breve dubbio sulle relazioni sindacali italiane

29/12/10

Guardate gli iscritti alla CGIL, la più grande confederazione sindacale italiana. Il 52% dei 5,75 milioni di iscritti alla CGIL sono pensionati, mentre la FIOM (il IV sindacato dopo Funzione Pubblica, FILCAMS e FILLEA) è il 6,3% della CGIL.

Le altre confederazioni sono sostanzialmente uguali.

In Lombardia, la Confindustria è la seconda associazione imprenditoriale, superata da tempo dalla Compagnia delle Opere.

Alcune domande:
- Perché attaccarono il Min. Damiano (PD) che sosteneva la divisione tra i sindacati dei lavoratori e quelli dei pensionati, come sostanzialmente sono separati i sindacati studenteschi?
- Se le confederazioni sindacali sono perlopiù di pensionati, chi rappresenta i lavoratori?
- Se le imprese non si iscrivono più a Confindustria, chi rappresenta la Marcegaglia? Non è forse doveroso ascoltare chi è più rappresentativo, come la CdO che non è che resti con le mani in mano e non promuova gli interessi dei suoi iscritti?

Ahimé, il sistema del lavoro italiano è fermo agli anni '80, la concertazione dei primi anni '90 fu un tentativo di rivitalizzarlo che risultò, tuttavia, sterile e miope. Riflettiamoci.

Chiudo con l'auspicio che questo ambito venga unificato a livello europeo, per quanto ciò sia assai difficile. Altrimenti continueremo con un'assurda competizione tra stati-microbi, mentre gli investimenti industriali volano altrove, noi giocheremo al ribasso per cercare di attrarli e finiremo col farci MOLTO male...

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curioso

28/12/10

Giocano col fuoco, Libero e Belpietro. Quest'attacco è chiarmaente una strategia comunicativa per lanciare l'ennesima campagna sul cui effetto resto un po' basito. Dal punto di vista di Berlusconi, rischia un clamoroso effetto boomerang, oppure c'è qualcosa che mi sfugge... probabile!

Una campagna mediatica da parte del nostro monopolista ché mi par talmente rischiosa da lasciarmi basito, mi pare stia veramente giocando col fuoco. Chissà, curioso...

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a Natale bisognerebbe evitarle

A Natale, bisognerebbe evitare le discussioni politiche con i parenti. Mi sono scontrato sulla mia tesi che l'Italia sia in una dittatura mediatica per cui appare solo ciò che Silvio vuole, in particolare l'opposizione che vuole lui. Invece, noto tristemente che l'idea che questo contesto sia "normale" è diffuso, che i preti non dovrebbero giudicare le orgie di Berlusconi, che la Mafia non esiste e se c'è è colpa comunque degli altri o che alla Mafia bisogna rassegnarsi, tanto ci sarà sempre.
Noto, però, un piccolo e sottile filo conduttore in questo: lo dice gente che non ha mai avuto esperienze all'estero, che non ha mai visto come si vive in una democrazia del III millennio (o anche solo del XX secolo), non ha confronti internazionali. La Gran Bretagna, madre e campionessa della Democrazia, la Francia parlamentarista, la giovane e inesperta Spagna post-fascista o la mia benamata Germania non sono così! La Merkel non può decidere cosa apparirà in TV, Cameron ha vinto parlando della crisi economica e di come affrontarla, quando Sarkozy cerca di far parlar di sé usando l'immagine di Carlà i francesi gli fanno una pernacchia.
Ecco, allora, che l'analisi diventa progetto: spingiamo gli italiani a fare esperienza dell'estero. Come? Erasmus, giornali con ampie pagine di politica europea, diffondiamo giornali come Internazionale portiamo sul digitale terrestre la CNN, France2, Arte, ABC e le altre e sottotitoliamole. Apriamo gli aeroporti italiani ai lowcost attraendo i turisti, organizzando summer school sull'arte italiana (architettura, musica, teatro, lirica, ...). Spingiamo gli italiani verso master stranieri poi, forse, qualcosa cambierà. Almeno per le prossime generazioni. Cerchiamo di avere questo coraggio, questa lungimiranza.

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nozze di Canaa

Enzo Bianchi fa giustamente notare che il primo miracolo di Gesù è trasformare l'acqua in vino durante una festa con amici che tutto hanno, tranne ché l'immagine di austeri commensali di un Dio incarnato. Dunque, Gesù inizia bene: col vino, gli amici, la festa. Niente male, vero?

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ho appena visto qualcosa che mi ha sconvolto...

