Ironie... ma anche no

30/07/13

“al Pd, hanno aspettato per anni che arrivasse una condanna di Silvio e ora, se arriva, sono alleati” (R. Benigni)

Interessante problema di teoria dei giochi. Dopo anni in cui il PD sperava che venisse condannato, ora se viene condannato il PD rischia lo psicodramma più ridicolo della storia italiana perché, invece, il PD deve difendere Berlusconi per paura che cada il governo. Certo, il PD in questi mesi si è dimostrato molto bravo a troncare le gambe di qualunque possibile rivale, SEL e M5S in primis, trasformando le future elezioni in una farsa perché saranno una competizione tra presunti rivali (PD e PdL).

La cosa che trovo più paradossale è che quest'estate i dirigenti PD gireranno le feste democratiche cercando di convincere i loro militanti della giustezza delle loro posizioni. Ed i militanti ci crederanno.

Tempo fa ci si chiedeva cos'altro doveva fare Berlusconi perché gli italiani aprissero gli occhi. Ora mi chiedo cos'altro debba fare il PD perché gli italiani aprano gli occhi e perdano definitivamente fiducia in quel partito che si sta rivelando la peggior disgrazia dell'attuale Italia politica. Già, una disgrazia perché impedisce di liberare energie positive e costruttive, perché rappresenta il tappo al cambiamento, perché c'è ancora troppa gente che ha fiducia in persone che hano fatto tutto quel che si poteva fare per tradire la fiducia: dall'elezione al Quirinale, a tutti i provvedimenti che il PD ha votato in questi 2-3 anni di governo...

L'ironia è che ora il nemico odiato per tanti anni è l'alleato da difendere, proprio ora di cui ci se ne potrebbe liberare condannandolo all'irrilevanza politica ed allo sfascio del centrodestra italiano così come l'abbiamo conosciuto negli ultimi 20 anni, ovvero Berlusconi-centrico.

Ho molta rabbia in quel che scrivo, ma l'ironia della sorte è tale che vorrei sperare che da questa incredibile contraddizione surrealista ne nasca qualcosa di buono. Invece, non succederà per due ragioni:
- troppa gente ciecamente fedele verso il PD
- un'incredibile capacità del PD di tagliare le gambe a qualunque possibile alternativa, con un atteggiamento tipicamente italiano.

Quindi, penso che me ne andrò in vacanza.

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simbolicamente Alfano

19/07/13

Il caso Alfano mi incuriosisce perché trovo sia un ottimo simbolo di uno dei peggiori mali d'Italia. Il caso Alfano è raccontato male dai giornalisti nel senso che questi preferiscono raccontarlo in modo da compiacere i politici di riferimento piuttosto che aiutare i lettori a farsi un'opinione. In questo modo, il giornalismo perde la sua fondamental funzione di contropotere democratico diventando propaganda.

Lo diceva Moretti che le parole erano importanti, ma personalmente l'ho imparato da Vendola quando rompe le scatole con una nuova narrativa, il bisogno di un nuovo vocabolario e di usare parole adeguate per raccontare le cose perché cambiare le parole significa anche cambiare il modo in cui percepiamo le situazioni e quindi costruiamo i nostri giudizi.

Al contrario, nel caso Alfano ci dicono che lui non sapeva e che è uno scandalo che lui non sapesse, ma raramente ci dicono quello che non sapeva. Non è solo una questione di sapere / non sapere, è una questione anche di "cosa" non si sa. "Non poteva non sapere".... sì, ma a tutti è capitato di arrivare impreparati ad una interrogazione e quindi lo perdoniamo, ma la domanda è che cosa non sapeva: ha dimenticato un lander tedesco o non sapeva la capitale d'Italia? E poi, chi difende Alfano chi è? Qualcuno che passa di lì per caso o qualcuno che ha interessi molto diretti con lui? E' benevolenza verso un povero ragazzetto che ha sbagliato o è coprire uno dei maggiori leader politici italiani in nome di un'alleanza stabile e strutturata? Se ci fosse stato il Mastella del Prodi-bis, cosa sarebbe successo? Come avrebbe reagito il PD se in quella posizione ci fosse stato un Maroni o una Fornero? Ma soprattutto, come avrebbero raccontato i fatti i vari Repubblica, Corriere o Tg1?

A voi di pensare alle risposte...

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brevemente, del caso Alfano

18/07/13

Non si capisce la reazione del Governo italiano se non si usano le parole giuste. In Italia, c'è un governo di centro-destra dove uno dei leader della destra è in difficoltà per aver mal gestito una vicenda di rifugiati/ricercati internazionali. Tuttavia, riconosciuto il pasticcio l'alleato di centro ha deciso di confermare l'alleanza che viene considerata più importante del singolo incidente in cui è incorso il ministro dell'interno.

Insomma, un incidente di percorso che non compromette un'alleanza ormai biennale. Le opposizioni non riusciranno a far cadere questo governo stabile e solo apparentemente litigioso.

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logiche lavorative curiose

16/07/13

Questa intervista al Ministro Giovannini non presenta niente di originale, se non la solita tiritera sul mercato del lavoro italiano. Formazione? Che senso ha dire che c'è bisogno di più formazione in un paese dove i laureati, che pure sono pochi, restano disoccupati, precari o comunque sottopagati? Perché nessuno discute mai di che lavori creari e si rilancia la colpa sempre sui disoccupati "non abbastanza qualificati"? Ci si lamenta che non ci sono panettieri, saldatori e pizzaioli, QUINDI il governo invoca contratti più flessibili?

