Pensieri sparsi, un po’ inquietanti

15/07/25

Avete fatto caso che non c’è più terrorismo? Quello stile Al Qaeda, di matrice islamica, da Atocha al Bataclan, da Londra a Bruxelles. Finito, dimenticato, archiviato.

Sia chiaro, era una roba agghiacciante, ma in un contesto geopolitico come questo, quel terrorismo e’ lontano anni luce. Un pensiero inquietante e’ che oggi quella linea politica cosi vagamente incerta é oggi piu’ vicina al ruolo di vittima di una guerra in cui i fascismi la stanno schiacciando. Allora, meglio lasciare l’ambiguità fra i vari Al Qaeda e Hamas, se mai sono stati sulla stessa linea, che di certo non hanno bisogno di motivi per aggredire, di casus belli ce ne sono enormemente, ahinoi. Era una strategia suicida sia nel senso letterale sia politica perché non ho mai capito come si potesse solidarizzare per quel tipo di terrorismo. Forse, forse per l’11 settembre (colpire gli USA del WTO!) o Charlie Hebdo (colpire i blasfemi!) ma tutto il resto era follia ingiustificabile che non credo abbia portato ritorno ai promotori.

Scrivo tutto questo con grande angoscia. Ha mostrato tutta la vulnerabilità di città come quella in cui vivo. Sia pace per le vittime innocenti.

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Parliamo di politica e dinamiche socioeconomiche.

10/07/25

 Prendiamo il caso del governo Meloni in Italia. Mi pare chiaro che sia basato sul mantenere il consenso di USA di Trump come ideologia, insieme all’amicizia per la Cina perché è da questi due paesi che deriva l'attuale ricchezza dell’Italia, almeno del suo ceto dirigente. Di certo non dalla Germania, che può permettersi di essere autonoma, né dalla Francia che conta sempre meno. L’Europa non è più uno spazio economico di riferimento che possa promettere grandi margini di crescita per l’Italia, allora meglio essere vassalli privilegiati di USA e Cina. Una ricchezza esogena perché tanto la domanda interna non sostiene l’Italia più da tempo. Il mercato europeo non promette né garantisce a un'elise italiana di restare al potere, come poteva essere col governo Prodi. Berlusconi garantiva una ricchezza italo-italiana che equilibrava gli interessi di Germania e USA, ora conta essere amici della Cina e del suo fedele vassallo russo. 

 

La questione teorica è capire quali industrie/settori economici guidano la ricchezza di un paese e se questi sono interni o esogeni. Questo discorso lo si può applicare anche ad altri. L'ho imparato dalla lezione di Barbero sulla guerra civile americana: il sud agricolo dipendente dalle esportazioni di cotone vs il nordest industriale che voleva affrancarsi dalle industrie inglesi. A un certo punto, l’Ovest si schierò col Nord perché’ c’erano maggiori margini di crescita contro un sud agricolo ormai stagnante. Una dinamica simile con l’Italia unitaria, dove le élite industriali/liberali di Piemonte e Lombardo-Veneto videro un’opportunità di affrancarsi dall’arretratezza del sistema austro-ungarico e si portarono dietro il centro-sud dove vedevano margini di crescita per i loro interessi. In effetti, l’Italia riuscì a unirsi e il triangolo Milano-Genova-Torino divenne un centro di grande rilevanza. In Europa quali sono le industrie che guidano il consenso, tipo il settore auto in Germania che coi sindacati ha alimentato decenni di SPD o l'Italia di Prodi...

 

Tutto questo, serve infine capire che l'assenza di alternative a Meloni nasce dal fatto che non esiste una alternativa politico-economica e, se anche ci fosse, ormai l'Italia è talmente dipendente dall’estero, che viene bloccata. Lo dimostra come il presunto sovranismo non osi mai schierarsi contro le influenze cinesi o americane, un palese contrasto con l’ideologia autarchica dei fascisti originali. Chi ha interessi e risorse per creare una alternativa a Meloni? Se Schlein volesse essere un’alternativa, su quali settori socioeconomici dovrebbe puntare? Quale alternativa di sviluppo potrebbe promuovere? Brexit fu giustificata dall’idea che l’Europa non offriva più margini di crescita al Regno Unito, mentre Russia e Arabia sembravano molto più promettenti. Non sono sicuro che quella visione fosse corretta, ma di fatto vinse.

