Per accogliere i viandanti

31/08/07

Altra novità. Ho aggiunto una simpatica presenza al mio blog per accogliere i viandanti di passaggio per il Ducato. L'ispirazione viene dalla Kiwinella filosofica (personaggio su cui tornerò) e dal blog di una sua amica dove sono appena passato perché ha un nome che non poteva non attirare un aristocratico come me.

Il mio animale sarebbe il Pinguino, ma vista la filosofia volatile della Kiwinella ho preferito evitare uccelli per non incorrere in rischio non valutabili. Anche se, pensandoci, al pinguino non si possono che associare cose positive, al più potete dire che è un po' goffo. Il Pinguino è il mio animale preferito, forse perché non ho mai capito se è il più figo di tutti perché è l'unico che riesce a vivere al Polo Sud o se è il più pirla perché vive dove nessuno vorrebbe andare a vivere (fate vobis...). Detto questo, vi invito a guardare Happy Feet che è proprio un film molto bello e dolce.

Veniamo a Ciarli. Innanzitutto eccovi un lupo, animale simbolo del Ducato, e a mio avviso un animale proprio bello, oltre ché profondamente italiano e, diciamola tutta, è un animale di Sinistra perché fa la parte dello sfigato in tutte le favole, genere letterario notamente di destra, e perde (tranne in quella di al lupo! al lupo!, perché la Sinistra almeno una volta vince così si illude...). Il nome l'ho deciso in una precisa parte della casa (non faccio manco l'indovinello, tanto avrete capito) ed è dedicato al Principe per due ragioni: uno è un ottimo compagno di viaggio e, due, oggi al telefono non ce la facevamo più al punto che facevamo a gara a chi riusciva a citare Max Pezzali sempre e comunque. La Kiwinella potrebbe dedurne chissà cosa, ma tant'è. Il nome è l'italianizzazione di quello inglese perché mi piace così e non ho voglia di doverlo giustificare, ok?

Questo post presto sparirà ingurgitato dagli altri che scriverò, ma Ciarli resterà ad accogliere vuoi visitatori.

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Settembre 2007

30/08/07

Eccoci al rientro ed alla riapertura del blog. La prima novità che avrete -spero- notato è che ho aperto sezioni in diverse lingue. L'ho fatto per alcuni amici stranieri non proprio a loro agio con l'Italiano.... Per me è dura scrivere in Inglese o ricordarmi il Francese di quand'ero a Grenoble, ma sarà un pretesto per fare esercizio e, magari, migliorare.

Le tre sezioni sono Lingua del Sì, Langue du Oui e Language of Yes. I nomi riprendono le modalità medievali di identificare le famiglie di dialetti quando, allora, non esisteva ancora il concetto di lingua (concetto affascinante su cui ritornerò nei prossimi tempi). Detto questo, smaltito il fuso orario, credo si possa ricominciare pienamente.

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Voilà la rentrée. La première nouveautée est que j'ai décidé d'ouvrir des sections avec des posts en Français (mais aussi en Anglais). Je le fais pour les amis d'Oltralpes. Il sera dur parce que je ne me souviens pas beaucoup du mon français dauphinois, mais j'essayerai de faire le possible.

Les trois sections ont les noms des "langues" (ou mieux des familles des dialects) du Moyen Age, donc vous pourriez trouver la versione français ici où il y a Langue du Oui (l'ancienne langue d'Oil, je vous en prie de ne me demander la Langue d'Oc parce que c'est trop difficile pour moi...).
Bon, avec ça je pense que je peux recommencer cette année.

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I've to restart my life in Milano. The big new for this blog is that I decided to open section in non-Italian languages. It means: English and French. Why? For my "foreigner" friends (also if, from my point of view, the others UE-citizens aren't foreigners, but...). Anyway, write in English will be hard, but I will. It could be a way to improve it (toefl done -well- in July).

The sections have the medieval names to identify the dialects' families. So, English is the Language of Yes.
I recovered by jetlag's effects so - now - I can restart.

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Para los amigos espanholes. Yo tiene à aprendir mas ante de aprir la seciòn en lingua castillana.
:)

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a proposito delle esenzioni fiscali per la Chiesa

Sapete tutti di cosa parlo, per cui non richiamo la notizia.

