della storicita' di San Nicola. Sai che era una persona buona che si occupava di orfani e madri sole, dunque faceva comodo. Poi, gli infedeli presero Costantinopoli: gli italiani si presero il corpo di San Nicola a Bari, mentre il culto si tasferi verso Kyev e Mosca (e questo spiega perché i Russi ce l'hanno con noi: che ve ne fate di un santo che non venerate?!). Pero' faceva comodo avere un santo in comune fra chiesa occidentale e orientale: quando ci sono delle guerre, sempre meglio avere qualche punto in comune, soprattutto se questo ti offre un motivo per allearti contro gli infedeli. (nel dubbio, intanto, la Chiesa si era presa anche Cirillo e Metodio dandogli sepoltura a Roma, che e' un po' come prendersi un posto sicuro al ministero...).
Intanto, la leggenda di San Nicola proseguiva con o senza l'uso dell'alfabeto cirillico (i finnici si accorsero che gli slavi del sud avevano dimenticato le vocali cosi' presero a metterne ovunque). Ognuno ci metteva dentro quel che aveva voglia. Andava bene per pescatori e commercianti perché piaceva su entrambe le sponde di Mediterraneo e Mar Nero. Gesu' aveva detto di essere come i bambini e San Nicola aveva protetto i bimbi orfani che ce ne sono un po' ovunque. Poi, a dirla tutta, San Nicola funziona anche dove fa freddo, mentre Gesu' é spiegato che andava vestito solo di una tunica... poco credibile quando sei in Ostrobotnia...
Torniamo a San Nicola. Divenuto mito leggendario in Europa centrale, orientale e nordica (ma rispettato anche dai Turchi a cui evidentemente stava simpatico), fa comodo a italiani e germanici per avere un punto in comune quando c'e' da commerciare, ma la figura ancora non sfonda in occidente.
Il successo di San Nicola in occidente (purtroppo) arriva con la Coca Cola, mannaggiaalloro! Gagliardo 'sto qui che fa commercio e porta regali ai bimbi! Qui da noi non lo conosce nessuno, ma per me funziona bene per la pubblicita'! Ecco allora che gli tolgono la croce, afflosciano la mitra, cambiano i colori sociali in bianco e rosso (prima la coca cola era verde a quanto pare) e lanciano "Babbo Natale"! GAGLIARDO 'r vecchietto! Che storia, porta regali ai bimbi, e' simpatico e tanto li ammmericano manco sanno dove sia la Lapponia... Funziona, successo mondiale! Il caos sulle leggende di Babbo Natale garantisce che nessuno possa lamentarsi sulla veridicita' del personnaggio che ne ha gia' passate parecchie nella storia, viene da un alfabeto che nessuno capisce (ai tempi era sotto i sovietici, figuratevi!).
Ecco, tutta questa storia é un gran caos. Neanch'io sono sicuro di tutta la veridicita' di questa vicenda. Sicuramente ci sono molte inesattezze, ma succede se diventi celebre fra il III e il nel IX secolo in una terra dove la gente si inventa alfabeti per altra gente che manco sa scrivere, e comunque deve preoccuparsi di un paio di invasioni barbariche (non esattamente come l'eliminazione dell'Italia dai mondiali...). Piu' leggenda che storia, lo so, ma é proprio questo il fascino.
PS
pero' la scena di San Nicola che prende a schiaffi Ario al Concilio di Nicea dev'essere stata epica...

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