La cosa che mi sorprende è che non ci sia nessuna forza politica che si prende l'argomento opposto a quello di Giovannini, che è poi quello dei governi di centro-destra che governano l'Italia da anni. Possibile che non esista un'alternativa politico-culturale a questo approccio, oltretutto profondamente illogico?

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Mea Culpa politico

15/07/13

Ripenso a molti giudizi che ho dato seguendo l'ultimo periodo elettorale italiano. Mi sono reso conto di un errore fondamentale: non è che arrabbiandosi le cose migliorino. Certo, la situazione in Italia fa arrabbiare e c'è ben poco di cui rallegrarsi, ma evidentemente arrabbiarsi non serve, non aiuta, anzi danneggia chi si arrabbia perché risulta finisce per essere inviso agli altri.

Al contrario in Italia funzionano politici come Bersani o Renzi che sono più pacati, per cui si perdonano loro le più curiose peripezie logiche. Prendete Renzi: gli si fa pagare quand'era arrabbiato e si definiva rottamatore, ma ora ha smesso quell'argomento che pure gli resta affibiato. Giusto una nota a parentesi: non mi piace la demonizzazione di di Renzi che sta facendo un certo centrosinistra. Al contrario, Renzi è un talento come comunicazione ed a ben vedere è talmente ambizioso che sarebbe in grado di usare qualunque argomento pur di cercar di vincere delle elezioni (il caso TAV è emblematico).

Tornando al punto centrale di questo post, ho imparato due lezioni.
- la prima è che la narrativa politica è fondamentale e deve essere positiva, sempre. Arrabbiarsi non serve mai, tanto più in un paese come l'Italia.
- la seconda è che oggi come oggi non vedo speranza di cambiamento per l'Italia perché ha vinto una parte politica che ha imparato questa lezione, a prescindere dai contenuti che proponeva.

Chissà, forse un domani sceglierò con più attenzione e sarò più saggio. Intanto, vi lascio cordialmente l'Italia in mano a Bersani, Renzi, Alfano e Brunetta.

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Incredibilità

10/07/13

Cercano di raccontarci che PD e PdL siano soggetti diversi, ma sono strutturalmente alleati. Ci sono anche curiose discrasie logiche, provo ad elencarne qualcuna:
- un leader della maggioranza è sotto attacco giudiziario e l'altro leader della maggioranza non lo difende, però manco lo attacca e anzi conferma l'alleanza che però non lo difende quando è in difficoltà.
- un membro della maggioranza di governo ha accuse pesanti, ma la maggioranza non si sa se lo difenda o no.

Trovo scandaloso che il Primo Ministro non difenda i principali esponenti della sua stessa maggioranza di governo.

Insomma, grande confusione perché il partito a cui auguro di sciogliersi difende Berlusconi con il voto, ma andando in giro a dire che non lo difende, mentre tutti i giornali non sanno come presentare l'imbarazzante notizia perché, ovviamente, vogliono ingraziarsi chiunque sia al governo.

Che capolavoro! Solo in Italia... Il Belgio è complicato, ma l'Italia è veramente casinista!

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Cambi di prospettiva

06/07/13

Ho sempre guardato con cinico scetticismo coloro che si appellavano all'importanza della bellezza per salvare il mondo. Tra loro, il migliore fu il Card. Martini che, quando lo fece, mi lasciò abbastanza basito perché veramente non ne capii il senso.

Dopo oltre 10 anni, pian pianino sto capendo cosa volesse dire e perché la Bellezza sia qualcosa di importante nella vita di questo mondo. Secondo un approccio propriamente hegeliano, la bellezza è un qualcosa di evidente, ma interessante fino a un certo punto quando la vedi per la prima volta. Tuttavia, dopo aver sperimentato la cattiveria e la bruttezza che ne deriva, allora capisci il valore di provare la Bellezza.

Mi rendo conto che questo discorso possa sembrare vago e generico, probabilmente frasi lanciate così suonano vuote e banali. Eppure, sono convinto che chi abbia fatto esperienza di questo genere di percorso mi darà ragione, capirà e condividerà il mio ragionamento. Già, perché l'estetica ha questo come valore che trascende la razionalità positivista.

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Quasi un record

04/07/13

Il Governo Monti è riuscito a stabilire alcuni record di inutilità. Dopo la Riforma Fornero, giudicata dall'OCSE e dalla Banca Mondiale come "irrilevante" ai fini dell'occupazione perché si occupa solo di aspetti marginali.... dopo l'incapacità di riformare il sistema politico, i tremendi pasticci in Sanità, Educazione ed Università, ora si aggiunge anche il capolavoro di tutti i pasticci sulla sbandierata ma incostituzionale abolizione delle province.

Ora, io ho dichiarato più volte di essere a favore delle province, di cui però bisogna riformarne le competenze e le risorse. Il Governo Monti le ha sì riformate togliendo risorse e competenze alle province, ma ha sbagliato cercando di abolirle contro al Costituzione. Già, le Province sono organo costituzionale e non si possono toccare con legge ordinaria, serve una legge costituzionale, che però il Governo Monti non ha fatto creando invece un brutto pasticciaccio all'Italiana. Ora, possiamo discutere di Province sì/no/come, ma l'esito della decisione (possibilmente democratica, non autoritaria) deve essere ratificato in un atto legale, non in una serie di provvedimenti disordinati e caotici che si contraddicono e non fanno altro che incasinare un quadro già sufficientemente caotico.

Complimenti al Governo Monti, osannato come tecnici pieni di competenza si sono rivelati uguali ai pasticci dei predecessori.

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ci sono sere

03/07/13

Ci sono sere in cui sei talmente stanco che non ce la fai neanche ad andare a dormire.
Poi però la stanchezza vince.

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