L'UE si informa e quindi non sono ancora provvedimenti, però bisogna fare attenzione ad alcuni elementi.

1. E' stata un'iniziativa dovuta quella dell'UE a seguito della segnalazione dei Radicali, notamente accecati dall'anti-clericalismo più feroce e tendenti a fare di tutta l'erba (la Chiesa) un fascio da sradicare.

2. La Riforma Berlusconi incriminata è effettivamente ampiamente discutibile e a mio avviso sfacciatamente sbagliata.
Prima, c'erano esenzioni fiscali per le attività svolte con interessi sociali, variamente intesi (tra cui la Chiesa, ma guardate che se ne avvantaggiano anche soggetti come Emergency, per cui stiamo attenti). Ora, le esenzioni riguardano tutto quello che fanno e possiedono soggetti con interessi sociali. Mi spiego, prima un oratorio era esentato (o meglio pagava meno l'ICI) perché svolge un ruolo sociale (spero che nessuno neghi questa cosa, altrimenti veramente cadiamo in un anti-clericalismo ad oltranza), ora un oratorio viene esentato perché di proprietà di un soggetto non-profit (la Chiesa).
Questo "cavillo" fa sì che, attività di lucro di soggetti non-profit siano esentati come se fossero non-profit creando, effettivamente, una possibile concorrenza sleale.
Si aggiunga che non si capiscono le esenzioni IRES per i soggetti non-profit. L'IRES colpisce le imprese che fanno profitti, ma se la Chiesa o Emergency sono non-profit l'IRES dovrebbero già non pagarla. Il fatto è che così si salvano una serie di attività "non propriamente pastorali" che si nascondono sotto l'ala della Chiesa.

3. La vergogna è che certi ambienti clericali accolsero il favore fatto da Berlusconi. La vergogna è che certa gente neghi aprioristicamente il ruolo sociale svolto dalla Chiesa. Mi piacerebbe mandare quei deputati radicali in giro per le periferie milanesi d'Agosto e fargli immaginare cosa sarebbero se non ci fossero gli oratori ambrosiani. Allora, forse, capirebbero che qualche esenzione fiscale per quel servizio pubblico fornito è più che doveroso. Forse.

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"Canada & Nuvole" or "I did it my way"

27/08/07

I arrived this morning in Milan. I hadn't no troubles during the travel, but the jetlag's hard. Anyway, I'm still alive. Tomorrow morning I'll be in the office.

How could I speak about this 3 weeks in Toronto? Too hard, but I try. I said something in past days, but I try.

First impact? Well, in Malpensa Airport (Milano) you meet a beautiful girl each 5", at Schiphol (Amsterdam) each 15', at Pearson (Toronto) each 50'. Eh! Eh!

When we arrived, it was late and we're tired, so we decided to go to our residence by taxi that means limousine... Good start!
The accomodations is not exciting: something like a very big youth hostel (+- 3.000 rooms), but cheap. The best thing's we're in the Downtown, in the University campus (later, we'll understand that' we're very very lucky). We lived near Spadina Avenue (I thought often to my friend Spallina...).

During the first 3 days, Sasha and me we're free so we visited the city. In Toronto you've to pay everything and something's wonderful (Toronto Islands), something interesting (Inuit Art Museum), something no (the big Royal Ontario Museum: for Europeans as us there's nothing interesting, excepted the Inuit wing). It's wonderful the Harbourfront.

We understood very quickly that the idea "this place is close to" doesn't have sense in Toronto: everything is far! Anyway, the first impact's great: Toronto's an American City, but well done (no Yankees!). It's nice to look the face of the Queen in the coins, it helps us to feel not so foreigner.

The school starts four days ago, first impact: it's very full of Spanish people (the main part from Valencia, someone from Madrid and stop - no Catalans or Andaluz :( and it isn't good). Of course, there is a lot of people from Eastern Asia (Japan, South Korea, Taiwan... no Chinese).
For the first time I met someone from Southern America (Venezuela and Brazil), some Caribanas (Guadaloupe!) and Turkish (more than in Ireland or Scotland).
The school's not so good, only few teachers are good and I understood very soon who I don't have to trust and who I can. Furthermore, the accomodations provided by the school are generally too dispersed in the city. This thing makes very very difficult to go out in the evening. Anyway, I learnt in Edinburgh how to survive: speak! I spoke everytime, with anyone about everything: it's the best way to improve my English, really. Be Italian helps me: talkative, smart, hands-speaker, and "flirter" (this last one isnt' so good, anyway...).
Around me Valencianos, Valencianos y Valencianos (sometime some Spanish...), anyway... yo puede hablar castillano sin problema... mas o meno (the Spanish version of this blog will arrive, no soy cuando...).

