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Chiedo, non sapendo

31/08/25

Quel che sta succedendo a casa è tragico e pone mille interrogativi. Ce n’è uno che mi pare manchi dal dibattito: ma Hamas, cosa vuole fare? Mi pare sufficientemente chiaro che Netanyahu sta radendo al suolo la Striscia, ma Hamas e chi sta con lei cosa intende fare?

Lo dico perché un’opzione ipotetica è quella di una resa incondizionata, rilasciando gli ostaggi pur di porre fine a questo massacro a cui Hamas evidentemente non riesce a opporsi. Accettare questa sconfitta sarebbe il punto di partenza di una riconquista/vendetta in futuro, risparmiando ulteriori atrocità oggi. Il governo israeliano mostrerebbe al mondo il suo piano, ma non avrebbe più ragione per continuare questo massacro, anzi si porrebbe nella posizione di paura di aspettarsi il ritorno di Hamas e alleati.

Dico tutto questo senza grande cognizione di causa se non quella di un osservatore lontano e superficiale, ma veramente non capisco cosa vuole/può sperare di ottenere Hamas ora.

Chiedo, non sapendo.


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Pensieri sparsi, un po’ inquietanti

15/07/25

Avete fatto caso che non c’è più terrorismo? Quello stile Al Qaeda, di matrice islamica, da Atocha al Bataclan, da Londra a Bruxelles. Finito, dimenticato, archiviato.

Sia chiaro, era una roba agghiacciante, ma in un contesto geopolitico come questo, quel terrorismo e’ lontano anni luce. Un pensiero inquietante e’ che oggi quella linea politica cosi vagamente incerta é oggi piu’ vicina al ruolo di vittima di una guerra in cui i fascismi la stanno schiacciando. Allora, meglio lasciare l’ambiguità fra i vari Al Qaeda e Hamas, se mai sono stati sulla stessa linea, che di certo non hanno bisogno di motivi per aggredire, di casus belli ce ne sono enormemente, ahinoi. Era una strategia suicida sia nel senso letterale sia politica perché non ho mai capito come si potesse solidarizzare per quel tipo di terrorismo. Forse, forse per l’11 settembre (colpire gli USA del WTO!) o Charlie Hebdo (colpire i blasfemi!) ma tutto il resto era follia ingiustificabile che non credo abbia portato ritorno ai promotori.

Scrivo tutto questo con grande angoscia. Ha mostrato tutta la vulnerabilità di città come quella in cui vivo. Sia pace per le vittime innocenti.

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Parliamo di politica e dinamiche socioeconomiche.

10/07/25

 Prendiamo il caso del governo Meloni in Italia. Mi pare chiaro che sia basato sul mantenere il consenso di USA di Trump come ideologia, insieme all’amicizia per la Cina perché è da questi due paesi che deriva l'attuale ricchezza dell’Italia, almeno del suo ceto dirigente. Di certo non dalla Germania, che può permettersi di essere autonoma, né dalla Francia che conta sempre meno. L’Europa non è più uno spazio economico di riferimento che possa promettere grandi margini di crescita per l’Italia, allora meglio essere vassalli privilegiati di USA e Cina. Una ricchezza esogena perché tanto la domanda interna non sostiene l’Italia più da tempo. Il mercato europeo non promette né garantisce a un'elise italiana di restare al potere, come poteva essere col governo Prodi. Berlusconi garantiva una ricchezza italo-italiana che equilibrava gli interessi di Germania e USA, ora conta essere amici della Cina e del suo fedele vassallo russo. 

