Del Sacconi-bis

24/02/15

Non credo che la riforma Sacconi-bis, mediatizzata come "jobs act", sia poi così innovativa nel senso che si inserisce in quel filone di riforme neoliberiste iniziate con Treu e portate avanti da Maroni e Fornero senza soluzione di continuità. Si basano tutte sull'idea di ridare competitività alle imprese italiane abbassano il costo del lavoro, precarizzandolo per dare "incentivi" ad un'allocazione ottimale dei lavoratori e risparmiare su eventuali costi di riallocazione dei lavoratori (alias, senza coperture universali di reddito di cittadinanza). Bene, il quadro è chiaro, la coerenza assoluta e perseguita con maestria politica lodevole.
Credo che non si guadagni consenso su un'alternativa limitandosi a criticarlo, ma proponendo un'alternativa e quindi eccomi qui.

La mia proposta è molto semplice e si basa su un assunto di teoria economica classica che farei risalire direttamente ad Adam Smith. Per poter avere competizione perfetta in un mercato, bisogna che le regole siano uguali per tutti, altrimenti la competizione è distorta. Visto che siamo in un contesto di mercato unico europeo di capitali e prodotti, perché non abbiamo anche un mercato unico europeo del lavoro? Sarebbe un'innovazione socio-economica senza pari con effetti rivoluzionari perché si eviterebbe la competizione fra paesi europei sulla base del costo del lavoro o sui diritti, si sosterrebbe la domanda interna nella periferia europea e si darebbe un esempio mondiale di costruzione verso un mercato perfetto e integrato. Per semplicità, si potrebbe estendere il mercato del lavoro tedesco (contratti, sussidi e sistema pensionistico) a tutt'Europa con possibilità di differenziazioni interne come quelle esistenti fra i Lander tedeschi. In questo modo avremmo veramente un mercato unico che, integrato con il sistema europeo di monitoraggio delle banche, farebbe fare un salto di qualità all'integrazione europea.

Si potrebbe iniziare anche solo da una cooperazione rinforzata fra alcuni paesi come Belgio, Olanda, Germania e Francia a cui potrebbero aggregarsi altri paesi. In fondo, se funziona l'Euro in una quota parziale di UE, perché non dovrebbe funzionare lo stesso un mercato del lavoro in alcuni paesi europei? Il discorso andrebbe naturalmente ampliato ed approfondito, ma il messaggio è che non ci può essere un mercato unico europeo se non si unifica anche il mercato del lavoro. Ecco, io vorrei una Sinistra che proponga questo tema.

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