giorni paradossali

17/04/11

Leggo un articolo bello e interessante sul Cardinal Tettamanzi. Giorni paradossali dove l'Europa che s'è arricchita sulle risorse dell'Africa ora si rifiuta di aiutare quegli africani che cercano asilo in Europa, oltretutto in nome delle sue radici cristiane. Tanta miseria e decadenza in quest'Europa.

Tanta miseria nel sapere che il mio amico, dalla Turchia, non può leggere questo blog che di pericoloso non credo abbia niente, se non qualche cazzata che è difficile da prender sul serio. La mia decina di contatti giornalieri oltrepassa la censura turca e questo mi fa riflettere, piacevolmente.

Marzo 2011 è stato il primo mese in cui la maggior parte dei miei contatti non proveniva né dall'Italia né dal paese in cui ero io (attualmente, il Belgio), ma dagli USA e questo mi fa piacere e mi fa riflettere. I miei amici che mi seguono sono ormai dispersi nel mondo, Milano fu solo crocevia e non destinazione, come invece lo fu per i miei Nonni.

Il Vangelo della Domenica delle Palme fa riflettere perché c'è la famosa scena di "Gesù o Barabba" e la folla grida "Barabba". La cosa interessante di questo Vangelo, ancor più della Passione del Cristo, sono le reazioni delle persone attorno a lui e la domanda: "Io cos'avrei fatto?". Di tutti i personaggi, il più consolatorio è Pietro che lo rinega 3 volte per paura di subire una simile condanna, lui che vede il Maestro crocefisso e che ancora non sa che risorgerà veramente. Una reazione umanissima, comprensibilissima. Mi chiedo io cos'avrei fatto, ma probabilmente io non sarei manco arrivato al coraggio di Pietro. Come dissi, sono affascinato piuttosto dai discepoli di Emmaus e probabilmente sarei rimasto come loro in seconda fila, assistendo impotente alla folla che urlava "Barabba! Barabba!". Certo, la cosa più affascinante è che la Bibbia include anche gli Atti degli Apostoli in cui Pietro e gli altri si riscattano dimostrando che il suo tradimento del mondo viene poi modificato dagli atti seguenti perché all'uomo è dato di sbagliare, rinnegare Dio, come gli è concesso di non risconoscerlo, addirittura di guardarlo. Mi affascina il centurione romano che alla fine Lo riconosce, lui che di tutta quella storia non sapeva niente, ma sentiva qualcosa nel Cuore.

Stamattina sono stato alla Messa in Inglese nella "strana" chiesa di S. Nicola qui a Bruxelles (quando visiterete la Chiesa mi darete ragione) e si parlava di quanto vi ho appena raccontato e rimane un interrogativo aperto, ancora più affascinante del mistero della Passione. Di fronte a quei fatti, come reagire?
Ecco, io non ho una risposta, non so dirlo e probabilmente la risposta deluderebbe molti rispetto all'immagine che hanno di me, ma la verità è che io non so cos'avrei fatto in quel contesto... probabilmente, sì, sarei rimasto in disparte con una forte sensazione di impotenza di fronte a quanto stava accadendo, ma senza la forza di fare niente...

5 commenti:

Anonimo 17 aprile 2011 alle ore 23:14  

il papero ti legge più di quanto ti leggo io??? scatta l'ansia da prestazione...
:P
m.

D21 18 aprile 2011 alle ore 08:47  

sicuramente avrà trovato qualche escamotage ingegneristico per vincere...

laFra 18 aprile 2011 alle ore 16:02  

ed io? ed io? io passo la censura della muraglia per te - haha

D21 18 aprile 2011 alle ore 21:18  

beh, ma infatti tu sei la mia lettrice più incredibile!

D21 19 aprile 2011 alle ore 00:08  

certa gente non sa più cosa inventarsi...

http://www.ilgiornale.it/interni/lultima_tettamanzi_lomelia_ad_personam/18-04-2011/articolo-id=518078-page=0-comments=1

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