 

La questione teorica è capire quali industrie/settori economici guidano la ricchezza di un paese e se questi sono interni o esogeni. Questo discorso lo si può applicare anche ad altri. L'ho imparato dalla lezione di Barbero sulla guerra civile americana: il sud agricolo dipendente dalle esportazioni di cotone vs il nordest industriale che voleva affrancarsi dalle industrie inglesi. A un certo punto, l’Ovest si schierò col Nord perché’ c’erano maggiori margini di crescita contro un sud agricolo ormai stagnante. Una dinamica simile con l’Italia unitaria, dove le élite industriali/liberali di Piemonte e Lombardo-Veneto videro un’opportunità di affrancarsi dall’arretratezza del sistema austro-ungarico e si portarono dietro il centro-sud dove vedevano margini di crescita per i loro interessi. In effetti, l’Italia riuscì a unirsi e il triangolo Milano-Genova-Torino divenne un centro di grande rilevanza. In Europa quali sono le industrie che guidano il consenso, tipo il settore auto in Germania che coi sindacati ha alimentato decenni di SPD o l'Italia di Prodi...

 

Tutto questo, serve infine capire che l'assenza di alternative a Meloni nasce dal fatto che non esiste una alternativa politico-economica e, se anche ci fosse, ormai l'Italia è talmente dipendente dall’estero, che viene bloccata. Lo dimostra come il presunto sovranismo non osi mai schierarsi contro le influenze cinesi o americane, un palese contrasto con l’ideologia autarchica dei fascisti originali. Chi ha interessi e risorse per creare una alternativa a Meloni? Se Schlein volesse essere un’alternativa, su quali settori socioeconomici dovrebbe puntare? Quale alternativa di sviluppo potrebbe promuovere? Brexit fu giustificata dall’idea che l’Europa non offriva più margini di crescita al Regno Unito, mentre Russia e Arabia sembravano molto più promettenti. Non sono sicuro che quella visione fosse corretta, ma di fatto vinse.

 

Ecco, la politica si può capire solo se intersecata a queste dinamiche socioeconomiche e non mi pare di dire niente di strano: quali sono le forze che oggi possono contrastare una politica stile Von De Leyen + Meloni?

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Si festeggia, sobriamente

25/04/25

Io ce li vedo, a gonsolarsi per l’idea “geniale“ di estendere il lutto per il Papa in modo da « bloccare » il 25 Aprile. Invece, si sta rivelando un clamoroso autogol, ridicolo e patetico. Allora, meglio Berlusconi che ando’ a festeggiare all’Aquila fingendosi Partigiano per un giorno

Invece questi sono personaggi da commediuncola degli errori, neofascistelli che si gongolano di essere ora al potere, sfoggiando cimeli del ventennio. No, l'Italia e' piu' avanti. Per fortuna.

Sorrido e festeggio.

 

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

 

Piero Calamandrei

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25 aprile 2024

25/04/24

Scegliere di festeggiare il 25 aprile significa scegliere di festeggiare la libertà di scegliere. Perché prima c'era il fascismo e non si poteva scegliere. Invece l'Italia ha scelto la democrazia, la libertà di poter scegliere fra DC e PCI, fra socialisti e liberali oppure, oggi, fra Meloni o Salvini, Tajani o Calenda, Schlein o Conte. Col fascismo, non ci sarebbe stata scelta. L'unica cosa che si sarebbe potuto fare era festeggiare il fascismo. Invece oggi si può scegliere.


Io credo sia una bella cosa poter scegliere. Per questo festeggio. In fondo sono contento che anche gli altri possano scegliere se festeggiare o no. Certo, preferirei tutti festeggiassero, ma la libertà, la democrazia significa accettare anche chi la pensa diversamente, altrimenti saremmo nel fascismo. Scrivo tutto questo oggi perché fra poco saremo chiamati a scegliere con le elezioni che comunque mi sembrano una bella cosa anche loro. 


Buon 25 aprile.

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Breve pensiero sull’8 marzo, tema delicato

08/03/24

Il femminismo é tradizionalmente un valore di Sinistra, pero’ credo che in questi ultimi tempi il Wokismo abbia fatto perdere di vista questa connessione per cui molte femministe magari meno estremiste si sentono a disagio. Il fatto che basti un’autocertificazione per dichiararsi donne lo trovo svilente, offensivo e, infatti, questo genera parecchi problemi pratici, come quello stupratore in Scozia che poco prima della sentenza si é autodichiarato donna, quindi é stato incarcerato in un reparto femminile dove... eh vabbé, vi sorprende? Per non parlare di quegli atleti che pur di eccellere e ottenere visbilitá, successi e sponsor, si autodichiarano donne, di fatto togliendo alle donne vere i loro spazi sportivi.