Una tavola rotonda su Milanow, televisione di cui ignoravo l'esistenza fino a stamattina. Tavola rotonda con il Sindaco di Adro contro tutti, interviene il Prevosto di Vigevano che chiede perché le case popolari siano assegnate per lo più a immigrati. Agnoletto risponde ché le graduatorie sono fatte per premiare i più poveri e se gli immigrati sono più poveri, allora le case popolari vengono assegnate a loro. Ribatte, sempre Agnoletto, chiedendo al Prete a che pagina del Vangelo sia scritto che bisogna aiutare prima gli Italiani e da lì scoppia la bagarre di insulti.
Pazzesco, il Vangelo su questo è chiarissimo e inequivocabile nel dire che l'Amore di Dio è per tutti, soprattutto i più deboli e i più poveri. Pazzesco che un prete ribalti così clamorosamente il Vangelo.

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per questo Natale

22/12/10

Vorrei tornare all'epoca in cui i regali di Natale erano quelli puri dei bambini: vorrei diventare un campione come Del Piero o Maldini! Vorrei imparare a suonare la chitarra, ma senza faticare! Vorrei la pace nel mondo! Vorrei che questi desideri si esaudissero, e poco mi importa se io non gioco terzino o fantasista, va bene anche diventare un grande centravanti! Vorrei il bene per i miei nipoti, chiedeva la mia Nonna a Babbo Natale e in quel desiderio c'era tutto il senso del Natale che è giusto che arrivi ogni anno, è giusto che si viva così, mischiando i regali alla retorica anti-consumistica, i buoni sentimenti all'affanno del ritrovarsi per festeggiare, le luminarie, il freddo e gli ingorghi. E' una ciclicità affascinante e bellissima, inutile domandarsi come dovrebbe essere. Il Natale è così, con buona pace di chi ancora si cruccia su come dovrebbe andare il Natale.

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piacere

Lucio mi ha segnalato questo post che vi invito a leggere. Da quel post, riprendo uno spunto che vorrei tanto poter spiegare ai nostri politicanti. La prima regola per vincere le elezioni è la seguente:
"Piacere al proprio elettorato di riferimento".
Sembra banale, in realtà è la cosa più difficile. L'astensione è sempre più forte, e penalizza le due coalizioni più grandi. In realtà un partito che riuscisse a piacere davvero al suo elettore-tipo potrebbe vincere le elezioni infischiandosi di qualsiasi alleanza o apparentamento.
Il resto, lo lascio a chi avrà voglia di leggersi l'articolo.

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Ratzinger ha ragione

21/12/10

In quest'intervista, Ratzinger esprime benissimo un sentimento di fondo che sento da tempo, un degrado strutturale, lento e inesorabile come quello della fine dell'Impero romano. Una crisi talmente profonda che pochissimi se n'accorgono, la crisi finanziaria che stiamo vivendo è solo lo sfogo economico di qualcosa di più profondo. E' l'esito di una degenerazione tesa a massimizzare il profitto esternalizzando i costi, in altre parole: arricchirsi, inquinando chi vive lontano e non ha voce.

Ecco, questa crisi richiederebbe uno sforzo collettivo, mentre noi ci affanniamo a correr dietro ai profitti. Non sono abbastanza sapiente da sapere come risollevarsi, quali esperienze passate potrebbero aiutarci. Mi viene in mente solo la Peste del '300 e il Rinascimento del '400, ma non paiono esempi piacevolmente ripetibili.

Una storia lunga, decennale, millenaria, una crisi collettiva che richiede un processo fondativo per istituzioni nuove.

Infine, la Chiesa ha fatto la più grande ammissione di colpa che si potesse immaginare in merito ai casi pedofilia, credo che di più non si potesse fare. Peccato che non faccia notizia, peccati che gli anticlericali continueranno a ignorare e dire che non conta niente, peccato tanta disonestà intellettuale da chi si dichiara guidato solo dalla ragione.

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a spot politico

Sondaggio mensile di Repubblica, da leggere con attenzione e ponendosi alcune domande.
1- come cambierebbe l'affluenza alle urne con i diversi schieramenti PD-terzopolo o PD-sinistra? questo è cruciale perché ci sono un 36% di elettori indecisi se andare a votare e questi potrebbero far cambiare fortemente la maggioranza.
2- PD-terzopolo, chi candiderebbero come premier?
3- quale sarebbe la durata di un governo così fatto con dentro Binetti-Della Vedova-Rutelli-D'Alema?

La mia idea è sempre la stessa: servono percorsi coraggiosi che raccontino all'elettorato che un altro mondo è possibile, non riducendosi a farlo negli ultimi 3-4 mesi di campagna elettorale. Troppi faremo, decideremo, discuteremo da parte del PD, mentre da un anno a questa parte è fermo bloccato al suo 20-25%. Un'opposizione incapace di avvantaggiarsi della crisi della maggioranza è un'opposizione incapace.

Ribadisco, la sfida è portare il proprio elettorato alle urne, prima ancora di cercare di conquistare quello avversario.

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analisi politica per la Sinistra

20/12/10

Qui trovate praticamente tutto quello che la Sinistra dovrebbe sapere per un'azione forte e incisiva. Ok, mancano le morti sul lavoro, la disoccupazione galoppante, la corruzione dilagante, lo sfascio territoriale e ambientale e la crisi di produttività, ma sostanzialmente trovate il punto chiave che dovrebbe distinguere la Sinistra dalle altre forze politiche.