The people's good, really. I try to seem Catalan to feel better with so many Spanish, but one night a drunked Valenciano thought me that's better if I'm Italian... (he explained me only by words, luckly...). I tried to mix nationalities, and it works more or less. For the first time it's me who repeat "speak in English, please!").

Two great week end, two great experiences.
The first one I went to Niagara Falls. The town confirm the worst prejuges against the American entertainment places, but the Falls are very very very very very very very wonderful!
The second one is a wonderful trip to Quebec City (wonderful!), Montreal (wonderful cathedral, but the city is too big to visit in few hours) and Ottawa (very wonderful!). The second week-end was the only time that I staied with a lot of Italians :)
Canadians (or probably our school) have the bad habits to don't say what is included in the ticket. So, everytime we'd to pay more :( Anyway, for this place that are moey well used.

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Finally, the trip to go back in Italy has been heavy, but I'm still alive.

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My idea about Canada? Great country. The good side of Northern America, also if probably Canada doesn't exist. I went only in Ontario and Quebec and they're too different to consider as a same country, but I don't know enough them to support the Bloc Quebecquois.

Toronto isn't very beautiful: too big, too rich, too industrialised. I enjoyed very much to stay, but I won't live there, I won't feel Torontonian (but I keep my love for Edinburgh and my friendship for Dublin/Baile Atha Cliath). Canadians call "streetcar" the "tramway" and "washroom" the "bathroom", but it isn't so hard.
Little Italy in Toronto is a very wonderful. We find the best Italian restaurant outside Italy!!!

I'd like to visit the "natural side" of Canada (Algonquin Park, or something like that).

At the end, two songs.
I did it my way, Frank Sinatra because... Yeah! I did it my way: Bath, Dublin, Edinburgh and Toronto. I did it my way. Everytime a different experience: in Bath the first experience, in Dublin I found the best friendships, in Edinburgh the most funny and in Toronto... the conquer of the New World!

I sang everytime this song, so sing with me:

Canada & Nuvole, il lato allegro dell'America.
Il vento soffia la sua armonica, che voglia di ridere ho!

(Canada and clouds, the smart side of America.
Wind plays its harmonics, what I want is laugh).


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appena tornato

Mi sono accorto di essere tornato a Milano quando la macchinetta per i biglietti ATM è inesorabilmente rotta. Uno scazzatissimo vigile, il cui unico orgoglio è di avere la rosa camuna sulla divisa, mi indica la tabaccheria di Linate (rigorosamente di proprietà francese, così fa internazionale); una signora distratta mi vende biglietti del 2006.

Bentornato Duca...

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verso il rientro

24/08/07

Sta per finire l`avventura canadese. Un veloce saluto dal un iPod store di Toronto giusto per dire che da lunedi` saro` di nuovo operativo a Milano e da martedi` in ufficio, sperando di sopravvivere al fuso orario visto che viaggero` di notte e sara` dura riprendere.

Esperienza da fare, fatta. Alcuni aspetti negativi, proprio non buoni, ma una di quelle esperienze che poi si portano dietro per la vita.

Posso dire di essere stato a Toronto, qualunque cosa questo significhi.

PS
alcune novita` in arrivo... cosi` creo un po` di aspettativa... :p

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Aprendimos de Espanha

14/08/07

Qui a Toronto sono o dell`est o Spagnoli (Valenciani per la precisione). Perche`? Semplice, il governo spagnolo ha realizzato un programma di finanziamento perche` i giovani vadano all`estero a imparare l`inglese. Danno fino a 1.600 euro, mica poco, per pagarti viaggio, alloggio e corso di inglese. Ovviamente, ci sono una serie di requisiti e vincoli come naturale (16-28 anni, erogazione in funzione del reddito e cose del genere...) e come naturale alcune Generalitat (Regioni spagnole) sono piu` efficienti di altre (Valencia pare sia la migliore, mentre non c`e` nessuno dalla Andalusia...).