So che sono temi controversi, ma ho l’impressione che piu’ la sinistra si appiattisce sul wokismo, piu’ il femminismo si sposta verso destra.

Il mio sogno? Che la societá non faccia discriminazioni secondo gli orientamenti sessuali di ognuno. Credo sia l’onda lunga della reazione, tutta Made in US, allo stereotipo della donna che deve passare da Barbie alla brava casalinga. Ecco, abbiamo esagerato dall’altra parte. La verita’ é nel mezzo.

W l’8 marzo.

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Credo che oggi, la politica

01/03/24

 Credo ci sia urgenza di un’azione politica, in primo luogo per la Pace, oltre che per la giustizia sociale e ecologica, ma soprattutto per la Pace, come me l'ha insegnato Danilo Dolci. Eppure, non saprei proprio cosa fare e lo dico in termini molto pratici. Ho fatto politica per tanti anni nel contesto universitario e, un pochino, cittadino. Mi occupo di policy a livello UE, ma lì non vedo passione, è un lavoro che va bene e onestamente sento che non stiamo facendo niente per la Pace...

Per esempio, scrivere la propria opinione qui su FB credo non serva a niente. Va bene come sfogo, non è la prima volta che lo faccio, ma non mi sembra abbia mai sortito particolari effetti. E allora? Che fare? 

Anche le prossime elezioni europee mi sembrano piú un gioco da X Factor. Voteró convintamente, ma mi pare ancora lontano dalla deriva che ha preso il mondo, o almeno quella piccola porzione che conosco chiamata Europa. Ho molte riserve su come viene condotta l’UE, ma di nuovo viene la domanda che fare, come interessarsi del bene comune, di oggi e di domani. Questa digitalizzazione spinta della sfera politica mi mette a disagio, mi sembra eccessivamente anti-democratica o almeno mi fa sentire tagliato fuori dalla partecipazione politica. Ecco, l'ho detto.

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11 settembre. Oggi.

11/09/23

Non bisogna dimenticare. Per la tragedia di quel giorno e quello che ne e' seguito. Per ragionare sulle cause di quel gesto folle, ma premeditato con allucinante precisione. 
Il COVID ha probabilmente posto fine a quel periodo storico iniziato e, per certi versi, culminato con l'11 settembre. Difficile periodizzare quando siamo cosi' vicini nella storia.
Quella globalizzazione che ci avevano detto bella, giusta e ricca per tutti, non lo era. Il terrorismo e le guerre in Afghanistan e Irak. La contrapposizione fra Occidente e Islam, fra profitto e valori, fra democrazia e giustizia. Contrapposizioni che non sapevano più interpretare la complessità dei tempi. Seattle e Genova. Bush e Rumsfeld. Kabul e Baghdad. Osama Bin Laden ucciso da Barack Obama. Narrative di guerra, contrapposizioni e rivalita', sempre a favore dei piu' potenti di turno. Le prove fallaci di Donald all'ONU. L'eccitazione della Fallaci in Italia per sentirsi giovane e bella. 
Sarebbe saggio oggi tornare e investigare quel periodo a noi cosi' vicino. Per tutti coloro che ne sono stati vittime e non possono essere qui ora. 
Perche' noi tutti ricordiamo quel giorno. Noi tutti ricordiamo e dobbiamo farlo. 

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Constatazione non molto amichevole

24/05/23

 E' ormai tristemente evidente che quella che e' iniziata come l'invasione russa dell'Ucraina sia solamente il caso piu' evidente di una nuova guerra che speriamo sia almeno fredda fra Cina e USA. Il blocco occidentale (USA e alleati) non ha saputo isolare la Russia che, invece, ha ottenuto l'appoggio della Cina e di quella parte del mondo che ha rivendicazioni contro l'Occidente, India in primis ma anche africani e latino-americani hanno espresso limitato sostegno per le istanze occidentali.

