100 posts

22/09/07

I'd like to use this 100th post to speak about girl, but I'm writing and re-writing 100 times this post. I couldn't fix all the necessary things in some (few) words; I'm not used to do, and when I did someone misunderstood.
There are too many things and too important to use "just" a blog's post. I'd thinking for some days, weeks (I started in Toronto...), searching a framework for each fragments, but I'm understanding that I'm not so able. I'm unable to explaine the beauty of their psycological support, or their charme as a book of Garcia Marquez. How explaine the different ways to be Princess? or Queen? Nomads or travelers? Friend or opposant? Shy or rebel? I couldn't explaine Lousiana and her last cigarette or the taste of a coffee from a very far island. A picture from a big European city or a fragment from an African corner. A music in the car or a smile that couldn't lie.
'Bellezza' is a female word for this reasons. You couldn't define it, but everybody'll understand you. It's incredible the way to remember each one, from the first one when you were young or the farest one that you don't know where she's now. I won't speak about first love, neither the other kisses because girls are important not only as lovers.

The 100th post will pass and it isn't so important, tonight we'll dance and that's all.

:-)


Le Passanti (De André - Verlaine)

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.

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