tra le righe, spero sia chiaro

28/05/10

Interessante il richiamo di Fini al fatto che in Italia non ci sia una dittatura. La tesi che io sostengo da tempo e che l'Italia non sia più una democrazia, ma sia caduta sotto una nuova forma di regime, quello berlusconiano, non rimanda certo alle categorie di dittatura a cui siamo abituati.
Esiste, al contrario, una sorta di 'dittatura dolce' basata sul controllo dei mass media di informazione che permette una definitiva frattura tra ciò che la gente percepisce e ciò che realmente accade.
Pensate a quelle persone che per due anni sono state convinte che la crisi non ci fosse perché lo sentivano ai TG, tutti di chiara fede berlusconiana (meno uno in modo che ci fosse sempre una voce fuori dal coro per far vedere chi fossero i cattivi). Gente che ci credeva veramente che la crisi non ci toccasse, che noi fossimo al riparo e che l'Italia non avrebbe avuto bisogno di quelle cure pesanti di cui necessitavano gli altri paesi. Erano vittime della propaganda governativa visto che nel paese le altre voci indipendenti vengono tenute in vita solo se fanno da contraltare al governo perché, per il pubblico, serve avere un antagonista.
La differenza tra il Fascismo ed il Berlusconismo è che il primo si imponeva con violenza fisica e totalitaria, il secondo evita la violenza e tende al monopolio della propaganda più che al totalitarismo. Mussolini non voleva rivali e li faceva letteralmente fuori; Berlusconi ha bisogno estremo di rivali, ovviamente innocui come Di Pietro o Bersani, perché il pubblico non si insospettisca.
La tesi che sostengo è che il Berlusconismo è nuovo e non lo capiamo così come lo fu il Fascismo, ma questo non significa affatto che i due fenomeni siano uguali. Berlusconi NON è Mussolini, non centrano granché i due. Se volete una similitudine, si capisce subito che Maradona e Pelé sono entrambi due campioni, anche se diversissimi. Ecco, Fascismo e Berlusconismo sono entrambi degenerazioni non-democratiche, anche se non sono affatto la stessa cosa.
Spero sia chiaro.

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Ungheria

Il comunismo reale vent'anni dopo. Una dolce vittima dell'opulento mercato occidentale europeo, così finalmente anche gli Italiani possono colonizzare qualcosa con i loro marchi. Palazzine come a Gratosoglio, locali per puttanieri e solo sui visi della gente ancora le sofferenze di una volta, le sofferenze di chi vede lo sviluppo solo nelle palazzine degli altri. A Budapest, lo sviluppo ha già raggiunto i livelli delle nostre Sicilia o Calabria che, se ci pensate, non è poi così male...
Ungheria, popolo fiero, popolo di una lingua tutta sua. Magiari.

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cazzate economiche

20/05/10

L'Euro crolla per il mercato: cazzata. Dopo l'accordo tra Francia e Germania con il maxi-prestito alla Grecia, la Merkel ha ottenuto un deprezzamento dell'Euro per rafforzare le sue esportazioni.

L'Euro dipende dal mercato: cazzata. Il mercato si muove perché qualcuno, poche persone, lo fa muovere in una certa direzione. Nessuno si chiede mai quali nomi e cognomi ci siano dietro agli indici di borsa.

Alcune proposte per uscire dalla crisi.
- Sì al passaporto europeo (proposto da Francia e Germania, bocciato dall'Inghilterra): solo chi è soggetto al diritto di uno dei paesi UE può fare operazioni finanziarie in Europa.
- Sì all'obbligo per le banche di fare assicurazioni contro il loro rischio di fallimento così, se crollano, se la pagano loro e le loro assicurazioni e non gli Stati.
- Sì ad un'unica piazza finanziaria europea (Frankfurt?) per stabilizzare il mercato e sì alla devoluzione del diritto finanziario all'UE che non deve più essere materia nazionale.
- Sì alla corrispondenza tra UE e Euro-zona (con ragionevole tempo di transizione per adeguare i cambiamenti), chi non ci sta è fuori altrimenti si creano asimmetrie decisionali intollerabili.
- Cancellazione definitiva del Consiglio d'Europa e cambio della Nato da USA-paesi europei a USA-UE.
- Riforma di Parlamento e Consiglio europeo in due camere analoghe a Bundesrat e Bundestag (federalismo regionalista alla tedesca).

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credo

19/05/10

Credo che i Cattolici dovrebbero combattere con più chiarezza la piaga sociale del precariato perché è quello che uccide le famiglie sul nascere.

Il problema della famiglia NON è la fecondazione assistita, fenomeno assai simbolico ma quantitativamente marginale. Il problema è il precariato come sistema che riduce le possibilità materiali di metter su famiglia.

Ahimé, pochissimi se ne rendono conto.