Io sono notamente pacifista, ma l'Ucraina doveva difendersi. Il problema e' che nel mentre bisogna costruire alleanze per isolare la Russia come fu isolato l'Irak o l'Afghanistan. Vero che la Russia e' un caso diverso, ma la guerra in Ucraina sta diventando solo il tassello principale di un puzzle cino-americano che sembra portare a un nuovo clima di tensioni, da Taiwan all'Africa passando per Siria e le ambiguita' dei paesi mediorientali. 

Se si vuole far finire la guerra serve creare alleanze, un lavoro diplomatico preciso e ambizioso, molto piu' importante che mandare armi a Kiev.

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A caldo

13/02/23

È comunque triste vedere una partecipazione così bassa alle elezioni regionali. 

Ai politici dico che bisognerebbe mettere il numero di seggi proporzionale all'affluenza. Cambierebbero molte cose. 

Però, buona parte della colpa è dei media che hanno francamente evitato di raccontare la politica regionale, lombarda o laziale. Dopo anni di crisi da pandemia, la sanità sarebbe un tema enorme. Ahinoi, hanno ridotto la discussione a "pandemia: vaccino come soluzione Vs novax". Invece, la sanità è complessa e, diciamolo, non c'è stato solo il Covid... 

La frammentazione dell'opinione pubblica è causata dall'ossessione di voler inseguire il micro targeting, cioè consegnare a ogni individuo il messaggio che vuole secondo algoritmi efficienti per catturare l'attenzione. Purtroppo questo ha fatto sparire l'opinione pubblica come spazio di dibattito collettivo. 

Infine, abbiamo istituzioni eccessivamente complicate per questo mondo di fenomeni transfrontalieri. Onestamente, che influenza può avere un consigliere regionale sulla vita di una persona normale? È una domanda che, in tutta onestà, bisogna porsi perché, comunque, resto un convinto sostenitore della democrazia rappresentativa. 

Il problema che io ho, molto concreto, è che chi ho votato per rappresentarmi è, di fatto, irraggiungibile o impotente di fronte ai problemi da affrontare.

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Lombardia 2023

12/02/23

Se fossi in Lombardia voterei convintamente Majorino. È vero che in passato l'ho criticato, pure parecchio su questo blog, ma ora è la migliore soluzione possibile. 

 Il disastro di Fontana è sotto gli occhi di tutti con un sistema sanitario che ha reagito malissimo alla pandemia, dimostrando tutta l'inadeguatezza della logica dei quasi- mercati in ambito sanitario. 

In questi anni Majorino si è dimostrato pragmatico e tutti i sindaci più importanti della Lombardia lo sostengono. Sarebbe un cambiamento utile, ragionevole e concreto come si addice a questa regione. Majorino si è lanciato in una sfida coraggiosa in una terra dove non si ama il cambiamento politico. 

Ha messo insieme la migliore coalizione possibile e ci sta provando. La campagna elettorale lombarda è stata praticamente invisibile, tutto sottotraccia dando per scontata la vittoria di Fontana. 

Ecco, mi piacerebbe se invece ci fosse una sorpresa, uno sforzo per prendere consapevolezza che così non va bene, ma si può fare un po' meglio. 

 Passo e chiudo.

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Oh Letizia....

03/11/22

Letizia Moratti è stata la peggiore ministra di istruzione e università di cui abbia memoria. Ha smantellato il vecchio sistema "dimenticandosi" di proporre uno nuovo e lasciandolo a languire per dieci anni. 

Letizia Moratti ha asservito la RAI agli interessi di Mediaset. 

Letizia Moratti ha devastato le finanze del comune di Milano lasciando il peggior debito mai visto. 

Ha tradito il suo stesso partito che l'aveva candidata andandosene dopo aver perso con Pisapia, ma tenendosi l'auto per intenderci. 

È salita al Pirellone solo per tornaconto personale, fregandosene della crisi sanitaria che stava vivendo la Lombardia. 