Ma a parte questo e` importante sottolineare che il governo spagnolo investa in educazione mandando i suoi giovani fuori a studiare inglese, e visto che il Castigliano si sta diffondendo moltissimo loro avranno un sicuro valore aggiunto. Certo, il programma funziona cosi` bene che qui a Toronto sto migliorando anche il mio Castillano, ma questa e` un`altra storia.

Si investa in educazione, la Spagna lo fa, e bene.

E l`Italia?

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Toronto Blue Jays lost

08/08/07

La partita di baseball e` un fenomeno sociale, da vedere. Premesso che i Toronto le hanno prese di santa ragione dagli Yankees (9-2, ma sarebbe stato un cappotto senza storia se non fosse per quei due punti fatti per sbaglio dai BlueJays).

Ma lo spettacolo sono i personaggi che popolano lo stadio. Avete in mente tutti gli stereotipi americani? Ecco, esistono, sono veri. Lasciamo stare il fatto che il baseball e` uno sport complicatissimo, inutilmente complicato. Ma tant`e`.

Chiudo con una nota linguistica: i canadesi riescono a cambiare tutte le consonanti in qualcosa come una ` s`. Ma tutte tutte che ogni tanto a seguirli diventi scemo... Ma tant`e`...

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anche in Canada sorge il sole...

07/08/07

...solo che sorge con un 6h di ritardo rispetto all`Italia.

Il primo impatto col Canada e` meno scioccante se siete gia` stati a New York. La CN Tower e` sicuramente l`elemento piu` tipico di Toronto. Stasera andiamo a vedere Toronto Jays vs NY Yankee, non costa neanche tanto. Peccato non poter andare a vedere Bargnani...
I Canadesi sembrano un`America venuta bene, o forse e` solo ideologia. Sicuramente e` un gran posto, quantomeno i difetti non sono ancora venuti al pettine.

Toronto e` veramente immensa, anche il `vicino` abita lontano e non prendete MAI in considerazione l`idea di farvela a piedi per tornare a casa perche` casa vostra sara` o lontana o lontanissima... tant`e`...

La cosa migliore e` che qui Savino ed io siamo gli unici italiani. E questo e` buono, forse meno buono il fatto che il Governo di Madrid dia un sacco di borse per venire qui in Canada. In ogni caso, qui sono TUTTI TUTTI orientali, tutti. Non che abbia idea di che faccia abbiano i canadesi, per ora sono tutti con gli occhi a mandorla: tant`e`

Canada e Nuvole...

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da lontano a lontano, andata e ritorno

02/08/07

Tra una cinquantina di ore circa mi troverete a Toronto.
Sì avete capito bene, finalmente vacanza e quest'anno la destinazione è il Canada. Tornerò verso fine Agosto, non vi dico quando così sarete ovviamente curiosissimi e tornerete su questo blog per scoprire quando sarò di nuovo operativo (mmm...). Non escludo di trovare il modo di fare qualche aggiornamento dal Canada, ma non garantisco niente.

Parlo di lontananza, in senso sia temporale sia spaziale.

Parto dal mio primissimo post che scrissi quando inaugurai il vecchio blog. Allora iniziò un'avventura che mi portò a Dublin (nda preferisco scrivere i nomi delle città nelle lingue originali, lo trovo più rispettoso) e da lì lungo una delle annate più incredibili che si possano immaginare. Ho toccato città come Torino e Venezia, Basel e New York, ma soprattutto Edinburgh. Ed i viaggi non sono stati l'unica parte entusiasmante di quell'annata, anche Milano seppe stupirmi in maniera estremamente positiva.

E poi, ecco quest'annata (06-07), un'annata che con oggi trova la sua fine (almeno, "blogghisticamente" parlando) e me ne vado a Toronto. Se l'anno da Dublin a Edinburgh fu eccezionale per tantissime ragioni diverse, quest'annata molto, ma molto meno. Certo, ho raccolto molti frutti come la laurea e il diploma, ma seminato assai poco. E di questo me ne dispiaccio. I progetti per il futuro non si incatenano con quelli passati e questo rende tutto un po' più difficile, soprattutto il pensiero di rientrare a Settembre, sempre a Milano per chi aveva sentito altre voci sarò sempre a Milano. Ma Settembre è vicino e quindi non rientrerà in questo post.

