perché non si esce dalla crisi

27/02/15

Con un voto dell'Europarlamento è stata affossata la proposta di istituire dei controlli sul cosiddetto "shadow banking" ovvero tutte le attività delle banche fatte su mercati non registrati. So che può sembrare assurdo, ma esistono mercati finanziari non registrati ed i Verdi europei proponevano semplicemente di registrarli. Non una rivoluzione marxista, ma semplice buonsenso.

Purtroppo, però, la relatrice, un'eurodeputata inglese del gruppo S&D, ha dichiarato inammissibile la discussione sull'emendamento presentato dai Philippe Lamberts, Verdi Europei, per cui non se n'è neanche discusso. E' una responsabilità politica gravissima perché avrebbe rappresentato un salto in avanti nella trasparenza bancaria. Chiaramente è stato fatto perché così il settore finanziario può continuare a tenere lontano dalle istituzioni enormi volumi di affari. La cosa triste è che a volerlo sia stato quel partito S&D che si dice voglia lottare la crisi. Ricordo l'ipocrisia di molti messaggi elettorali del PES sulla crisi e la lotta per la legalità che naufragano ora di fronte alla verità dei fatti.

Usano il metodo Civati: su blog e stampa fanno fuoco e fiamme, si dichiarano di sinistra paladini dei più poveri. Poi, come Civati, una volta in Parlamento votano l'esatto contrario, evidentemente confidando che nessuno se n'accorga. Intanto, la crisi ringrazia e rimane lì ad aumentare le diseguaglianze sociali.

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