Se ci fosse un minimo di serietà candiderebbero un Pisapia, invece di stare a corteggiare Letizia Moratti...

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Referendum 2022

31/05/22

Ringrazio questi MERAVIGLIOSI referendum che mi danno la possibilità di parlar male di quelle fazioni politiche che li hanno promossi, cioè Lega, Radicali, Azione e +Europa con l’interessato sostegno di Forza Italia Viva e altri d’area. Già il fatto che Salvini, Calenda e Bonino si trovino d’accordo è un buon inizio per far capire come la penso, ma veniamo al merito perché qui non è questione di antipatie personali, ma le proposte che hanno fatto vanno conosciute per rendersi conto dei proponenti.

 

Innanzitutto, il metodo perché si propongono dei quesiti decisamente tecnici e complicati a referendum abrogativi che quindi possono solo rimuovere alcuni tasselli di legge all’interno di strutture molto complicate che quindi non verranno sostituite. Come se non bastasse, i referendum vengono su materie su cui il Parlamento sta legiferando e questo la dice lunga sulla cultura istituzionale dei suddetti promotori. Ma veniamo al merito dei quesiti.

 

Il primo quesito è un capolavoro di indecenza. I promotori chiedono che venga abolita la regola per cui, chi ha subito condanne gravi non possa ricoprire incarichi pubblici. Vale la pena commentare? Cioè, in Italia c’è una legge finalmente giusta per cui se hai commesso un reato GRAVE contro lo Stato non puoi essere eletto e Salvini-Calenda-Bonino chiedono di toglierla? Andiamo avanti, si va dalla separazione delle carriere fra magistrati e giudici, storico cavallo di battaglia del Berlusconi degli anni d’oro, al fatto che gli avvocati dovrebbero giudicare le condotte dei giudici, tipo che l’avv. Taormina dovrebbe poter far licenziare il giudice che ha condannato Berlusconi. Semplifico, ma neanche troppo. D’altronde si sa che Bonino ha sempre salvato il governo Berlusconi quando gli mancavano i voti di fiducia in parlamento. Si arriva fino a cose più tecniche tipo che i membri nominati dal parlamento (cd. “laici”) dovrebbero poter intervenire nell’autogoverno della giustizia, rimuovendo il principio di divisione dei poteri tanto chiaro al vecchio Montesquieu. Per intenderci, questa è la direzione applicata da Orban e Kaczynski che li ha portati a essere considerati delle “post-democrazie”. La giustizia deve occuparsi di applicare le leggi e deve farlo senza subordinazione al Parlamento.

 

Io credo che per avere un’Italia anche solo minimamente dignitosa dovremmo non solo rigettare questi quesiti da repubblica delle banane, ma anche isolare chi osa sostenerli. Se Salvini sappiamo che è Salvini, che mi dite degli altri? Come si può volere che chi ha commesso reati contro lo stato venga eletto a rappresentare lo stato? Come si può volere che degli avvocati, che lavorano su mandato dei privati, intervengano nella valutazione delle carriere dei magistrati, che invece devono lavorare in nome della costituzione e della legge? Ma soprattutto, chiunque abbia la minima cultura del diritto dovrebbe rendersi conto che sono temi che non andavano messi a referendum! Chi invece non ha mai fatto diritto, ma ha passione politica può vedere in questi referendum la possibilità di realizzare quella riforma della giustizia che Berlusconi voleva 20 anni fa. Ha senso? Dai…

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Per affrontare questi tempi difficili

05/03/22

Un primo modo per affrontare questa crisi in Ucraina sarebbe di chiudere parecchi siti di informazione italiana, a partire da Repubblica.it. 

La morbosita’ con cui seguono il conflitto, l’ansia che vogliono generare per attirare qualche click pubblicitario in piu’ e la totale irresponsabilita’ nel ruolo sociale dell’informazione sono i fattori che rendono questi siti pericolosissimi. Generando un diffuso senso di angoscia, soprattutto tra una popolazione di lettori che si vorrebbe "la buona piccola e media borghesia", questo tipo di informazione mina la capacità di molte persone di agire lucidamente. 