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che barba la storia

Spesso porto la barba. Ho iniziato per la pigrizia di non dovermela tagliare tanto spesso, ho visto che in fondo non mi stava affatto male e quindi spesso porto la barba.
Talvolta, la taglio.
La taglio come fase di passaggio, sia essa brutta perché devo chiudermi alle spalle una fase brutta, sia essa buona come segno di rinnovamento o di un obiettivo raggiunto.
Talvolta, taglio la barba senza motivo, solo perché va tagliata
Ecco, ieri ho taglito la barba perché, caso non così comune nella mia vita, passato e presente si sono conciliati nel sorriso: una foto con 4 leccalecca ne è l'esito.
Talvolta, una barba ha una sua storia da raccontare.

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carsici

11/05/10

Irregolari sussulti, ormai carsici, d'un fiume guardingo e gorgoglioso. Non privo d'imperfezioni, il fiume scorre portandosi dietro anch'acqua sporca, rivoli di altri fiumi chissà perché finiti lì e leviga pietre per quanto può. Affascinante pensare che i ciottoli di fiume siano così levigati da un processo così lungo, affascinante.

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ma non ditelo agli inglesi

08/05/10

A me non sarebbe dispiaciuta una Grosse Koalitione nel Regno Unito, ben sapendo che quest'ipotesi non accadrà mai (se non in tempi di guerra che non mi auguro che tornino). Due cose i britannici han detto: basta col labour di Blair e Brown, però non è che 'sto Cameron sia granché bravo. Dato il regno laburista, i Tories avrebbero dovuto vincere facile, ma avendo un leader incapace non ce l'han fatta.

Ma la cosa che mi diverte di più, a questo punto sarebbe un governo Tories-LibDem. I secondi non c'azzeccano niente con i primi e, fossimo in una politica latina, potrebbero entrare nel governo con i Tories e farli impazzire giocando il ruolo dell'opposizione di governo: alta visibilità, possibilità di incidere sul governo, possibilità di smarcarsi facendo andare sotto il governo sui provvedimenti più impopolari e scaricando le responsabilità sui Tories. Giochetto opportunista e non facile da fare, ma se Clegg è un buon leader può farcela (ce la fan Bossi&co...). Ovviamente nell'ottica di una riforma della legge elettorale che potrebbe poi avvantaggiare ulteriormente i LibDem.

Al Labour farà bene stare all'opposizione con Brown che dovrebbe farsi da parte e Milliband&co che non faccian sconti avendo comunque un posizione di relativa forza e che sanno che in qualunque momento l'alleanza libdem-tories potrebbe venir meno.

Certo, il Regno Unito cadrebbe nell'incertezza, ma non è detto che questo sia un male perché in questa fase di crisi nessuno ha la soluzione. Bloccare un paese importante e fragile come l'UK con un governo che faccia solo le riforme largamente condivise non sarebbe per forza un male. Ricordiamoci che stanno scivolando verso isolamento politico (né Europa né USA) e declino economico (la finanza che gli ha garantito molta ricchezza di certo non tornerà nel breve/medio periodo).

Have fun!

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crisis

05/05/10

The attack against European economy is going on. This was self-evident since 2 years ago because
- we didn't change rules of financial markets
- we use public money to save private banks without any sanction against them so they have been implicitly encouraged to follow their behaviour
- we don't accept to be poorer because before we had a fake status of wellness.

Therefore, the crisis will restart in an harder way because public institutions don't have funds anymore and we don't have a political leadership able to impose more constraints on banks.

We need more European rules because each member state is too little and can't face this crisis.

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credo sia inevitabile

03/05/10

Ai matrimoni degli altri, pensi a come sarà il tuo.

Ai battesimi degli figli altrui, pensi a come sarà quello di tuo figlio.

Ai funerali degli altri, pensi a come sarà il tuo.

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may day is a business parade

02/05/10

Ho incrociato ieri la May Day parade di Milano, sono rimasto negativamente impressionato: zero volantini, pochissimi manifesti e striscioni, tanta pubblicità, tanta birra, tanta droga, tanti venditori di magliette e altri gadget vari. Manifestazione di protesta o evento commercializzato?
Una nicchia di mercato faceva la sua fiera girando per Milano, incrociandola per strada non ho visto nessun contenuto politico. Nessuno.

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a me mi

A me non mi piacciono i SUV, ancora meno le signore milanesi che prendono 'sti carri armati per fare la spesa a 50 metri di distanza.

A me mi piace la pasta, la pizza e la carne. Io non sono vegetariano, anche se riconosco che mediamente esageriamo con la carne e il pesce.

A me non mi piace il rumore appena alzato; a me mi piacciono le luci basse e le chiacchierate a tarda notte davanti a un bicchier di vino.

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frammento notturno

Per una notte, l'anta di quell'armadio rimase aperta.

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