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contemporaneità politica democratica

«Il Pd è ridotto come l’asino in mezzo ai suoni: guarda alla sua sinistra ma poi fa rotta a destra. Strizza l’occhio a Casini e Fini, ma rassicura Vendola e Di Pietro che lavora a una maggioranza larga» (Osvaldo Napoli, PdL, su LaStampa.it).

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Natale con i tuoi

19/12/10

Le feste si festeggiano in famiglia. Quando arrivano le feste, si riscrivono i 'confini' delle famiglie, le composizioni, le appartenenze alle diverse famiglie. In Italia, a lungo, si è parlato di casati e sebbene oggi suoni fuori luogo questa parola, l'idea in fondo c'è. Sarà che vengo da un "casato" grande, numeroso e di cui sono fiero, ma mi pare un concetto che rimane quà e là.

Mi piacerebbe importare in Italia la tradizione spagnola per cui ognuno porta sia il cognome del padre sia quello della madre, per rispetto ai due casati di appartenenza (salvo poi tramandare al figlio solo quello del padre, così da rispettare la millenaria tradizione italica). Credo sia giusto mantenere anche il cognome della madre per i figli.

Le feste ritmano il ciclico passare degli anni, regolari e sincere le feste ricordano i confini familiari.
Esiste un'età in cui questo ciclo sembra immutabile, ripetibile anno dopo anno mentre pian pianino si diventa grandi e crescendo si passa dal tavolino basso staccato al tavolo dei cugini.
In questa ciclicità, poi avviene che ci sia un primo Natale senza qualche nonno e poi, succede, senza qualche zio o, peggio, senza qualche cugino. La tristezza per veder assottigliarsi e stringersi il confine che delimita il casato.
E poi a un certo punto il cugino anziano si presenta accompagnato da qualcosa di più di un anello, il tavolo diventato grande per i nonni che non ci sono più ora torna a richiedere qualche sedia in più. E dopo l'anello, il cugino arriva portandosi in braccio qualcuno che attira l'attenzione di tutti gli zii e poi il tavolo si stringe ancora perché la seconda cugina ha cambiato cognome. E poi l'anno dopo anche l'altra cugina ha cambiato cognome e poi ancora un altro cugino chiede che il tavolo si stringa un po' di più, si aumentino le quantità di antipasti e primi e secondi.

Capii questa ciclicità un'estate in campagna, nelle terre dei miei nonni, mentre in giardino leggevo "Cien años de soledad" che, a tutt'oggi, credo sia il libro migliore nello spiegare questa ciclità e questa visione dinamica, variabile, ma al tempo stesso sacrale della famiglia. Una visione non certo idilliaca, basti pensare a personaggi come Aureliano Buendìa, ma in fondo basta pensare a chi si ritroverà attorno a un tavolo a mangiare per celebrare questo Natale, pensare a quelli passati ed a quelli che verranno.

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il coraggio e l'intelligenza di combattere

Il coraggio di combattere per un futuro migliore è quello che oggi manca alla Sinistra, una carenza decennale. Se Blair e Schroeder e, in misura minore, Jospin e Prodi avevano ridato un minimo slancio anche se in direzioni non fortissime, oggi la Sinistra è più spesso conservatrice: conservare i diritti dei lavoratori, difendere lo stato sociale, mantenere l'ambiente. E' una triste verità per chi sta dalla mia parte. Poche luci emergenti, forse Vendola e Cohen-Bendit, Obama e il partito del congresso in Indina, forse. Quantomeno, quel che emerge non è così chiaro.

Al contrario, ci sono stati uomini che hanno saputo perseguire un grande progetto di lungo periodo. Uomini con la visione oltre le nebbie presenti, uomini di una tempra che ce ne fosser di gente così! La morte di Padoa-Schioppa è per me motivo di grande tristezza, è per me un massimo esempio di figura pubblica, per il suo lavoro per l'Europa e l'Italia, per il suo sporcarsi le mani nelle istituzioni mantenendo sempre un profilo molto alto. L'Italia dovrebbe porgere i più alti onori a uomini come lui, molto più di un Mike Bongiorno qualsiasi... Ahimé, scopro che c'è gente bieca che cerca di sporcarne la memoria, dimenticando che avere idee diverse non dovrebbe significare svilire il senso del lavoro di un grandissimo uomo delle istituzioni.

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cos'è cambiato in Berlusconi

17/12/10

Prima riusciva a tenere insieme secessionisti del Nord e nazionalisti del Sud, la destra laica con il centro cattolico, liberali, conservatori, liberisti, statalisti, ex-social/comunisti e quant'altro...

Ora, non più.

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per far chiarezza

Qui, trovate un aiuto per far chiarezza sul nuovo terzopolo.