 Saranno 15 anni che ho smesso di leggere Repubblica.it e lo considero il peggior servizio d’informazione all’Italia, ma -ahimè- altri giornali hanno seguito lo stesso percorso, dalla Stampa al Corriere della Sera. Se il Fatto Quotidiano aveva almeno quell’impronta semi-grillina che poteva giustificare un certo taglio, l’errore e’ pensare che Repubblica rappresenti quell’area moderato-progresista, benpensante e ‘educata’ d’Italia. 

 Il confronto col Belgio e’ imbarazzante. I quotidiani belgi non sono esattamente pietre miliari del giornalismo, forse solo la Libre Belgique, ma almeno evitano quella morbosita’ pornografica che finisce per far perdere lucidita’ al lettore che clicca solo sulla prossima photogallery. 

Ecco, chiudere siti pseudo-benpensanti come Repubblica aiuterebbe molte persone ad affrontare questa (gravissima) situazione con piu’ lucidita’, con maggiore saggezza eapertura al dialogo e volontà di comprensione. La censura é sempre sbagliata, per cui mi limito a sperare che i miei amici piú saggi scelgano di evitare siti di presunta informazione che hanno il solo risultato di far perdere luciditá senza aiutare la comprensione dei fatti.

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Strategia prevedibile

24/02/22

La uso sempre nei videogiochi, ma non pensavo che questa "sorprendente" strategia funzionasse nella realtà.  

Ammasso truppe al confine dicendo al computer che tanto non è per attaccarlo. Lui ci crede perché se l'ho detto sarà vero. Poi però lo attacco e vinco io la partita perché è evidente che era un bluff, anche abbastanza pacchiano e prevedibile. Lui ci casca sempre perché non ha memoria delle partite precedenti dove l'ho già fatto e soprattutto perché non capisce che io sto giocando per vincere.



Ecco, l'Europa mi pare decisamente imbelle, non reagisce a una strategia banale e prevedibile, si fa cogliere sempre impreparata a qualunque mossa.  E pensare che qui a Bruxelles é pieno di gente che se ne dovrebbe occupare... 

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del g20

01/11/21

 Però io ho poca o nessuna fiducia che quelli che oggi siedono attorno al tavolo a parlare di clima sappiano cosa stanno facendo. L’ho visto chiaramente a Bruxelles: quando il tuo stipendio è 5-7 volte la mediana europea, quando non hai problemi di precarietà, quando le babysitter comunque le trovi o la scuola e ‘di élite, quando hai comunque i soldi per il riscaldamento e la BMW che ti aspetta nel parcheggio, l’unico incentivo che puoi avere è di perdere questi privilegi.

Quando sei una 30enne che può lavorare con i tailleur fighi perché’ sono sfigate quelle la a star dietro ai pannolini. Quando sei un 50enne che ha studiato e fatto la vita del signore e sai che tanto tuo figlio comunque troverà lavoro grazie alle connessioni che hai. Quando sei la Fornero e hai genitori, zii e mariti nei CdA di Torino e capisci che sono i ‘giovani’ ad essere spocchiosi nel non accettare i lavori che tanto sua figlia mai farà. Quando vivi e cresci in quelle condizioni non ti capisci quanto un sussidio di disoccupazione, un voucher babysitter, un’assicurazione sanitaria pagata facciano la differenza.

Se vivi a Bruxelles non sai cosa vuol dire non potersi permettere acqua da bere. Se vivi a Washington non sai cosa vuol dire avere incendi che devastano di fianco a casa. Se vivi a Londra, non sai cosa vuol dire un fiume che ti spazza via la casa.

Provoco? Un po’ sì. Esagero? Volutamente. Ma ho imparato che l’esito delle decisioni dipende dalle persone che siedono attorno al tavolo. Che vuoi contraddire quello che sta seduto di fianco a te? No, al più lo metti in minoranza, lasci il suo paese nella merda e salvi lui come persona invitandolo da qualche parte nel tuo paese benestante. Sia mai che faccio un torto a qualcuno che siede al tavolo come me.