 

Ecco, la politica si può capire solo se intersecata a queste dinamiche socioeconomiche e non mi pare di dire niente di strano: quali sono le forze che oggi possono contrastare una politica stile Von De Leyen + Meloni?

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Del Leone di questi tempi

06/06/25

Raccolgo qui pensieri sparsi attorno all'elezione del nuovo Papa. Premetto che ritengo Francesco un Papa straordinario per questi tempi e che non conoscevo assolutamente il nuovo Pap Leone XIV, ma questo inizio mi pare molto positivo perché riunisce e indica la via chiaramente, per pensieri più complessi ci sarà tempo. 


Eleggere un Papa oggi è una sfida pazzesca, soprattutto per l'occidente dove profitto, mercato, liberismo e liberalismo, individualizzazione dei valori e atomismo sono i cardini della società. 

Al contrario, il Papa cattolico è l'unica autorità globale basata sui valori. Credo che il valore della Chiesa oggi sia rendere espliciti i valori collettivi auspicabili, senza lasciarli a giudizio individuale. In una società credo sia fondamentale ragionare su quali sono i valori collettivi a prescindere dai confini nazionali. Negli USA, è eroe chi fa tanti soldi, il Trump o il Musk. In Francia, su cerca sempre il nuovo Napoleone, il leader che porterà alla vittoria militare politica sportiva. 

Quali sono gli esempi di oggi? Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati, chi ha il coraggio di presentare modelli così? Un po' come Ercole e Achille contro Pietro e Paolo. Guerrieri contro pescatori. Fu il cambio più epocale della storia. 

Oggi, la chiesa ha anche un elemento in più: l'unica grande religione con un leader universale. Questo rende la sfida complicata perché l'aborto in Italia o USA, Nigeria o Mongolia sono pratiche totalmente diverse, nessun altro cerca di proporre un quadro valoriale universale. 

Non nego che la chiesa lo faccia talvolta male, in maniera maldestra o contraddittoria, però non rinuncia a farlo. 

Ecco, pensieri sparsi, per nulla coerenti, ma spero di aver dato l'idea. 

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Si festeggia, sobriamente

25/04/25

Io ce li vedo, a gonsolarsi per l’idea “geniale“ di estendere il lutto per il Papa in modo da « bloccare » il 25 Aprile. Invece, si sta rivelando un clamoroso autogol, ridicolo e patetico. Allora, meglio Berlusconi che ando’ a festeggiare all’Aquila fingendosi Partigiano per un giorno

Invece questi sono personaggi da commediuncola degli errori, neofascistelli che si gongolano di essere ora al potere, sfoggiando cimeli del ventennio. No, l'Italia e' piu' avanti. Per fortuna.

Sorrido e festeggio.

 

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

 

Piero Calamandrei

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ehi mah! c'e' un'orribile Bestia nella tasca del mio palto'!

17/03/25

La morte di Dandy Bestia, chitarrista e cofondatore degli Skiantos, mi ricorda di questo gruppo che ha saputo portare tecnica e poesia nel primo rock demenziale italiano. Essere scemi, per scelta e sapendolo fare, pare oggi un gesto rivoluzionario. Una poesia fatta di scioglilingua, parolacce e non-sense in solo apparente contraddizione. La lunga carriera dimostra che non era solo musica demenziale, era satira, era grottesco, era caricatura della migliore tradizione giullaresca italiana. Ché il matto del villaggio è importante e spesso più intelligente di certi benpensanti allineati al pensiero comune, acritico e beneducato.

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