Chiudo pensando al ricordo indelebilmente bello che conservo con me di quest'anno. Non mi riferisco né alla festa per il mio quarto di secolo né alla mia festa di laurea (eventi pur indimenticabili).
Il ricordo più bello è senza dubbio la settimana passata col Principe Carlo in giro per la Spagna (Alicante-Almeria-Madrid). Un ricordo incredibile, tre vacanze totalmente diverse in una, tempo fantastico e soprattutto un'ospitalità di cui saremo PER SEMPRE debitori (grazie Bea! grazie Teresa! grazie José!), con personaggi incredibili e aneddoti indelebili.

E quindi... ora si riparte, da un volo che atterrò alla Malpensa durante Parma-Roma (il Principe è giallorosso, mannaggia a lui!), ripartirò dalla Malpensa per quello che è il viaggio più lungo mai fatto e, magari, incontrerò il Principe di ritorno dal Brazil.

Chiudo sulle note della canzone dell'estate: Canada e Nuvole...

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ancora sul partitodemocratico

Segnalo questo blog dei Cristiani per il Partito Democratico promosso dai Cristiani sociali che non conoscevo prima. Trovo interessante il loro contributo, soprattutto per il coraggio di essere cristiani dentro i DS, il coraggio di essere cristiani e stare a sinistra, condizione che mi sembra sempre più difficile...

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partitodemocratico mi piace scriverlo tutto attaccato

01/08/07

Due ordini di temi da cui partire.

Il primo è l'esclusione di Di Pietro e Pannella dalle primarie per il partitodemocratico. Scelta che io condivido pienamente perché stiamo parlando di due leader di partito che vogliono partecipare alle elezioni per la leadership di un partito a cui non vogliono far aderire i loro partiti. Qui stiamo parlando non di gente che vuole fuoriuscire dai rispettivi partiti (prendete un Follini che, piaccia o no, è uscito dall'UDC di cui fu segretario e aderisce con l'Italia di Mezzo al PD), ma di leader indiscussi dei rispettivi partiti (l'IdV si chiama anche lista Di Pietro) che vogliono entrare nel PD senza portarsi dietro i loro partiti o, maliziosamente, se li porteranno solo in caso di vittoria. Applaudo quindi alla decisione di escluderli perché ammetterli sarebbe stato poco serio.

Il secondo è la lista dei candidati. Veltroni è invotabile perché, non dimentichiamocelo, sotto la sua guida i DS hanno toccato il minimo storico; mi sarebbe piaciuto stare con Rosy Bindi, ma il suo discorso di candidatura è inconsistente. L'avrei apprezzata molto se, partendo da sconfitta, avesse almeno cercato di far valere le ragioni dei neo-cattocomunisti. Invece, la Bindi si mette sulla scia di Parisi: per entrambi, bravi come politologi, meno come politici... Adinolfi lo conosco appena e mi sembra una sorta di nuovo Corritore, mentre credo che alla fine starò con Letta che almeno ha impostato un discorso di necessità di aprire anche ai giovani. Già, perché se non iniziamo a dare fiducia ai giovani questi non si faranno mai esperienza e quando domani dovranno guidare il paese sarà uno sfracelo peggio di quello che è oggi l'Italia.

Sulle elezioni quindi sto con Letta (ovviamente in attesa di vedere come si svilupperà la vicenda), esprimo una mia grande paura che è legata ai DS: tra di loro, troppi seguono ciecamente l'ordine di partito di sostenere Veltroni, in maniera acritica. Ricordatevi che Veltroni ha portato allo sfracelo i DS (e con loro tutto l'Ulivo) e, soprattutto, che io NON voglio una sinistra all'americana, ma all'europea.

Io preferisco di gran lunga Schroeder a Clinton (ma la sinistra della Royal io non la voterei manco al GrandeFratello). Se avete idee diverse, mi sta benissimo è importante però imparare ad esprimerle in maniera chiara ed esplicita (almeno per quanto possibile). Vedo purtroppo tanta gente lasciare le cose sull'intuibile...

Io vorrei che il partitodemocratico fosse una Sinistra socialdemocratica di rango europeo.

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