Che tristezza la scena di quei 20 personaggiuncoli che lanciano la monetina alla Fontana di Trevi. Che tristezza…

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Di Genova, 20 anni dopo

21/07/21

Mi ricordo il G8 di Genova. 

 Ricordo bene che, dopo quei tragici fatti, qualunque pensiero critico sulla globalizzazione divenne impossibile perché venivi irrimediabilmente associato "a quello che voleva cambiare il mondo col casco e l'estintore"

Criticare la globalizzazione del libero scambio come dogma, del profitto come valore imprescindibile e della progettualizzazione come unica forma di lavoro divenne qualcosa da violenti, qualcosa da stigmatizzare, qualcosa che nessun benpensante avrebbe neanche piu' lontanamente preso in considerazione, neanche fra i presunti progressisti. 

Ricordo bene che non si arrivo' per caso a quei tragici fatti. Ricordo il TG1 che continuava a dare visibilita' a Casarini, ricordo Scajola che voleva fare il duro, ricordo la tensione nei media che non aspettavano altro che la tragedia. E la tragedia, inevitabile, arrivo'. 

Ricordo che dieci anni dopo quei fatti erano ancora vividi. Un pensiero critico sulla crisi scaturita da Lehman's Brothers veniva ancora etichettato come No Global, come "quelli con l'estintore", come tu non capisco che non c'e' alternativa alla globalizzazione. 

In tutto questo, pero', trovo grande speranza nei movimenti rappresentanti da Greta Thunberg perché, finalmente, il pensiero critico puo' avanzare, spezzando il monopolio del pensiero unico liberista, globalizzato e per il libero scambio. Pensiero critico, per me, significa mettere in discussione il buon pensiero comune e questo puo' anche portare a commettere errori di giudizio, ma con la volonta' di chiedersi il perché di certe disuguaglianza, da dove viene una certa ricchezza e quali conseguenze avra'. 

Ecco, se c'e' una cosa che ho imparato e' a non smettere di interrogarsi. Non aver paura di farsi domande, anche quelle sbagliate, non smettere di ragionare anche se ci si ritrova in mezzo a contesti violenti e se degli amici fanno errori. Il senso di giustizia non deve fermarsi.


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Capire di quale problema stiamo parlando.

05/03/21

Il problema pero' e' anche capire quale sia il problema. 

Non credo che il problema sia Zingaretti, ma un partito che passa disinvoltamente da Bersani a Renzi e quando si libera degli ex-segretari, si tiene i rispettivi ultras pronti a sostenere la prossima figurina. Un partito che passa dalle alleanze con Vendola o Schlein al governo con Berlusconi e Alfano, con Di Maio, Conte, Draghi, Brunetta... tutto come se niente fosse. 

Stiamo parlando di un partito che é stato al governo in 8 degli ultimi 10 anni, sempre come primo o secondo partito della coalizione. Un partito palesemente colpevole dell'arretratezza del paese, che ha cercato di devastare la costituzione, ma che puo' dare la colpa a Salvini perché Salvini é peggio (che é vero). Un partito con militanti che si dichiarano anti-mafia e poi governa con sindaci palesemente collusi con camorra e ndrangheta. Un partito che si dichiara per i giovani e poi umilia scuola e universita'. Un partito che tassa chi non vive nei centri storici, che sostiene chi inquina e cementifica il territorio. Un partito che ha spostato gli investimenti pubblici dal sud al nord perché, si sa, Milano ha piu' bisogno di Palermo. Un partito che da del razzista a Salvini perché Minniti é quello che veramente ha bloccato gli sbarchi. Un partito che critica la Lega, ma poi sostiene un regionalismo da leghisti a favore dei ricchi. Un partito che candida Pisapia e Calenda come se niente fosse. 

