incantenato rispondo: perché scrivo sul blog

15/09/07

Sono stato incatenato dall'Albertazzi, che forse così Irreprensibile non è, ma partecipo al gioco ben volentieri. Dunque, mi tocca spiegare le 5 ragioni per cui scrivo su un blog.

1. Innanzitutto, questo blog è autocelebrativo, come d'altronde ho spiegato sin dal primo giorno.

2. Mi piace scrivere, gettare i pensieri in una forma ordinata, vederli lì stesi da poterseli rileggere e capire cosa si ha in testa, se si sta sbagliando o se ne si è veramente convinti. Ho sempre trovato la scrittura uno strumento interessante, mi ci sono trovato sempre abbastanza bene (diventai sinonimo di email lunghe e noiose...), soprattutto in confronto con altre forme espressive come il disegno. Il mio grande problema è la calligrafia, ma proprio per questo un blog risolve il problema (certo, a furia di scrivere col PC la mia calligrafia è sempre più illeggibile, ma tant'è...).

3. Avere un blog, un blog come questo, mette in mostra un lato personale che non tutti conoscono. Sicuramente un mio lato tendenzialmente più serioso, più riflessivo, più impegnato. Molti amici di Edinburgh o di Toronto (ma anche milanesi) trovano poca coerenza tra il lato serioso del blog e quello più scherzoso e giocoso di quando si esce la sera. In fondo, lo faccio anche per loro per dare un'immagine più completa. Un blog, come dice Albertazzi, è un buon modo per scambiarsi idee in modo ordinato e ragionevole (tranne qualche eccezione).
Scambiarsi idee sembra, in questo tempo ed in questa città, un lusso.
Un blog perché in compagnia ci si diverte, ma bisogna anche scrivere di cose serie. Sono facce diverse perché, come forse non ho ancora detto, sono un convinto pirandelliano: non pensiate quindi che io sia quello che scrivo, perché quello che scrivo è quello che io voglio che si legga di me.

4. Scrivere un blog è un modo per sentirsi un po' meno colpevole di fronte a certi fatti, certe ingiustizie, certi torti. Scrivere pubblicamente di un tema non ci rende innocenti, non mette a posto la coscienza, ma serve ad alleviare il senso di impotenza di fronte a certe cose, certe ingiustizie, propugnare certe idee di cui si è convinti. Non tacere di fronte a certe cose è un dovere etico, forse anche morale. Ci sono temi che non si possono eludere, che vanno dichiarati, enunciati, annunciati, denunciati ed il blog è un canale semplice, anche se molto poco potente.

5. Il blog è un buon modo per innamorarsi, sì proprio così. Ci si innamora di alcuni blog, del pensiero, di un lato che spesso di alcune persone non emerge. Poi, come dicevo prima, il blog non sono le persone, ma sono ciò che le persone vogliono si legga di loro. Certo, ogni tanto qualche casino me l'ha creato (mi ricordo di quando son dovuto scappare in Messico...), ma in fondo siamo ancora qui a berci una birra facendo 2 chiacchiere...

Credo di essere stato sufficientemente prolisso. Ovviamente, mi diverto anche a incatenare due persone che a loro volta dovranno spiegare le 5 ragioni per cui scrivono su un blog. Scelgo due blog di due ragazze ché se lo meritano: li scelgo perché sono, il primo, il blog più interessante di quelli che conosco (con rispetto per gli altri), il secondo è invece quello che negli ultimi tempi mi diverte di più. Incateno quindi Spezie e la Kiwinella filosofica.

1 commenti:

Anonimo 22 settembre 2007 alle ore 16:58  

ringrazio pei complimenti...
or non ho tempo per rispondere,che l'ultimo esame incombe.
ci pensero' piu in la'.
buonecose
spezie

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