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Su questo, invece, Di Pietro ha ragione. Nel momento in cui si sono delineate le coalizioni Berlusconi-Bossi, Fini-Casini, occorre che anche la Sinistra delinei chiaramente i confini della sua coalizione.
Al contrario, Bersani ha rilasciato l'ennesima pessima intervista dicendo "la direzione valuterà, deciderà, vi farà sapere". Sono queste le cose per cui il PD perde consensi: la mancanza di coraggio e di decisione nel perseguire una sua strada, sempre che ne abbia una.

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d'accordo con Sky

Sky ha lanciato una campagna per promuovere dei dibattiti televisivi tra i leader politici alla luce di quanto successo in Parlamento.

Una serie di dibattiti televisivicon i faccia a faccia Berlusconi-Fini, Berlusconi-Bersani, Fini-Bersani e poi vedete voi se volete anche altre accoppiate (Di Pietro, Casini, ...). Credo aiuterebbe a far chiarezza agli elettori su cosa sia successo.

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FAQ quotidiane

14/12/10

Berlusconi? Una vittoria di Pirro, buona per aspettare la prossima sentenza.

Il PD? Già tutto scritto qui, inutile affidarsi a Fini.

Fini? Coraggioso.

Chi ha sostenuto Berlusconi? Opportunismo, comprensibile. Tanto la moralità non abita più qui.

Le istituzioni? Almeno il Parlamento torna a essere il centro della vita politica.

Il futuro? "Il governo mangia il panettone, ma penso che non mangerà la colomba, perché in mezzo ci saranno le elezioni" (Roberto Calderoli).

Il messaggio vero è: per cosa stanno litigando?

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la migliore analisi attuale

13/12/10

In questo articolo, trovate la migliore delle analisi ch'io abbia letto su quanto sta accadendo. Eccellente sintesi di tutti i nodi sul tavolo.

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una delle varie illusioni berlusconiane

12/12/10

Non capirò mai come intellettuali dichiaratisi liberali stiano con Berlusconi. Se è vero Silvio ha arginato la Sinistra controllando il paese sostanzialmente per due decenni, nel berlusconesimo non c'è nulla di liberale, a meno di non fermarsi alle etichette.

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della Carità cristiana, ovvero quasi un manifesto

Ieri sono stato a un matrimonio, un bel matrimonio di un grande uomo e la sposa non me ne vorrà se conoscendola meno parlo meglio di marito, ché comunque non è poco.

Due persone di grande saggezza, gli sposi hanno scelto letture non facili. Una mi ha colpito molto e la trovo talmente bella che la ripropongo qui.

In italiano, purtroppo, la parola carità viene ridotta a un sinonimo di elemosina. In italiano, la parola carità non è una gran parola, rasenta l'assistenzialismo in politica o un buonismo un po' banale tra gli amici, quasi paternalistico.

Al contrario, in senso cristiano la parola Carità diventa la parola più grande e più bella di tutte. La Carità cristiana è irriducibile al significato italiano di carità e diventa sinonimo di Amore, Amicizia, Solidarietà, Amore di Dio, Fraternità, Comunione. Diventa cioé la summa di tutti i sentimenti fondati su Dio.
Per esempio, esiste un'idea di amore corrente, fisico, relazionale, sentimentale. E poi esiste un'Amore alto che trapassa fisicità, relazionalità e sentimentalità e si capisce che è qualcosa ancora di più. Solo questo Amore passa attraverso il tempo e rimane intatto nella sua essenza affrontando difficoltà che l'altro amore non sa affrontare. Per questo c'è il matrimonio, quello cristiano intendo, che è un percorso sedimentato su questo Amore, costruito sulla roccia dove i fiumi in piena non possono portar via la casa che è stata costruita. Non dico che l'altro non sia amore, ma se non c'è il riconoscimento di qualcosa di più che si intuisce, anche se non si capisce. Tutto rimane instabile e potenzialmente può svanire. Serve una coscienza forte per far qualcosa che sappia costruire e andare al di là del contingente, dello stiamo bene ora. In altri contesti, direi che serve un progetto.

Tornando al testo del matrimonio, ho preso la parte più significativa che incollo qui sotto e propongo un esercizio (vedi sotto).

(1Cor13, 4-8a e 10-11)
La Carità è paziente, è benigna la Carità; non è invidiosa la Carità, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della Verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La Carità non avrà mai fine.
Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato.

Io ho trovato questo passaggio molto difficile, tutt'altro che intuitivo e comprensibile. Mi è parso ostico e fraintendibile.
Poi, ho provato a fare quest'esercizietto semplice: rileggerlo sostituendo alla parola "carità" che in italiano è appunto una parola dal significato un po' banale, con alcuni altri termini. Se la Carità cristiana è la summa di parole come Amore, Amicizia, Solidarietà, Amore di Dio perché non provare a rileggere quel testo effettuando queste sostituzioni.
Ecco, lo trovate di seguito. Buona lettura.

