schietta verita'
31/10/11
Anche se questa tastiera non ha le lettere accentate, la Verita' della condizione italiana e' ben riassunta in questo articolo: Berlusconi e' una disgrazia per l'Italia, ma ancora peggio e' il fatto che non esista alcuna alternativa che sia anche lontanamente credibile. Potrei dirvi che a me un governo di Mario Monti piacerebbe, ma e' - ahinoi- solo un'ipotesi scolastica, senza vera fattibilita'.
La verita' e' che in Italia non esiste una classe dirigente capace di prendersi delle responsabilita' serie. Bersani ha il terrore di finire al governo, lui vuole che sia Berlusconi a fare il lavoro sporco perche' sa che il PD non avrebbe saputo cosa metterci dentro in quella letterina all'Europa.
E la lista potrebbe esser lunga: sindacati che fan rumore sulle pensioni, ma sui precari tacciono in maniera assordante, un mondo imprenditoriale spaccato in almeno due pezzi (Confindustria e CdO), corporazioni professionali tese a difendere i loro interessi senza mai accettare sacrifici e cosi' via.
La mia opinione che aggiungo all'articolo e' una bocciatura della classe dirigente italiana che ha vivacchiato nelal difesa delle sue posizioni per decenni, cercando di tagliare le gambe a qualunque rimessa in discussione (dal primo Prodi al Renzi di oggi), ma si badi bene che questo e' un limite cultural-generazionale perche' vi invito a leggere com'era il primo governo Prodi per rendervi conto che quella gente che sarebbe l'alternativa futura a Berlusconi era li da tempo immemore e, vera colpa, non hanno mai lavorato per far emergere una nuova classe dirigente. Al contrario, bisogna avere il coraggio di dare una chance anche ai giovani, responsabilizzarli e farli crescere. Meglio rischiare su un giovane senza esperienza che essere certi dei risultati "garantiti" dai vari D'Alema & co.
Buona settimana a voi.
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La verita' e' che in Italia non esiste una classe dirigente capace di prendersi delle responsabilita' serie. Bersani ha il terrore di finire al governo, lui vuole che sia Berlusconi a fare il lavoro sporco perche' sa che il PD non avrebbe saputo cosa metterci dentro in quella letterina all'Europa.
E la lista potrebbe esser lunga: sindacati che fan rumore sulle pensioni, ma sui precari tacciono in maniera assordante, un mondo imprenditoriale spaccato in almeno due pezzi (Confindustria e CdO), corporazioni professionali tese a difendere i loro interessi senza mai accettare sacrifici e cosi' via.
La mia opinione che aggiungo all'articolo e' una bocciatura della classe dirigente italiana che ha vivacchiato nelal difesa delle sue posizioni per decenni, cercando di tagliare le gambe a qualunque rimessa in discussione (dal primo Prodi al Renzi di oggi), ma si badi bene che questo e' un limite cultural-generazionale perche' vi invito a leggere com'era il primo governo Prodi per rendervi conto che quella gente che sarebbe l'alternativa futura a Berlusconi era li da tempo immemore e, vera colpa, non hanno mai lavorato per far emergere una nuova classe dirigente. Al contrario, bisogna avere il coraggio di dare una chance anche ai giovani, responsabilizzarli e farli crescere. Meglio rischiare su un giovane senza esperienza che essere certi dei risultati "garantiti" dai vari D'Alema & co.
Buona settimana a voi.