In sintesi, un partito il cui unico collante é quello di stare sempre e comunque al potere giocando solo a tagliare le gambe a qualunque altro possibile cambiamento. Perché il m5s é fatto di grullini, perché Salvini é razzista e la Meloni fascista, mentre Berlusconi ultimamente lo stanno rivalutando. 

Quindi, io lo capisco e in fondo lo apprezzo questo Zingaretti che dopo due anni giocati a fare l'opossum non ne puo' piu', ma il problema non é lui che rimane un anonimo politico di mezza qualita'. Il problema é ancora avere fiducia in un'organizzazione autoreferenziale, che ha come ragion d'essere la sua propria autoconservazione e che, in realta', fa solo male al paese.

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del governo Draghi

17/02/21

Ho gia' criticato l'operazione che ha portato al Governo Draghi, ma un giudizio su questo nuovo governo va pur dato. Draghi é persona che stimo ma la questione é la coalizione che lo sostiene. I nomi dei ministri sono in linea con la coalizione, nessuna sorpresa. 

L'avrei sostenuto se si fosse trattato di un governo di unita' nazionale con dentro tutti i partiti, ma nuovamente ci si é fatti fregare dalle destre. 

Salvini e Meloni potranno ora fare il gioco del buono e del cattivo poliziotto, un po' responsabili un po' critici, un po' dentro al governo per spartirsi la torta, un po' in TV a parlarne male per ogni errore fatto e poi, magicamente, alle elezioni si presenteranno abbracciati pronti ad accontentare i due pubblici votanti. Nel frattempo, il M5S sara' imploso senza capire che potrebbe giocare la stessa partita con Di Maio- Di Battista ed il PD continuera' con la tattica dell'opossum: fingersi morti che ogni volta che invece prova a prendere una posizione sbaglia dopo interminabili crisi esistenziali. Sinistra non pervenuta, come accade da tempo. 

Se Draghi avesse avuto un governo di unita' nazionale (= con Meloni dentro), allora la soluzione sarebbe stata quella giusta. Qualche cespuglio fuori ce l'hai sempre e vabbé, ma cosi'... si ripetono gli errori del Governo Monti con Berlusconi che fa il padre della patria, il M5S che oscilla senza direzione. C'e' pure qualcuno che considera Renzi un salvatore della patria per averci liberato da Conte se non fosse che lui di meriti non ne ha. Ah gia', Conte? L'ultima salvezza del M5S governista: uscira' di scena per un po' nella speranza di essere rispolverato alle elezioni come salvatore del M5S che al limite ci sta anche. 


E poi, alla fine di tutta questa storia ci sarebbe anche l'Italia dove, il vero problema a mio avviso é la mancanza di fiducia collettiva. 

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Logica personale

14/01/21

Alzi la mano chi vorrebbe essere al governo adesso? 

Con una pandemia in corso, una maggioranza che qualunque decisione prende puo' essere sommersa di critiche e una crisi psico-socio-economica ormai evidente. 

Molto piu' comodo mettersi all'opposizione passando i prossimi mesi a dire "ve l'avevo detto". Cosi', invece di sparire sotto al 3% sembri pure una persona seria. 
 Ora, io detesto Renzi, ma lo capisco, é la scelta piu' razionale dal suo punto di vista, d'altronde ha sempre ragionato nel suo interesse personale, da quando ci libero' di Bersani a quando cerco' di presentarsi da padre costituente: tutto sempre per interesse personale. 

La genialita' della sua mossa é che ora Conte ha tutte opzioni di sicuro fallimento dal tirare a campare, magari con qualche responsabile, al prendersi dentro Berlusconi condannando la fine del m5s. Se poi si andasse alle elezioni e vincessero Salvini+Meloni, Renzi potrebbe menarcela dicendo "quando c'ero io, si vinceva al 40% e queste cose non accadevano". 
 Tutto questo é logico perché Renzi puo' cosi' sopravvivere politicamente raccontandosi di essere bravo, buono e giusto, mentre é il paese che non lo capisce... Ah gia', dimenticavo, ci sono le sorti di un paese di mezzo...

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