L'Amore è paziente, è benigno l'Amore; non è invidioso l'Amore, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della Verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L'Amore non avrà mai fine.

L'Amicizia è paziente, è benigna l'Amicizia; non è invidiosa l'Amicizia, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della Verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L'Amicizia non avrà mai fine.

La Solidarietà è paziente, è benigna la Solidarietà; non è invidiosa la Solidarietà, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della Verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La Solidarietà non avrà mai fine.


L'Amore di Dio è paziente, è benigno l'Amore di Dio; non è invidioso l'Amore di Dio, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della Verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L'Amore di Dio non avrà mai fine.

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perché non voto Di Pietro

11/12/10

Una delle ragioni per cui non voto e non voterò Di Pietro.

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invece, son d'accordo con Sorgi

Questo editoriale mi trova d'accordo, a differenza del precedente. Il ricorso alla Procura* è sbagliato perché non si capisce quale crimine sarebbe commesso e come dovrebbe essere giudicato. Un Parlamentare ha il diritto di cambiare idea e quando viene eletto non gli viene imposto nulla, dal punto di vista giuridico. Sulla morale politica possiamo discutere, ma questo non configura un reato.
Detto questo, fa ridere perché Di Pietro che ha nominato i suoi deputati ora li perde a favore del suo odiatissimo Berlusconi... ironia della sorte!
Per il resto, io rimango della mia idea. Berlusconi avrà una fiducia risicata, farà qualche concessione in attesa di rinviare la caduta del Governo a quando sarà cotto di più. Perché? Grande panico tra Fini e Casini, troppe fibrillazioni che fan capire che questo giro non ce la fanno e rischiano di perdere. Ma i poteri forti italici già han deciso di farlo cadere (Vaticano, Mafia), intanto fan buon viso a cattivo gioco attendendo dalla finestra di vedere cosa succederà.
Infine, di fronte alla crisi di Berlusconi il PD resta fermo al palo senza aumentare i consensi. Patetico questo risveglio di vita a seconda che si prospettino le elezioni o no, non hanno ancora capito che si possono vincere le elezioni, ma la vera battaglia dev'essere culturale. E su questo la Sinistra italica è assai indietro (sempre che stia correndo questa gara...).

* PS
certo che l'edificio della Procura di Roma è VERAMENTE brutto!

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in disaccordo con Sartori

Sono in disaccordo con quest'articolo. Sebbene abbia ragione a dire che il giovanilismo non è un vero argomento politico, il tema del mancato ricambio generazionale c'è. Un ricambio generazionale che sia qualitativo e culturale, rispetto ai vari D'Alema che non prendono più voti. E allora, un picolo che prendeva voti negli anni '90, ma oggi no dovrebbe essere cambiato in favore di chi i voti li prende, senza che questo voglia dire rottamare. Fioroni quanti voti porta al PD e quanti ne porta Chiamparino? Perché Dalla Chiesa e Fiano furono mandati a Roma dopo aver perso tutte le elezioni possibili con figure patetiche come quando candidarono Antoniazzi sindaco (che pur l'è 'na brava persona, ma quanti voti ha preso? era credibile? chi l'ha scelto fu premiato con un seggio a Roma!).
Se non c'è un giusto e naturale ricambio generazionale, si rischiano fratture come le tensioni degli anni '70 che in fondo reclamavano la stessa cosa, salvo poi imporre un tappo generazionale che blocca l'Italia da 20 anni: andate a leggere la lista del Governo Prodi del 1996 (o di quello Amato prima) e molti di quei ministri sono ancora oggi i leader della Sinistra italiana. Confrontate i CV dei segretari del PD italiano, socialista francese, labour inglese, socialdemocratici tedeschi, socialisti spagnoli.
Infine, io non dico che debba essere facile per i giovani. Dopo circa 400 anni (non sto scherzando, dopo il 1600), la mia è la prima generazione europea-occidentale che molto probabilmente non potrà vivere meglio di quella che l'ha preceduta a causa di ragioni che non dipendono dalla guerra, ma da motivi socio-economici.
Io sono per un normale e naturale ricambio generazionale, senza baroni attaccati alle sedie né giovani rottamatori. Ma questa cosa, oggi, in Italia, non c'è.

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auspicio o scommessa

10/12/10

Raccolgo un articolo della stampa, io credo che Berlusconi rimarrà in sella e tirerà a campare, al più con qualche concessione a finiani e casiniani, che verrà però ben nascosta dal suo regime mediatico. Nessuno ha voglia di andare a votare, si perderebbe tempo perché l'esito non cambierebbe molto e chi ci porta a votare rischia di essere punito dai suoi elettori che non hanno voglia di andare a votare.
Berlusconi tirerà a campare, non è in grado di colpi a sorpresa e lui non è ancora abbastanza cotto né c'è qualcuno credibilmente in grado di sostituirlo. In fondo, è un anno e mezzo che tirano a campare, volete che cambi qualcosa? Naaa... Se cadrà, sarà tra un po', magari verso gennaio o febbraio.
Questo è un mix tra un auspicio e una scommessa (senza soldi, s'intende).

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affinità e divergenze

Molte delle cose cattive che si dicono sull'università italiana sono vere.
Molte delle cose buone che si dicono sull'università italiana sono vere.

Molte delle cose cattive che si dice di voler fare all'università italiana sono vere.
Poche delle cose buone che si dice di voler fare all'università italiana sono vere.

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traslochi

09/12/10

Portar via la propria roba da quell'ufficio dove son rimasto relativamente poco, circa un paio d'annetti inframezzati. Per lo più libri e il calorifero, ché il Poli ha dovuto tagliare su tutto, riscaldamento compreso.
Poca malinconia, ma del mio umore non mi va di parlare. Tornerò in quell'ufficio ancora un po' di volte per varie questioni e perché, comunque, non ho ancora finito. Ma ho fretta di cominciare qualcosa quanta la fretta di chiudere questo decennio politecnico.
Mi taglierò la barba.

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di montagna

Oggi, ora avrei bisogno di scappare, urgentemente. E' un bisogno fisico. Vorrei prendere la macchina e dirigermi a Ovest, da quelle Alpi che mi furono freddamente accoglienti, come sanno essere solo loro. A Sud, su quell'Appennino degli avi miei tante volte cantato. A Est, dove poche terre conosco. A Nord, verso quella terra mitica più volte ricordata e dove non sono più tornato.

Avrei bisogno di camminare tra le montagne, sorgenti di ispirazione e meditazione. Il mare, quello invernale, potrebbe andar bene, ma ultimamente sento una mancanza, quasi fisica, di montagna, di fatica di salire, del passo difficoltoso tra foglie, ripido e bagnato, ché la collina resti ai viandanti. Il rifugio alla vetta, lo sbalzo caldo freddo, i miei occhiali che s'appannano.

Avrei in mente un paio di buoni compagni di cammino, anche solo una giornata. Uomini, naturalmente, ché sui percorsi difficili non si portan le belle ragazze, ché le donne già portano il peso di tutta l'umanità, perché portarle lassù?

Non di fuga, quanto di ritorno. Non di evasione, quando di riflessione. Vorrei ora esser portato dal vento, duro e aspro come solo le Alpi sanno spingere. Il vento, la montagna e il cammino.

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ci sono luoghi che così

Stasera, mentre finisco di lavorare prima di andare a dormire, mi viene in mente un certo incrocio, all'angolo tra Dalkeith Rd e Holyrood Park Rd. Superfluo dire dove si trovi.
Non è né un luogo importante, turistico, tantomeno un luogo bello e particolare, ancor meno un luogo particolarmente significativo della mia vita o di quello di qualche persona cara.
Un luogo normale, un incrocio, mediamente trafficato, soprattutto considerando dove si trova. Lo ricordo perché l'ho fatto tante volte e, spessissimo, pioveva anche se era Agosto.
Lo ricordo pieno di pozzanghere grigie che si mischiavano con l'asfalto e qualche lavoro più in là.
Attraversare la strada.

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blog

07/12/10

Son sempre contento quando scopro gente che tiene ancora in vita i blog.

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e poi, sulla crisi

Inutile dire che è complicata. La crisi s'è giocata perché le banche hanno inventato meccanismi finanziari esagerati, scommesse troppo rischiose e fondi basati sul niente: un sistema chiaramente non sostenibile, l'hanno già spiegato in molti meglio di me. Non si può vivere indebitandosi all'infinito, speculare su questo indebitamento funziona solo sul breve periodo.

All'inizio, nel 2007-08 qualche banca fu fatta fallire, i banchieri presero paura e i governi li salvarono.

Ora, 2010-11, i soldi pubblici sono finiti. Le banche, salvate dai soldi pubblici, hanno iniziato a speculare su quando sarebbero finiti i soldi pubblici.

E allora, si faccia fallire qualche altra banca e, come propone la Germania, si accettino operazioni finanziarie solo ed esclusivamente da operatori soggetti alle leggi europee, o almeno dei paesi trasparenti. In maniera più esplicita: non bisogna più ammettere trasferimenti di capitali dai paradisi fiscali. Vuoi investire in Europa? Benissimo, dimmi da dove vieni? Dagli USA? Dalle Cayman? Se fallisci, chi paga? Tu dammi questa garanzia e puoi venire qui a prestar denaro, altrimenti niente.

La mia idea sull'economia è che gli economisti sono bravi a spiegare fenomeni macro, ma si dimenticano che dietro ci sono persone che decidono e si comportano in certi modi. Nomi e cognomi.

Come il povero Assange che ha subito una caccia all'uomo che manco Bin Laden...

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segni passeggeri

Servono segni di un miglioramento progressivo, foss'anche solo di lungo periodo.

A lungo, era un voto sul registro e poi sul libretto, un bravo dalla mamma, e pian piano quel libretto si riempiva e magari qualche torta, qualche carota in più veniva data. Ovviamente, punire anche i fallimenti, ma sempre col cuore tenero delle mamme.

Oggi, in Italia, bisognerebbe ritrovare quell'approccio, ché a noi la mamma è tanto cara. Premiare un'idea vincente, non solo col profitto ma dicendo: visto che bravo? Però, bisogna anche dire "no, quello è sbagliato" e lasciare che chi ha rotto paghi, e si tenga pure i cocci.

Vale in Italia, come in Europa. Vale per le banche che hanno fatto indigestione e ora ci lasciano i cocci, dopo essersi presi i nostri soldi, ovviamente.

Vale in Università, dove a lungo una generazione ha vissuto sul patto: "lo Stato mi paga poco, ma in cambio non ho veri doveri". La chiamavano liberta academica, ma ora è una fregatura.

Passo dopo passo, recuperiamo questi piccoli segni per un nuovo clima che sia guidato da principi come meritocrazia, ma solo se ci sono pari opportunità, solidarietà ma solo se c'è anche responsabilità (la Carità cristiana), il mercato ma solo se c'è lo stato nei rispettivi ruoli, uguaglianza senza appiattimento, la geografia ma solo se c'è anche la storia.

Complicato? Complesso? Difficile, forse; probabilmente, poco concreto. Ma possono forse delle parole, per di più eteree, a dar un contributo costruttivo?

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le parole chiave sono...

Sebbene, malgrado, nonostante. Sì, avete capito bene. Bisogna far sì che queste siano le parole chiave. Malgrado tutto, nonostante il contesto, sebbene le condizioni fossero sfavorevoli, noi cisiamo, ce la facciamo, lottiamo e andiamo avanti. Al contrario, vedo grande scoramento, voglia di lasciarsi andare e cedere agli egoismi per cui, al più, io lotto malgrado tutto. Un errore di prospettiva, una rinuncia a combattere date le condizioni tutt'altro che sfavorevoli. E penso anche solo a chi cercava un lavoro appena 7-10 anni fa.

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futuro politico

06/12/10

Articolo interessante. Tra 50 anni, spero ci ricorderemo di questo ventennio '90-2000 come una dittatura mediatica con un sol uomo capace di manipolare l'opinione pubblica come mai nessun altro prima. Di D'Alema ci dovremo ricordare come simbolo e principale responsabile dell'eterna incapacità della Sinistra di capire cosa stava succedendo, anzi di scendere a patti con il dittatore mediatico. Ci ricorderemo di Berlusconi e D'Alema come oggi ci ricordiamo di Daitarn 3 e dei Meganoidi.
Sempre che tra 50 anni avremo tempo di pensare ai tempi andati, s'intende.

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futuro

Ricordo che Fabrizio Barca, il più grande tra quelli che fanno il mio mestiere, diceva che tra i peggiori indicatori del malessere del Mezzogiorno c'é la mancanza di occupazioni a scuola: chi non si preoccupa della scuola, reclamando qualità nell'insegnamento, significa che non ha a cuore il proprio futuro, la propria possibilità di crescere e migliorare la sua condizione soci-economica attraverso l'educazione, sia essa scolastica o universitaria.
In questo articolo, pare che qualcosa si stia muovendo.

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esigenza personale

04/12/10

Ho bisogno di ricominciare a viaggiare, non perché mi manchino i check-in degli aeroporti, ma per scoprire posti ignoti, incrociare nuovi brindisi e scegliere con quali mattoncini fare il manovale. E' un'esigenza di scoperta per rompere una certa routine. In fondo, anche ad Almeria si compra il pane in panetteria.

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del buon giornalismo

A questo link potete vedere come dovrebbe essere fatto il giornalismo: la politica deve parlare delle azioni del governo, delle aspettative che genera e dei risultati che ottiene, non di dichiarazioni, parole, incontri, alleanze. Diceva quel tale, sono i fatti che contano...

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semplicemente, lineare

La maggioranza non vuole le elezioni. Ma non la maggioranza parlamentare, quella degli elettori. Dati numeri e situazione, spero in una crisi di governo con la creazione più o meno immediata di un altro governo con, più o meno, gli stessi partiti PdL-LN-FLI e se vogliono UdC &co. Il primo ministro? A me va bene anche Berlusconi, purché si esca da questa empasse che ha stufato tutti...
In altre parole, si arrivi a una crisi-lampo per un nuovo governo di centro-destra, altrimenti un governo istituzionale almeno per cambiare la legge elettorale.

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si torna pensierosi

03/12/10

Dai funerali si torna sempre con tanti pensieri in testa, così anche oggi. Un funerale del padre di un caro amico, un bel funerale per partecipazione in una chiesa innaturalmente grande e calorosamente gelida per il freddo che colpisce Milano in questi giorni. Come quel funerale di qualche anno fa.
Ripenso a un vecchio post, per me tanto bello e accompagnato da commenti che mi fan sorridere ancora oggi. E poi, cercandolo, ritrovo un mio breve racconto che trae in inganno anche me: i riferimenti mi paion familiari, ma quando mi fermo a pensarci non li riconosco già più, come nei sogni dove ti senti a casa, ma al mattino non ti ricordi più dov'eri. Ai funerali pensi a delle parole speciali e non le trovi mai.
La cosa più grande del Cristianesimo è che ti mette nella prospettiva che la vita sia un dono e con essa tutto ciò che l'accompagna: un dono la tua vita fatto dall'Amore dei genitori, un dono l'Amore di una ragazza naturalmente bellissima, un dono l'Amicizia, il lavoro. Un dono la pace nel mondo che è difficile e va sempre meritata facendo i bravi bambini a Natale. Dicevano oggi durante la cerimonia "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te" (Vangelo di Matteo, 11, 25). E non si sia tristi al funerale, oggi quel mio amico è stato in grado di regalare un sorriso e una battuta a tutti gli amici che erano venuti attorno a lui. i ha spiazzato, ma un grande insegnamento che per questo val la pena di condividere.

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a furia di

A furia di proporre e di non vedere nessuna risposta alle proprie proposte, la gente si stufa e smette di proporre.

Delle buone istituzioni dovrebbero saper valutare la qualità delle singole proposte, stimolare e sostenere sempre chi propone e aiutare chi non propone a farlo.

Però, se chi propone non trova mai risposte, poi si stufa e o la smette o se ne va.

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Vendola e l'OPA sul PD

Bersani e Letta ripetono alla noia che Vendola ha lanciato un'OPA sul PD, che vorrebbe cioé cercare di mettersi a capo del centrosinistra per prendersi il PD come base e con quello andare al Governo. Dicono sia scorretto. Mai che si chiedano perché molti nel PD invece vedrebbero bene Vendola candidato premier, mai che si chiedano se forse la proposta di 'farsi guidare' da Vendola è perché gli attuali leader non sanno guidare dal PD?
Lo dico con una certa rabbia perché Bersani si è fatto eleggere segretario alimentando la promessa che con lui tutti i problemi del partito sarebbero stati risolti, che lui sarebbe stata una vera guida e che il partito avrebbe finalmente funzionato come una bocciofila (sic!). Contro di lui un Franceschini che è un politico più onesto, ma più problematico, meno carismatico ma con maggiore senso della realtà e che riconosceva di non aver la bacchetta magica. Il problema è che i due sono finiti nell'infinito tritacarne di D'Alema vs Veltroni e DS vs Margherita, con qualche shackeramento.
Aggiungo, ce la si prendeva sempre con la Binetti fonte e causa di tutti i mali del PD. Ora che lei non c'è più, non mi sembra che il PD stia tanto meglio: forse che, come dissi tempo fa (1 - 2 - 3), la colpa non era della Binetti? Non che lei fosse un elemento di forza del PD, anzi, ma forse era un pretesto per non guardare problemi ben più seri.

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Il Primo Ministro dell'Italia è Godot

02/12/10

Titolo banale, potevo far di meglio. Ma non si capisce perché si lasci in sospeso una crisi per un mese, anzi... Berlusconi, da quando ha divorziato, ha smesso di governare, probabilmente non ha mai fatto niente da quando è stato rieletto nel 2008. La politica del governo è aspettare che la crisi passi, mentre gli amici cercano di arraffare qualche contratto qua e là. I leader dell'opposizione aspettano che Berlusconi cada, mentre cercando di reprimere i loro che invece vorrebbero proporre qualcosa: ma che siete pazzi? ad andare al governo ora con la crisi chi ha voglia? E poi è giusto che Bersani torni ministro, per la III o IV volta, così magari riesce a provare anche lui tutte le poltrone!

Vabbé, assisto alla vicenda con grande confusione e poca passione perché dalla parte mia si preferisce attendere la caduta che rimettersi in discussione per poter proporre qualcosa di nuovo al paese.

Chino la testa, penso a me stesso ché tanto c'è già fin troppa gente che dice di pensare a questo paese.

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grande rabbia politica

01/12/10

Sottoscrivo questo post, il PD ha definitivamente perso il mio voto e il mio possibile appoggio perché quello che conta è come si vota in Parlamento. Vedremo chi votare, non è il momento di dirlo. Mi dispiace notare che il capogruppo Franceschini non è stato seguito e questo pone un problema gravissimo perché non si può fare la ramanzina a Berlusconi sui soldi all'università e poi votare come lui quando si toccano i soldi del partito. Una vergogna!
Maggior dettagli qui.

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